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«Il tesoro della Parola di Dio», appuntamento il 10 febbraio

 

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Con il biblista don Paolo Mascilongo si è svolta la seconda serata del mini ciclo di incontri “Il tesoro della Parola di Dio”, dedicato alla lettura e allo studio del Vangelo di Matteo. L’iniziativa - organizzata dal Servizio Apostolato Biblico, insieme al Vicariato della città e al settimanale “Il Nuovo Giornale" - si inserisce nella scia della “Domenica della Parola di Dio”, la giornata istituita da Papa Francesco “per comprendere l’inesauribile ricchezza che proviene da quel dialogo costante di Dio con il suo popolo”. Dopo il primo incontro all’oratorio della parrocchia di San Vittore alla Besurica, nella serata del 30 gennaio Mascilongo si è rivolto ad una cinquantina di fedeli - con cui ha tenuto anche un vivace dibattito - accorsi nella sala della parrocchia di Sant’Antonino. Preceduto da un momento di preghiera introduttivo, guidato da don Giuseppe Basini, l’intervento del biblista si è quindi concentrato su un elemento pratico-concettuale che emerge con forza dalle vicende raccontate da Matteo, ovvero quello della missione. “Mi sembra - ha esordito - un tema particolarmente interessante per il tempo che sta vivendo la Chiesa piacentina, in cui da poco sono nate le comunità pastorali. Una riorganizzazione che ha come obiettivo principale quello di trovare un modo più vivace per annunciare il Vangelo: Matteo, essendo un discepolo missionario, può aiutarci a perseguire questo scopo”. Mascilongo ha invitato i presenti ad aprire la Bibbia all’ultimo capitolo del libro di Matteo, il ventottesimo, concentrandosi in particolare sui versetti che vanno dal 16 al 20. “Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli”: è con queste parole che Gesù affida un incarico missionario, forte e chiaro, agli undici apostoli che sono con lui - ha spiegato il biblista -. Così facendo, passa loro il testimone affinché portino avanti il messaggio che hanno ricevuto dal Signore; un messaggio nuovo, che Gesù ha scelto di diffondere attraverso le persone. Questo compito, infatti, non è esclusiva dei discepoli, che nel Vangelo di Matteo spesso vengono definiti “uomini di poca fede”. In questo modo ci fa capire che quest’ultimi non sono dei supereroi, ma persone comuni, in cui ognuno di noi si può identificare. Anche di fronte ad un fallimento o ad un tradimento - pensiamo all’arresto nel Gestsemani - il legame con Gesù non viene mai a mancare; questo vuol dire che non ci sono scuse, che si può sempre ricominciare: siamo tutti chiamati ad annunciare il Vangelo”.
L’ultimo appuntamento con don Mascilongo e “Il tesoro della Parola di Dio” sarà lunedì 10 febbraio, ore 21, nel convento di Santa Maria di Campagna (al termine, adorazione eucaristica con affidamento a Maria, Vergine dell’ascolto).

Pubblicato il 31 gennaio 2020

Federico Tanzi

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