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Il Vescovo a San Nicolò: Gesù cerca amici

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“Gesù cerca amici, ha bisogno di noi”: con queste parole mons. Adriano Cevolotto, nella sua prima Visita pastorale, ha invitato la Comunità Pastorale 1, del Vicariato di Bassa e Media Val Trebbia e Val Luretta, il 21 gennaio, nella chiesa di San Nicolò, ad essere cristiani autentici.
La messa ha preso avvio con le parole del parroco, don Fabio Galli, il quale ha introdotto la celebrazione ringraziando il Vescovo per la sua presenza, giunta al quinto giorno di visita alle diverse parrocchie della Comunità Pastorale 1 che sono: Boscone, Calendasco, Centora, Cotrebbia, Rottofreno, San Nicolò e Santimento. Un clima di gioia e riconoscenza ha pervaso la chiesa gremita di fedeli, tra cui molti bambini, che hanno vissuto un momento di intensa partecipazione.

La soddisfazione dell’incontro

Mons. Cevolotto ha sottolineato la bellezza dell’Eucaristia come momento di rendimento di grazie. Ha espresso la sua soddisfazione nel vedere tante persone riunite, molte delle quali aveva già avuto il privilegio di incontrare nei giorni precedenti, mentre per altri è stata la prima volta di un simile incontro. Il Vescovo ha evidenziato che il protagonista della celebrazione è Gesù stesso. "Nell'incontro con il Signore, - ha affermato il presule - diventiamo doni preziosi gli uni per gli altri”. Ha poi sottolineato l'importanza di riconoscere la presenza di Gesù nelle relazioni quotidiane e di essere grati per l'opportunità di condividere la fede con la comunità.

Ascoltare la Parola

Nell'omelia, mons. Cevolotto ha richiamato l'attenzione sull'iniziativa della Domenica della Parola, voluta da Papa Francesco. Ha evidenziato come la Parola di Dio sia un dono vivo che ci parla e ci chiama a diventare familiari di questa Parola. L'invito è stato quello di custodire la Sacra Scrittura nei cuori e nelle case, rendendola parte integrante della vita quotidiana. Commentando l’episodio biblico di Giona e la città di Ninive, il Vescovo ha sottolineato come bisogna entrare nel pensiero di Dio che è padre misericordioso e paziente: “Ascoltare la Parola - ha detto - significa convertirci, lasciarci sorprendere e cambiare il nostro modo di pensare”.

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Qualcosa di bello per la vita

Riferendosi poi al Vangelo, mons. Cevolotto ha messo in evidenza come Gesù passa sulle rive del lago di Tiberiade e chiama due coppie di fratelli: Andrea, Pietro, Giacomo e Giovanni. “Erano dei pescatori, stavano lavorando, ma Gesù entra nella loro vita, dicendo loro di volerli fare diventare pescatori di uomini. Essi si fidano e capiscono che Cristo ha qualcosa di più bello per la loro vita. In questo modo - ha affermato il Vescovo - passa il Figlio di Dio anche nelle nostre vite, ci invita a guardare la nostra esistenza in un modo diverso. Succede poi che questi pescatori del lago diventeranno apostoli, attraverseranno il mondo e grazie a loro avverrà qualcosa di straordinario. Noi oggi possiamo dirci cristiani grazie a quel loro gesto di aver lasciato le reti. Qual’è dunque la prima cosa che Gesù fa? - si è domandato mons. Cevolotto -. È quella di chiamare, di cercare amici per camminare con lui”.

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Il legame tra comunità e Vescovo

Il Vescovo con queste parole ha rimarcato come Gesù abbia bisogno di ciascuno di noi. Ha invitato i fedeli a seguire l'esempio degli apostoli, pronti a lasciare ciò che possiedono per abbracciare qualcosa di più grande e più bello nel cammino di fede. La messa durante la Visita pastorale, celebrata da mons Cevolotto, nella chiesa di San Nicolò, ha quindi ha rafforzato il legame tra la comunità e la guida spirituale della diocesi di Piacenza-Bobbio.

Riccardo Tonna

Pubblicato il 21 gennaio 2024

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