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Caritas e diocesi insieme negli aiuti del dopo-alluvione

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Tra i primi a portare un aiuto concreto alle famiglie alluvionate: un aiuto concreto da oltre mezzo milione di euro.
La Caritas diocesana, ad un anno di distanza dal 14 settembre 2015, rende noto l’impegno a favore dei piacentini alluvionati. Un impegno da 540mila euro, cifra distribuita principalmente alle famiglie dei paesi più colpiti dall’alluvione.
La macchina organizzativa della Caritas diocesana, che in una conferenza stampa a Palazzo Vescovile ha rendicontato tutte le cifre, ha infatti ricevuto 400mila euro dall’8 per mille attraverso la Conferenza episcopale italiana, a cui si sono aggiunti 30mila euro dall’8 per mille attraverso la diocesi, 71mila dalle offerte e dalle collette nelle parrocchie, 40mila dalla sottoscrizione pubblica. E già 520mila dei 540mila euro raccolti sono arrivati a buon fine.

“A Farini – ha detto il direttore Giuseppe Chiodaroli – sono state aiutate 39 famiglie con 190mila euro, 50 a Cabanne di Rezzoaglio con 50mila euro, 6 a Pontenure, 9 a Bettola e 34 famiglie a Roncaglia, queste ultime con contributi dai 4.500 a 5mila euro, per un totale di 143mila euro. Alle altre famiglie rimaste fuori dai più importanti contributi di Roncaglia abbiamo dato un contributo di mille euro: così 195 famiglie sono state qui aiutate insieme al Comune di Piacenza e all’associazione di Roncaglia”.
Rimangono solo da distribuire una parte di aiuti a Cabanne (nel genovese, ma diocesi di Piacenza-Bobbio), Ottone e Marsaglia.
Sono dunque 303 le famiglie aiutate in tutto il territorio della diocesi: a questi aiuti vanno poi aggiunti i contributi per sistemare canoniche e saloni parrocchiali e canoniche a Farini (56mila euro di impegno per entrambi) Ferriere (37mila euro) e Rovegno (5mila).

Leggi l'articolo a pag. 22 dell’edizione di venerdì 16 settembre 2016

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