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A Quarto «La bottega dell'orefice»

Lunedì 24 la relazione di coppia nel teatro di Wojtyla

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Un viaggio dentro la relazione di coppia, attraverso il teatro di Karol Wojtyla: lunedì 24 febbraio la chiesa di Quarto ospiterà alle ore 21 “La bottega dell’orefice”, una originale meditazione in chiave teatrale sull’amore e sul matrimonio composta dal futuro San Giovanni Paolo II. L’iniziativa è di Marta Boledi, parrocchiana della comunità alle porte di Piacenza, che, complice la passione per il linguaggio teatrale - fa parte della compagnia I Viaggiattori - ha voluto approfondire la figura di Wojtyla attore e drammaturgo.
Nell’anno del giubileo, che ogni mese propone un evento in preparazione al 23 agosto, giorno esatto del 180° della consacrazione della chiesa intitolata a San Savino, il parroco don Francisco Bezerra Neto ha accolto la proposta di Marta di portare “in scena” tre quadri del dramma che Wojtyla dedica al sacramento del matrimonio. Alla ricorrenza della parrocchia se ne intreccia un’altra che riguarda il Papa polacco: il 18 maggio 2020 cadranno i cento anni dalla sua nascita. Si sono lasciati coinvolgere alcuni amici, anch’essi impegnati in compagnie teatrali piacentine: con Marta Boledi daranno voce alle tre coppie protagoniste Cecilia Boledi, Francesco De Angelis, Paola Frattola, Paolo Muzio e Shimon Sarra. La lettura scenica sarà accompagnata dalla musica di Luciano Forastiero.
“Il teatro della parola viva” è l’esperienza che il giovane Karol Wojtyla - a sua volta attore, prima che autore - vive nel periodo dell’occupazione tedesca della Polonia. “La clandestinità costringeva a interpretare drammi essenziali, con pochi elementi scenografici, in ambienti privati - spiega Marta Boledi -. La centralità era dunque riservata alla parola, intesa come rivelatrice della verità”. Conosciuto anche come “teatro rapsodico”, senza una precisa collocazione spazio-temporale, permetteva di esplorare la natura umana, compresi i suoi lati oscuri o problematici. Per Wojtyla diventa anche mezzo di riflessione sul rapporto tra l’uomo e Dio. In questa opera teatrale, scritta nel 1960, si coglie l’esperienza dell’autore che, da sacerdote, ha accompagnato tante coppie di fidanzati e di sposi e quindi ben conosce i passaggi e le problematiche che possono incontrare.

QUARTO

Pubblicato il 20 febbraio 2020.

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