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Mio zio, don Borea

matrimonio

Sono passati 48 anni da quando si alzava alle 4 del mattino per scaricare casse di frutta al mercato durante le vacanze estive. Quarantotto anni in cui Giuseppe Borea, classe ’57, da impiegato dell’Elcap, è diventato presidente della Nokia Italia e quindi direttore commerciale di Sky fino al 2003, fino a essere oggi stimato consulente Mediaset. Una vita e una carriera straordinaria; eppure quella che racconta è un’altra storia straordinaria, quella di un partigiano giustiziato dai fascisti nel ’45, ma, ancora prima, la storia di un prete che spese la vita nella dedizione totale al suo ministero. Quest’uomo si chiamava, a sua volta, Giuseppe Borea: “mio padre e mio zio non hanno avuto dubbi –spiega–: entrambi hanno chiamato i loro figli Paolo e Giuseppe; Paolo come loro padre, Giuseppe come loro fratello. Si voleva tenere vivo il ricordo di chi non c’era più, in particolare di questo loro giovane fratello prete, che a 34 anni si era ingiustamente trovato davanti al plotone d’esecuzione”.
È stata la pubblicazione della collana “Il centuplo quaggiù e l’eternità”, scritta da Lucia Romiti e uscita nell’aprile 2017 con il nostro settimanale, a cambiare la percezione che Giuseppe Borea ha sempre avuto di suo zio: “Ho guardato a mio zio come mai avevo fatto prima, individuando in lui sì il coraggioso testimone della Resistenza ma anche e, forse di più, il pastore, dedito anima e corpo alla sua comunità”. In ricordo della morte di don Borea venerdì 9 febbraio si tiene per iniziativa delle Associazioni partigiane e del comitato spontaneo che si è costituito per ricordarne la figura, una messa alle ore 9 nella chiesa di Santa Maria del Suffragio (cappella del cimitero di Piacenza). Celebra l’eucarestia don Giuseppe Basini, vicario episcopale per la città di Piacenza e parroco della basilica di Sant’Antonino. A seguire verrà posta, a cura di ANPI e ANPC, una corona di alloro sulla tomba di don Giuseppe nella cappella funeraria del Pio Ritiro Cerati. Sempre venerdì 9 alle 9 don Giovanni Rocca celebrerà una messa nella chiesa di San Bartolomeo di Obolo, la parrocchia di don Giuseppe.

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Pubblicato il 7 febbraio 2018

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