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Il 14 la Giornata di preghiera per l'Umanità

pope francis at the ecumenical vespers service st paul outside the walls jan 25 2017 credit daniel ibanez cna 1579471986

Una  giornata di preghiera, digiuno e opere di carità per liberare il pianeta dal coronavirus, è in programma giovedì 14 maggio e coinvolgerà i leader religiosi nel mondo.
L’iniziativa è dell’“Alto Comitato per la fratellanza umana” composto da capi religiosi che si ispirano al Documento sulla fratellanza umana, firmato da papa Francesco e dal grande imam di al-Azhar, Ahmed al-Tayyeb, il 4 febbraio 2019.
Il cardinale e presidente del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso, il comboniano spagnolo Miguel Angel Ayuso Guixot, lancia un appello in  cui dice di “rivolgersi a Dio ad una sola voce e invita tutti, leader delle Chiese cristiane, responsabili delle altre religioni, istituzioni e organizzazioni internazionali; operatori ed esponenti del mondo civile, politico e religioso; rappresentanti del mondo dell’arte e della scienza; credenti e non credenti, persone di buona volontà, affinché aderiscano a questa giornata di preghiera per l’umanità. Ci siamo sentiti piccoli di fronte a un nemico sconosciuto e invisibile che ci ha messo davanti ad una sfida che ora solo insieme dobbiamo superare”.
E inoltre precisa: “Sarà un momento di preghiera. Non è questo il momento per organizzare qualche atto formale. L’iniziativa intende piuttosto lanciare un richiamo perché mentre ci proteggiamo, ci difendiamo, cerchiamo di recuperare una certa normalità, mentre aspettiamo che il mondo della scienza possa scoprire un trattamento, noi ci fermiamo e ci uniamo in preghiera. Ciascuno lo farà dentro le proprie case. Chi lo farà compiendo atti di carità e misericordia, chi nel silenzio di una riflessione, ma tutti uniti per implorare la fine della pandemia”. 

Rinnovamento nello Spirito Santo: adorazione alle ore 21 in diretta sui social
Il Rinnovamento nello Spirito Santo (RnS) aderisce alla Giornata di digiuno e preghiera per la pandemia, promossa il 14 maggio, dall’Alto Comitato per la Fratellanza umana, accogliendo così l’invito di Papa Francesco. “Crediamo nella potenza salvifica della preghiera e sappiamo che Dio, l’unico Dio, non ha mai disdegnato il grido di chi soffre e di chi si umilia dinanzi a Lui – commenta Salvatore Martinez, presidente del RnS -, le pratiche del digiuno e dell’offerta di sé nella carità sono tanto gradite a Dio, perché producono giustizia sulla terra. Accogliamo con convinzione e dedizione l’invito rivolto dal Santo Padre, impegnandoci a coinvolgere quante più persone possibili a vivere questo speciale tempo di intercessione perché il Signore salvi il mondo intero da questa pandemia”.
Ad attuazione dell’appello, il Rinnovamento nello Spirito, giovedì 14 maggio alle ore 21, propone una adorazione eucaristica con animazione carismatica, per “un’accorata invocazione dello Spirito di Dio sul nostro mondo”. La preghiera sarà trasmessa in diretta social.

L'Adesione della diocesi di Piacenza-Bobbio
Domenica  3 maggio durante la preghiera del “Regina coeli”, il Santo Padre papa Francesco ha annunciato di avere accolto la proposta dell’ “Alto Comitato per la fratellanza umana” per promuovere una giornata di preghiera, digiuno e opere di carità per “implorare Dio di aiutare l’umanità a superare la pandemia di coronavirus”. Siamo chiamati “a vivere in comunione con tutti i credenti del mondo, tale iniziativa, come supplica al Dio della vita per tutta l’umanità, secondo le modalità che ogni realtà consideri opportune”. La Giornata di “preghiera, digiuno e carità” del 14 maggio, esprime il desiderio di ogni religione di vivere, nel mondo, la forza del proprio patrimonio umano e spirituale. Tale forza non può mai essere contro gli altri, ma deve costruire una cultura di convivenza e di pace universale. Come è noto, a causa delle restrizioni, sarà un momento di preghiera molto individuale. Non è questo il momento per organizzare qualche atto formale di preghiera. Ciascuno lo farà dentro le proprie case, la propria coscienza. C’è chi lo farà compiendo atti di preghiera, di misericordia, di carità, nel silenzio, nella riflessione, ma tutti per implorare la fine della pandemia. Quando finirà questa crisi, saremo tutti chiamati a ricreare spazi di fraternità, solidarietà e pace. Da questa pandemia si auspica che rinasca un mondo nuovo.

Commissione diocesana per l’ecumenismo, il dialogo interreligioso
e i rapporti con l’ebraismo della diocesi di Piacenza-Bobbio.

Pubblicato il 13 maggio 2020

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