Da Podenzano lo sguardo a Scalabrini santo
Dal pellegrinaggio a piedi di 80 giovani della diocesi a Santiago di Compostela all’esperienza di don Gabriele Foti, sacerdote della Fraternità sacerdotale di San Carlo Borromeo, che per dieci anni è stato missionario a Nairobi, in Kenya. È stato rivolta al mondo intero l’attenzione della Festa missionaria svoltasi a Podenzano e promossa dal parroco don Fausto Arrisi all’oratorio Giuseppino Scotti.
Non poteva mancare il riferimento al beato Scalabrini che il 9 ottobre verrà canonizzato da papa Francesco. Ne hanno parlato padre Mario Toffari e suor Milva Caro, provinciale delle Missionarie di San Carlo.
Un uomo a 360°
Scalabrini - ha detto suor Milva - era un uomo a 360°, capace di uno sguardo profondo sulla realtà. Il suo obiettivo era l’evangelizzazione; e così è stato in molteplici ambiti della vita: dai più poveri, che allora erano i sordomuti, alla gente della sua diocesi ai migranti, costretti a partire per cercare un futuro migliore. Le opere che Scalabrini ha visto nascere sono partite proprio dalla sua domanda di fondo: come posso portare il Vangelo a tutte queste persone? Da qui, l’istituto promosso da mons. Francesco Torta che accoglie i sordomuti, l’impegno per la diffusione del Catechismo e la fondazione di due congregazioni religiose, i Missionari e le Missionarie di San carlo e di una realtà di laici, al Società San Raffaele, a favore dei migranti.
I migranti non sono né di destra né di sinistra
L’impegno del vescovo Scalabrini per i migranti non dobbiamo oggi leggerlo in chiave politica, con gli occhi di schieramenti di destra o di sinistra - ha sottolineato padre Toffari - ma come il difendere la dignità delle persone. Il migrante è persona, e come tale non può essere abbandonato. Questa era la convinzione di Scalabrini che fece di tutto per restituire dignità e un futuro agli italiani che solcavano l’Oceano e rischiavano di finire preda di chi li sfruttava. Scalabrini lottò per superare il “non expedit” che costringeva di fatto i cattolici fuori della politica del Paese; anche grazie a lui, che lavorò per una soluzione della questione romana, i cristiani poterono tornare a impegnarsi in campo sociale e politico per il bene dell’Italia.
Nella foto, da sinistra padre Mario Toffari, suor Milva Caro, don Davide Maloberti.
Pubblicato il 30 agosto 2022
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