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Un cammino per ritrovarsi

Un cammino per ritrovarsi

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Pietro Scidurlo, a Santiago in handbike. E ora tocca alla Francigena

“Non sono partito per Santiago perché volevo essere il migliore, ma perché desideravo diventare un Pietro migliore”. Pietro Scidurlo ha 37 anni e la carica positiva di chi ha scoperto che la vita bisogna giocarsela fino in fondo, prendendosi il tempo di assaporare le piccole cose e di condividerne il gusto con gli altri. Sabato 27 febbraio alle ore 21 sarà a Lugagnano, nel salone parrocchiale, per presentare la guida rivolta alle persone con disabilità che vogliono percorrere l’itinerario spagnolo sul quale, ogni anno, confluiscono oltre 200mila pellegrini da tutto il mondo.

A sentirlo al telefono - mentre in treno da Somma Lombardo sta andando a Montecatone in quel di Imola per il turno mensile di volontariato come “consulente alla pari” al centro di riabilitazione per persone con gravi lesioni spinali (“faccio vedere ai ragazzi che la vita non finisce perché siamo in carrozzina”) - sembra lontano anni luce dal Pietro arrabbiato e in perenne lotta con se stesso di pochi anni fa. Non nasconde che, nella sua vita, c’è stato un “prima” e un “dopo”. La cesura è il Cammino di Santiago, che ha percorso in handbike nel 2012.

Adesso non solo Pietro sta bene nei suoi panni e sulla sedia a rotelle - è paraplegico dalla nascita - ma ha voluto far tesoro della sua esperienza attraverso l’associazione “Free Wheels Onlus” e il progetto “Santiago per tutti”. Sabato 27 febbraio sarà a Lugagnano per presentare la guida rivolta alle persone con disabilità che vogliono percorrere l’itinerario spagnolo sul quale, ogni anno, confluiscono oltre 200mila pellegrini da tutto il mondo. A Pasquetta affronterà invece la Via Francigena, passando per Piacenza il 29 marzo.

Perché il Cammino di Santiago affascina così tanto? Oltre all’esperienza di Pietro, abbiamo raccolto la testimonianza di altri che hanno voluto mettersi in marcia sul celebre cammino. “Ma il 90% dei pellegrini – fa notare padre Fabio Pallotta, della Missione guanelliana sul Cammino, intervenuto a Piacenza alla parrocchia del Preziosissimo Sangue – non si ferma neanche sulla tomba di San Giacomo”.

Leggi il servizio alle pagine 14 e 15 dell’edizione di venerdì 19 febbraio 2015.

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