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Messa Crismale: al centro le relazioni significative

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“Leghiamo le nostre storie con quelle di altri. Relazioni che ci sono necessarie perché non viviamo sospesi, ma sostenuti da quegli intrecci di vita e di amore”. Cosi si è rivolto mons. Adriano Cevolotto ai sacerdoti convenuti in cattedrale a Piacenza, il 28 marzo, per la Messa Crismale del Giovedì Santo. È stata una solenne liturgia, con la presenza del vescovo emerito mons. Gianni Ambrosio, che ha segnato un momento di profonda comunione e fede per l'intera comunità presbiterale e diaconale della diocesi.

Un cuore innamorato

“Chiediamo al Signore che ci doni un cuore innamorato di Dio, dei più poveri e dei più fragili. Un cuore mosso per trasmettere speranza a tutti e contribuire alla costruzione di una famiglia umana più giusta e solidale”: sono le parole del vicario generale, don Giuseppe Basini che ha introdotto la celebrazione. “Rinnovando le promesse sacerdotali - ha aggiunto - vogliamo diffondere nel mondo il buon profumo di Cristo”. Don Basini ha ricordato in modo particolare l’anniversario dei 40 anni di ordinazione del Vescovo Cevolotto, ringraziandolo per la la sua generosità in favore della chiesa diocesana, la determinazione con cui sta lavorando per la realizzazione delle Comunità Pastorali e per la sua prima Visita pastorale. “Grazie – ha detto don Basini rivolgendosi al Vescovo – della sua paternità che si esprime anche in chi tra di noi sta vivendo sofferenza, malattia, solitudine e momenti di smarrimento. Domandando l’intercessione del Beato don Giuseppe Beotti e di San Giovanni Battista Scalabrini, il vicario generale ha chiesto che, questi testimoni di fede e di santità, aiutino i presbiteri e i diaconi a non abituarsi mai all’immenso dono ricevuto dal Signore e a leggere la situazione presente come tempo favorevole e di grazia.

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Creare legami

Il Vescovo nell’omelia ha insistito sulla qualità delle relazioni tra presbiteri e fedeli e l’impegno

dedicato alla celebrazione dei sacramenti che però rischia di diventare totalizzante. Per evidenziare questo pericolo mons. Cevolotto ha citato una frase sentita durante la visita pastorale in cui si diceva che “il sacerdote arriva posizionando l’auto, davanti alla chiesa, con direzione di partenza e con il motore acceso”. Una espressione che sottolinea la vita frenetica di molti presbiteri che devono correre tra una chiesa e l’altra.

Il presule ha quindi rimarcato l’importanza di creare legami. “Noi intercettiamo - ha detto - le persone nei momenti decisivi della loro vita: dal nascere, al soffrire e al morire, assicuriamo una vicinanza che non deve rimanere solo nella foto ricordo di un sacramento, ma nella memoria credente.

Umanità bisognosa di calore e di cura

Nel nostro ministero – sintetizziamo le parole del Vescovo – ci sono mille relazioni che si intrecciano, necessarie a noi celibi. Permettiamo quindi alle persone di volerci bene, di entrare nelle nostre vite, ma non con legami escludenti ed esclusivi”. Mons. Cevolotto ha poi sottolineato il valore delle amicizie autentiche e sincere tra i confratelli presbiteri per vivere una fraternità e non bastare a sé stessi. Inoltre ha messo in evidenza come la comunità avverte il bisogno di una guida, di un pastore. Infine il Vescovo ha sottolineato come le relazioni "ci custodiscono nella nostra fede e nella nostra umanità, bisognosa di calore e di cura". Queste parole hanno riecheggiato nella Cattedrale, ricordando a tutti i presenti l'importanza dell'aspetto umano e spirituale del ministero sacerdotale.

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La benedizione degli oli

La liturgia è proseguita con momenti di intensa spiritualità: la rinnovazione delle promesse sacerdotali, un simbolo della dedizione continua dei sacerdoti al loro ministero, e la benedizione degli oli, usati nei sacramenti, che segna la continuità della grazia sacramentale nella vita della Chiesa. Gli oli sono stati portati all’altare dai diaconi accompagnati dai cresimandi della parrocchia di Ponte dell’Olio.

Gli anniversari di ordinazione

Al termine il vescovo Cevolotto ha voluto ricordare gli anniversari significativi delle ordinazioni sacerdotali dei presbiteri che sono stati ricordati con l’anno dell’ordinazione e l’anniversario:

1944, 80 anni: don Silvio Anelli;

1954, 70 anni: mons. Giuseppe Formaleoni, padre Angelo Marcandella SS.CC.;

1964, 60 anni: don Luigi Mosconi, don Domenico Barattini, don Enzo Manici, padre Tommaso Parente;

1974, 50 anni: mons. Bruno Ognibeni;

1984, 40 anni: don Stefano Garilli, don Riccardo Lisoni;

1994, 30 anni: don Sergio Agosti, don Gianfranco Polesel, don Federico Tagliaferri, don Emilio Nicolini;

2004, 20 anni: Mateso Dingasi don Daniel, Kasidikoko Ketikila;

2014, 10 anni: don Fabio Galeazzi, don Matteo Di Paola, don Paolo Capra, don Roberto Ponzini;

e tra i Religiosi padre Sandro Curotti, scalabriniano, che celebra i 60 anni di sacerdozio.

Questo momento ha sottolineato la bellezza e la durata dell'impegno preso dai sacerdoti, celebrando le diverse generazioni di ministri che stanno servendo la Chiesa di Piacenza-Bobbio con dedizione e amore.

La Messa Crismale nella Cattedrale di Piacenza è stata quindi non solo un evento liturgico di rilievo, ma anche un potente momento di comunione tra i ministri consacrati, rinnovando il loro impegno di fede e di servizio.

Riccardo Tonna

Nelle foto, la messa crismale in cattedrale  a Piacenza.

Pubblicato il 28 marzo 2024

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