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Nel ricordo di mons. Manfredini: un dono straordinario per la Chiesa e la comunità

manzi

I segni che sono rimasti di mons. Manfredini, sono realtà che camminano dopo di lui, dimostrando che nulla era legato alla sua persona”: sono le parole di mons, Adriano Cevolotto, ricordando, il 4 dicembre, nel salone della parrocchia di San Giuseppe Operaio a Piacenza, a quarant'anni dalla sua morte, la figura di monsignor Enrico Manfredini, vescovo di Piacenza dal 1969 al 1983. L'evento, organizzato dalla diocesi di Piacenza e Bobbio insieme al settimanale "Il Nuovo Giornale", ha riunito fedeli, personalità ecclesiastiche e cittadini desiderosi di commemorare la vita e l'eredità di questo insigne vescovo. Mons. Enrico Manfredini, figura carismatica e guida spirituale autorevole, ha lasciato un'impronta viva nella storia della diocesi di Piacenza. La sua leadership durante il suo mandato ha segnato un periodo di significativi cambiamenti per la comunità cattolica locale.

Eucaristia e Parola di Dio forze trainanti della Chiesa

Moderato abilmente dalla prof. Silvia Manzi, l'evento è iniziato con il saluto del vescovo di Piacenza-Bobbio, mons. Adriano Cevolotto, il quale ha incitato ad animare e vivificare il ricordo di Monsignor Manfredini.
Mons. Giuseppe Busani, ordinato nel 1979 dal vescovo Enrico, ha offerto uno sguardo approfondito sulla visione ecclesiale di Manfredini, rivelando aspetti fondamentali del suo pensiero teologico. In particolare, ha sottolineato come mons. Manfredini considerasse l'Eucaristia forza trainante della Chiesa, un punto centrale attorno al quale si sviluppava il suo pensiero. Inoltre la focalizzazione sulla Parola di Dio come fondamento della Chiesa, che Busani ha evidenziato, ha fatto emergere il profondo impegno di Manfredini nel portare lo spirito del Concilio Vaticano II nella diocesi di Piacenza.
Busani ha chiarito che sebbene Manfredini fosse un gerarchico, non era attaccato a un formalismo clericale, ma incarnava piuttosto un dinamismo che spingeva al cambiamento e alla riflessione. “Ogni incontro con lui - come sottolineato da Busani - era un'esperienza che provocava un sussulto e, nello stesso tempo, una riflessione profonda e una trasformazione interiore”.

Anticipatore della natura sinodale della Chiesa

Le omelie straordinarie di Monsignor Manfredini -ha sottolineato Busani -nella cattedrale di Piacenza testimoniano la sua abilità nel comunicare e nel trasmettere la fede in modo tangibile e coinvolgente. La sua concezione di Chiesa come unità di comunione per la missione ha favorito l'istituzione di organismi partecipativi, anticipando in certo modo la natura sinodale del consiglio pastorale di ogni parrocchia. Non solo un predicatore, ma anche un leader impegnato socialmente e politicamente, Manfredini - nelle parole di Busani -ha sempre promosso azioni concrete contro le ingiustizie. La sua attenzione verso i poveri ha trovato espressione concreta attraverso la creazione di organizzazioni come l'As.so.fa,associazione volontaria di solidarietà familiare per persone portatrici di handicap,e Caritas diocesana, dimostrando così un impegno pratico e tangibile per coloro che erano nella necessità. La grande passione vissuta nel suo episcopato, ha portato Manfredini a valorizzare ogni carisma all'interno della Chiesa, riconoscendo l'importanza di ogni singola vocazione nel contesto della missione ecclesiale. Inoltre -ha rimarcato Busani -il suo costante riferimento alla dimensione pneumatologica della Chiesa, evidenziando l'azione vivificante dello Spirito Santo, ha sottolineato la sua profonda spiritualità e la sua fiducia nella guida divina.

Attenzione all’unità

La serata commemorativa è proseguito con un video di testimonianze sulla figura di mons. Enrico Manfredini, continuando a rivelare nuovi aspetti dell'influenza e della saggezza di questo carismatico vescovo.
Il professor Mauro Monti, nel suo intervento sul tema "I laici nel cuore di Manfredini", ha offerto uno sguardo personale e profondo sulla figura del prelato, descrivendo come Manfredini abbia plasmato la sua gioventù e la vita ecclesiale di un'intera generazione.
Monti ha evidenziato l'attenzione di Manfredini all'unità nella Chiesa, descrivendolo come colui che ha inoculato un forte senso di coesione e solidarietà, vaccinando metaforicamente contro ogni forma di divisione o contrapposizione. La sua leadership ha ispirato la creazione del direttorio di pastorale giovanile, un segno tangibile del suo impegno nel coinvolgere attivamente i giovani e nell'infondere valori di collaborazione e unità all'interno della comunità ecclesiale.

Un cuore compassionevole

Manfredini non si è limitato al solo ambito spirituale, ma ha riversato la sua energia e il suo impegno in molteplici sfaccettature dell'azione pastorale. Il suo sostegno alla cultura, alla carità, alla missione e all'educazione ha fatto emergere una visione completa e inclusiva del ruolo della Chiesa nella società. Monti ha dipinto un ritratto di Manfredini, apparentemente burbero ma in realtà capace di esprimere profonde affezioni verso le persone. Dietro quella scorza, a prima vista, ruvida si celava un cuore generoso e compassionevole, pronto a dedicarsi con tenacia alle necessità della comunità.
La figura di Manfredini, così descritta da Monti, emerge come un dono straordinario per la Chiesa e per la comunità. La sua dedizione senza sosta nel diffondere il Vangelo della carità è stata una testimonianza tangibile della sua missione di servizio e amore verso gli altri.

Esempio di generosità

L'opera di Manfredini, come è emerso nella serata, continua a risplendere attraverso le vite delle persone che ha influenzato e ispirato. L’evento a san Giuseppe Operaio è stata un'occasione straordinaria per riflettere sui molteplici aspetti dell'eredità di mons. Enrico Manfredini. Ogni testimonianza e ogni ricordo condiviso hanno contribuito a mantenere viva la memoria di un uomo che ha lasciato un'impronta indelebile nella diocesi di Piacenza. La sua vita e il suo operato continuano a illuminare il sentiero della fede, della carità e dell'impegno sociale, rimanendo un esempio eterno di generosità, dedizione e amore autentico.

Riccardo Tonna

Pubblicato il 5 dicembre 2023

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