In diocesi si ricorda il vescovo Antonio Gianelli
Era il 7 giugno 1846 quando, nel palazzo vescovile di Piacenza dove era stato ospitato per una convalescenza dal vescovo di allora mons. Sanvitale, porta a compimento il cammino terreno a soli 57 anni il vescovo Antonio Gianelli, pastrore zelante e ardente missionario.
L'anniversario della sua morte viene ricordato a Bobbio venerdì 7 giugno alle ore 18 con una messa celebrata nella cripta della Cattedrale; a Piacenza sempre il 7 giugno una messa viene celebrata da don Giuseppe Basini, vicario episcopale, alle ore 18 nella chiesa di Santo Stefano in via Scalabrini, 25.
Gianelli nasce a Cerreta di Carro (SP) il 12 aprile 1789 da un’umile famiglia contadina. A 18 anni si reca a Genova per gli studi in Seminario.
Nel 1812 è ordinato sacerdote. Dopo vari incarichi nel 1826 è nominato arciprete di S. Giovanni Battista in Chiavari. Nello spirito del Buon Pastore si lascia interpellare dalla realtà di questa cittadina: “II bisogno di provvedere” al futuro di fanciulle povere, lo porta a fondare l’Istituto delle Figlie di Maria Santissima dell'Orto, note come Gianelline.
È il 12 gennaio 1829. II 6 maggio 1838 è ordinato vescovo di Bobbio.
“Non posso essere buono se non sono pronto a morire per voi, per ciascuno di voi”, dirà nel discorso di ingresso in diocesi. La sua è stata una vita di sacrifici, privazioni, notti insonni; alla fine si ammala di tisi. “. II 7 giugno 1846 muore a Piacenza. Nel 1925 è beatificato da Pio XI e il 21 ottobre 1951 è canonizzato da Pio XII. Nell’anno 2000 è proclamato Patrono della Val di Vara.
Pubblicato il 6 giugno 2019
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