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Dallo sfruttamento nei campi al bollino «anticaporalato»

cap

Dallo sfruttamento nei campi alla promozione della prima filiera contro il caporalato: una parabola al centro dell’incontro gratuito, aperto a tutta la cittadinanza, organizzato dall’associazione piacentina Cosmonauti e in programma sabato 7 dicembre, alle ore 21.15, all’auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano (via Sant’Eufemia 12).
Ospite dell’evento Jean Pierre Yvan Sagnet, presidente di No Cap, realtà no-profit nata nel Meridione per contrastare il fenomeno del caporalato nel settore agricolo e divulgare l’informazione sulle imprese virtuose. Una missione nata dalla storia personale dello stesso Sagnet, ingegnere camerunese promotore di una battaglia civile che nel 2011 ha portato all’emanazione della prima legge italiana sul caporalato e raccontata nel libro
Ama il tuo sogno. Vita e rivolta nella terra dell'oro rosso”, edito nel 2017. Il suo percorso di promozione della legalità è poi proseguito con la fondazione di No Cap, ideatrice di un bollino etico che garantisce all’acquirente un prodotto alimentare realizzato corrispondendo un prezzo adeguato ai coltivatori e rispettando i diritti dei lavoratori. Argomenti e prospettive che saranno al centro del dialogo con i soci di Cosmonauti, impegnati a valorizzare le aree verdi cittadine e a promuovere a trecentosessanta gradi il dibattito culturale sul tema dell’agricoltura con il progetto Coltivare Tradizioni”, finanziato dal bando Giovani protagonisti” del Comune di Piacenza.
Le esperienze e i risultati concreti di chi ha come obiettivo la valorizzazione delle imprese che già attuano i principi di rispetto dei diritti umani e sociali nella vita economica possono essere un’occasione di arricchimento per il territorio piacentino, caratterizzato da un’antica quanto radicata vocazione agricola - spiega l’associazione.

Pubblicato il 6 dicembre 2019

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