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La comunità ecuadoregna in preghiera per l'Ecuador

ecuador

Nella chiesa degli Scalabriniani di San Carlo a Piacenza, il 13 gennaio, la comunità ecuadoregna ha vissuto un momento di profonda preghiera e solidarietà, rivolgendo il proprio pensiero alla patria lontana dilaniata da una violenta ondata di criminalità. All’inizio della celebrazione padre Mario Toffari, direttore dell’Ufficio Migrantes della diocesi di Piacenza-Bobbio, ha ringraziato il vescovo mons. Adriano Cevolotto della sua presenza ed ha messo in evidenza come, nei suoi numerosi anni di sacerdozio, ha già superato i cinquanta, mai un vescovo lo abbia chiamato per volere essere presente ad una celebrazione per una comunità di migranti. Per mons. Cevolotto la messa in San Carlo è stata l’occasione per esprimere la vicinanza e la preoccupazione per i concittadini rimasti intrappolati nella spirale di violenza che ha colpito l'Ecuador.

Il caos in Ecuador

La crisi è scaturita dopo l'evasione spettacolare di un pericoloso boss del narcotraffico da un carcere di massima sicurezza a Guayaquil. La fuga del criminale ha innescato una serie di eventi nefasti, portando il presidente Daniel Noboa a dichiarare lo stato di emergenza per 60 giorni. La decisione di evacuare il Parlamento e tutti gli uffici pubblici a Quito riflette la gravità della situazione che ha colpito diverse città dell'Ecuador, inclusa Guayaquil, con saccheggi, rapine e sparatorie.

La forza della preghiera

Durante la messa nella chiesa di San Carlo, mons. Cevolotto ha portato solidarietà alla comunità ecuadoregna. Il Vescovo ha condiviso il suo legame personale con l'Ecuador, ricordando il suo viaggio in quella nazione di alcuni anni fa. Ha espresso profonda preoccupazione per la situazione attuale, sottolineando la necessità di unire le forze attraverso la preghiera.
"Di fronte a questi episodi di violenza, ci sentiamo impotenti, - ha affermato mons. Cevolotto - e l'unica cosa che possiamo fare è pregare. Mi unisco a voi, invocando la Virgen de El Cisne, perché attraverso la sua intercessione ci doni la pace".

Le sofferenze dell’umanità

Il Vescovo ha ribadito la sua solidarietà con la comunità ecuadoregna di Piacenza, sottolineando come la crisi in Ecuador colpisca anche coloro che, seppur lontani fisicamente, sentono forte il legame con la loro terra d'origine. La preghiera è stata assicurata dal Vescovo che già in questi giorni si è unito, insieme ai presbiteri della diocesi, nell’orazione. Mons. Cevolotto ha poi condiviso un ricordo speciale del suo viaggio in Ecuador, in particolare la visita alla mostra dell'artista Oswaldo Guayasamín a Quito. Il pittore, attraverso le sue opere, ha saputo raccogliere le sofferenze dell'umanità, anticipando le sfide future. Il Vescovo ha chiesto al Signore la speranza per un futuro di pace, ispirandosi alle opere di Guayasamín che, nonostante la sofferenza rappresentata, portano con sé un messaggio di speranza e resistenza. In questo momento difficile, la chiesa di San Carlo è diventata un luogo di rifugio spirituale per la numerosa comunità ecuadoregna di Piacenza, offrendo un'opportunità di conforto e unione attraverso la preghiera e la solidarietà. La speranza è che, con il supporto delle preghiere, l'Ecuador possa superare questa crisi e trovare la strada verso un futuro di pace e stabilità.

Riccardo Tonna

Pubblicato il 14 gennaio 2024

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