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Visita pastorale. Il Vescovo: partirò con un taccuino da viaggio

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“Partirò con un taccuino da viaggio nel quale mi piacerebbe che si scrivessero, Comunità dopo Comunità, gli Atti della Chiesa piacentina-bobbiese”: sono le parole di mons. Adriano Cevolotto nella solenne concelebrazione eucaristica per l’apertura della Visita Pastorale, il 14 gennaio in cattedrale a Piacenza. Questa prima Visita del Vescovo coinvolgerà, nell’arco dei prossimi mesi, fino al 2025, le 38 Comunità pastorali della Diocesi di Piacenza-Bobbio. Accanto a mons. Cevolotto, i vicari episcopali, i vicari foranei e numerosi sacerdoti provenienti da tutta la diocesi, hanno reso la celebrazione una forte espressione di comunione e di unità.

Una Visita all’insegna della sinodalità

La Visita Pastorale, attesissima e preparata con attenzione nei mesi precedenti, ha coinvolto attivamente gli organismi di partecipazione e gli Uffici diocesani, che hanno offerto suggerimenti e contributi per rendere questo cammino pastorale significativo e proficuo per l'intera comunità diocesana. Il camminare del Vescovo tra le Comunità, visitando le case dei fedeli, sarà l’espressione tangibile della sinodalità che sempre più caratterizza lo stile e il volto della Chiesa. In questo modo, l’autorità ecclesiale si farà prossimità, ascolto e condivisione, seguendo l'esempio di Gesù che camminava con i suoi discepoli lungo le strade della Palestina.
La messa in cattedrale, oltre ad essere un momento di preghiera comunitaria, è stata un'opportunità di sosta orante all’inizio della Visita Pastorale. Proprio come i due discepoli di Emmaus, i fedeli si sono riuniti attorno all'altare del Signore nel Giorno del Risorto, riscoprendo la loro identità di Chiesa viva, amata dal Signore. La celebrazione è stata un momento privilegiato per invocare dal Padre una nuova effusione dello Spirito Santo sul Vescovo e sull'intera comunità diocesana, così come gli apostoli nel cenacolo.

Il fascino di Gesù e la bellezza del Vangelo

La riflessione proposta nell'omelia di Mons. Cevolotto ha fornito un nutrimento spirituale profondo, illuminando il significato e l'importanza della Visita Pastorale. Nel suo discorso, il Vescovo ha sottolineato l'importanza della Liturgia della Parola della domenica come guida e orientamento per la visita pastorale imminente. Mons. Cevolotto ha riflettuto sulle pagine bibliche che presentavano le chiamate dirette da parte del Signore a Samuele e le chiamate mediate da Giovanni e Andrea nel Vangelo. Ha sottolineato che l'incontro con Gesù cambia le cose, conferendo un nuovo nome e un'identità, trasformando il modo di vivere nel mondo e consegnando un compito per il bene di tutti. La generatività della vita e della Chiesa è possibile - per mons. Cevolotto - quando si testimoniano reciprocamente il fascino di Gesù e la bellezza del Vangelo.

Lasciarsi sorprendere dalla Parola

Il presule ha fatto riferimento al tempo di Samuele, in cui "la parola del Signore era rara", indicando che la tiepidezza delle comunità può derivare dal mancato racconto dell'incontro con Dio, e l’anziano sacerdote Eli, nonostante la sua debolezza, diventa uno strumento per Samuele nell'ascolto della voce del Signore. Il Vescovo ha esortato a ritornare a ripristinare la fede attraverso la disponibilità a lasciarsi svegliare, e a lasciarsi sorprendere. Ha invitato a raccontare le sorprese di Dio nella vita e a credere che anche oggi ci sia una sorpresa da rivelare.

Un ascolto autentico e vero

Il discorso del Presule, con la citazione del canto del servo di Jhavè, ha toccato il tema dell'ascolto autentico e vero. Mons. Cevolotto ha inoltre collegato la domanda di Gesù ai primi discepoli: "Che cosa cercate?", con la domanda rivolta a ogni persona e, in particolare, a se stesso all'inizio della visita pastorale, ed ha sollecitato a riflettere su ciò che si cerca veramente nei propri cuori.
Concludendo, il Vescovo ha espresso il desiderio di trovare pagine evangeliche di vita in questa visita e ha chiesto preghiere affinché possa ascoltare profondamente tutti, e perché lo Spirito illumini la sua mente e renda saldi i suoi passi durante questa esperienza pastorale. Infine ha annunciato che terrà un taccuino da viaggio per registrare gli "Atti della Chiesa piacentina-bobbiese".

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La consegna dell'Evangeliario

La preghiera dei fedeli, intensa e partecipata, ha abbracciato tutte le sofferenze del mondo, chiedendo l'intercessione del Signore per il successo della Visita Pastorale. Si è pregato affinché il Vescovo possa ascoltare e incontrare ogni singola comunità della diocesi, portando il conforto della fede e guidando il popolo di Dio con saggezza e amore pastorale. Un momento toccante, al termine della celebrazione, è stata la preghiera della Visita pastorale e la consegna dell'Evangeliario, dalle mani del Vescovo, al vicario foraneo e a tre laici rappresentanti delle Comunità pastorali del Vicariato Bassa e Media Val Trebbia e Val Luretta. Questo simbolico gesto ha segnato l'inizio ufficiale della Visita in quelle specifiche zone, promettendo un periodo di intensa condivisione e crescita spirituale.

Riccardo Tonna

Nelle foto, la celebrazione in Cattedrale dell'avvio della Visita pastorale del Vescovo nelle Comunità della diocesi.

Pubblicato il 15 gennaio 2024

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