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«Ho firmato per una vita straordinaria»

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“Cosa direbbe alle donne che domani andranno ad abortire?”. Gianna Jessen ci pensa su pochi secondi e dice: “Le inviterei a venire a casa mia”.
Pausa. “Chi programma un aborto - riprende - spesso è spinto dalla disperazione. Io vorrei dire che non esiste disperazione che non può essere spenta e non ci sono ferite che non possono essere medicate. Perciò le inviterei a venire da me, per medicare le loro ferite e per parlare al loro cuore di madre”.

Gianna Jessen, sopravvissuta a un aborto praticato a sette mesi e mezzo di gravidanza (in alcuni Stati degli Usa è consentito), sarà a Piacenza mercoledì 29 novembre alle ore 20.30, in una serata alla chiesa di San Giuseppe Operaio (viale Martiri della Resistenza).
L’incontro - aperto a tutti - è promosso da Pro Vita Onlus, Centro Manfredini e Templari di San Bernardo.

“Fatico, ho difficoltà di deambulazione, ma supero tutto appoggiandomi al braccio di Gesù. La mia vita non è facile, non lo è mai stata, ma non ho firmato per una vita facile, ho firmato per una vita straordinaria...”, afferma Gianna Jessen.

Leggi l’articolo a pagina 8 dell’edizione di giovedì 23 novembre 2017

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