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La Via Lucis a Piacenza sulla figura di Giulia Gabrieli

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“L’amore era al centro della sua semplicità”: cosi ha parlato di Giulia Gabrieli, Federica, una sua amica, nella serata della Via Lucis a Piacenza, il 31 agosto, nella cappella delle suore Scalabriniane in piazzetta San Savino.
L’iniziativa della Via Lucis è stata organizzata da Giandonato Salvia che, insieme al fratello Pierluca ed altri amici, ha fondato l’Organizzazione di Volontariato “Tucum-OdV” con la quale sostengono progetti di promozione umana in Paesi in via di sviluppo.

La missione e i carismi

“Madre Teresa di Calcutta - ha affermato Giandomenico - diceva spesso che noi abbiamo il Vangelo in una mano. Toccando le cinque dita ripeteva per ogni parola: “Lo hai fatto a me”. Mentre congiungendo le nostre due mani raggiungiamo la santità. Una mano rappresenta l’amore per il prossimo, l’altra sta a significare la preghiera. Durante il cammino dell’anno scorso, una suora missionaria, in un bellissimo momento di testimonianza, ci ha consegnato una delle verità più importanti che io abbia mai sentito. Ci disse: “l’unico elemento stabile della nostra vita è Cristo”. Abbiamo così pensato di dare un taglio particolare alla via Lucis di quest’anno, giunta alla IV edizione, che ha come tema la missione e i carismi.
La Via Lucis itinerante 2022 - ha precisato Salvia - è partita da Roma, sabato 20 agosto e terminerà a Torino sabato 3 settembre con un momento di festa e di musica”.

La malattia di Giulia

In questo itinerario, la Via Lucis ha fatto tappa anche a Piacenza dalle Suore Scalabriniane, dove ci si è soffermati sulla figura Giulia Gabrieli. Giulia, figlia di Antonio Gabrieli e Sara Lecchi, cresciuta a Bergamo, insieme al fratello minore Davide, era una ragazza normale, semplice e solare, profondamente cattolica; fra le sue passioni vi erano la scrittura e la danza.
Il 1º agosto 2009, mentre la famiglia si trovava in vacanza al mare, Giulia si accorse di una tumefazione sulla mano sinistra; inizialmente i genitori considerarono la causa come una semplice puntura d'insetto, ma accorgendosi che tale sintomo non regrediva, la ragazza si sottopose ad una serie di esami. La diagnosi risultò essere quella di tumore, un sarcoma fra i più aggressivi; pertanto Giulia affrontò una serie di chemioterapie.
Durante il suo cammino, di malattia e sofferenza, Giulia si è imbattuta nella figura di Chiara Luce, del movimento dei Focolari, morta nel 1990 e beatificata nel 2010, che ha rappresentato un esempio da seguire, in modo che la malattia non la allontanasse da Dio, ma la avvicinasse a Lui. Giulia è morta la sera del 19 agosto 2011. Il 7 aprile 2019, il vescovo di Bergamo, mons. monsignor Francesco Beschi, ha dato avvio alla fase diocesana del processo di beatificazione, proclamando Giulia "Serva di Dio".

Un incontro folgorante

Federica, l’amica di Giulia, nella sua testimonianza a Piacenza, ha sottolineato il suo incontro folgorante con Giulia, quando era già in fase avanzata della malattia. “Aveva un entusiasmo - ha aggiunto Federica - che mi ha contagiato – e conquistato. Quando si pregava insieme, anche per la sua guarigione, alla fine lei guariva i nostri cuori. Era una ragazzina di quattordici anni con tanti desideri e aspettative, viveva con leggerezza, amava la musica, andare a fare shopping, ma nella sofferenza ha mostrato una fortezza e il desiderio di stare con Gesù. Dedicava il suo dolore a tutte le persone che conosceva, ai sacerdoti, ai giovani…”.

Una caccia al tesoro senza tesoro

“Molti ragazzi, ne conosco tanti anch’io, pensano che non andare più a Messa sia un modo per essere più grandi, che andare a Messa sia una barba. Pensano di essere autonomi, di non avere più bisogno di Dio. No, no. State facendo una caccia al tesoro senza tesoro… Ma come, Lui ci mette un tappeto rosso sotto i piedi e ci guida, ci tratta come delle star e noi poi lo snobbiamo?”: sono le parole di Giulia Gabrieli che in una altro dei suoi scritti commoventi parla di come finirà la sua vicenda: “Io ora so che la mia storia può finire solo in due modi: o, grazie a un miracolo, con la completa guarigione, che io chiedo al Signore perché ho tanti progetti da realizzare, a partire da un gruppo di preghiera per i giovani. E li vorrei realizzare proprio io. Oppure incontro al Signore, che è una bellissima cosa. Sono entrambi due bei finali, l’importante è che, come dice Chiara Luce, sia fatta la volontà di Dio”.
La serata dalle Scalabriniane a Piacenza, ha regalato questi momenti toccanti di riflessione e di preghiera davanti a Gesù Eucaristia e suor Milva Caro, Superiora Provinciale, ha ringraziato i partecipanti, sottolineando come la Via Lucis consente di dare un grande abbraccio a tutto il mondo.

Riccardo Tonna

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Nelle foto: in alto, Giulia Gabrieli; sopra, un momento dell'incontro nella sede delle Scalabriniane a Piacenza.

Pubblicato il 2 settembre 2022

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