Il peso delle armi

Il vicedirettore di Caritas Italiana presenta il Rapporto sui conflitti dimenticati

"La convinzione di avere più armi e di avere armi più potenti del nemico, spinge i belligeranti a continuare a combattere, certi di poter vincere la guerra. Gli armamenti pesanti e tecnologicamente avanzati hanno un ruolo, ma preoccupano anche e soprattutto le armi alla portata di tutti, quelle non convenzionali, spesso poco costose, come le bombe fai da te, le armi chimiche... La Siria è un caso emblematico, ma questa è una costante che caratterizza tutte le guerre". Paolo Beccegato, vicedirettore di Caritas Italiana, sarà a Piacenza venerdì 15 febbraio per presentare il sesto Rapporto sui conflitti dimenticati che Caritas  realizza in collaborazione con Famiglia Cristiana, Avvenire e Ministero dell’Istruzione. Interviene  alle ore 20 all’Università Cattolica nell’ambito del corso di formazione Cives e del percorso di educazione del Laboratorio di Mondialità Consapevole dell’Ateneo.

Nel 2017 i conflitti nel mondo sono stati 378, con un aumento di “crisi violente”: dalle 148 del 2011 alle 186 del 2017. Viviamo in un mondo sempre più instabile, in cui non solo il numero di morti continua a salire (da 560mila casi si stima che si arriverà a 819mila nel 2030), ma continua ad aumentare anche il numero di profughi. Nel 2017 hanno abbandonato la loro casa 44mila persone al giorno, ben il 40% in più dell’anno precedente.

Sull'edizione in edicola oggi, l'intervista completa a Paolo Beccegato.

Pubblicato il 14 febbraio 2019.

Ascolta l'audio