Menu
logo new2015 ok logo appStore logo googleStore

Emigrazione, un nuovo museo virtuale

migr

"MigrEr” è il nuovo  Museo virtuale dell’emigrazione emilano-romagnola nel mondo che viene presentato il 30 ottobre all’Università Cattolica di Piacenza alle ore 17.30 (aula 21).
Intervengono il consigliere regionale Gianluigi Molinari, presidente della Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo, la professoressa Barbara Barabaschi, docente di sociologia economica, e il prof. Paolo Rizzi, docente di Economia Applicata, entrambi insegnanti della Facoltà di Economia e Giurisprudenza della “Cattolica” di Piacenza, Davide Marchettini e Silvia Magistrali, ricercatori del Laboratorio di Economia Locale dell’Ateneo, lo scalabriniano padre Gaetano Parolin, l’architetto Manuel Ferrari, curatore del Museo emigrazione Giovan Battista Scalabrini, e la professoressa Ilaria Dioli del liceo classico “Gioia” di Piacenza.
“MigrEr” - all’indirizzo www.migrer.org - è un portale multimediale e interattivo che si propone  di rendere accessibile il fenomeno dell’emigrazione regionale da fine Ottocento ai giorni nostri, valorizzando il patrimonio storico e culturale che la Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo ha raccolto e custodito in più di trent’anni di attività.
Ha il patrocinio della Consulta anche il calendario 2020 promosso dall’associazione “Piacentini nel mondo” guidata da Giovanni Piazza, che sarà distribuito  ai nostri conterranei emigrati all’estero. Il calendario è stato prodotto con il sostegno di numerosi partner: Fondazione di Piacenza e Vigevano, Provincia di Piacenza, Regione Emilia-Romagna, Associazione nazionale Alpini, Piacenza Calcio, Università Cattolica, Editoriale Libertà, Unione Comuni Alta Val Nure, Istituto Superiore S. Colombano Bobbio e Liceo Gioia.

Pubblicato il 29 ottobre 2019

Ascolta l'audio   

Aggiungi commento


Codice di sicurezza
Aggiorna

"Il Nuovo Giornale" percepisce i contributi pubblici all’editoria.
"Il Nuovo Giornale", tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Amministrazione trasparente

Il nostro Sito utilizza esclusivamente cookies tecnici e non di tracciamento dell'IP di chi accede. Per saperne di più, clicca qui: Utilizzo Cookies