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L'Mcl Piacenza ricorda San Giovanni Paolo II

papa

Nel primo centenario della nascita di Giovanni Paolo II desideriamo ricordare questo grande Papa che, con il motto "Totus Tuus", la sua devozione a Maria, Madre della Chiesa, nella Sua prima omelia, il 22 ottobre 1978, data di inizio del suo Pontificato esortava: "Non abbiate paura aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo". E proprio così,  con una voce incessante e calda,  tracciava da subito il suo lungo Magistero, uno uno dei più lunghi della storia.
Ma vogliamo ricordare la sera in cui il cardinal Wojtyla venne eletto Papa, con il nome di Giovanni Paolo II richiamandosi ai suoi predecessori Paolo VI e Giovanni Paolo I. E quando, dopo l'annuncio, ebbe a presentarsi, risultò subito a tutti un uomo umile e semplice con il suo dire un po' "polacco" e italiano. Alla nomina in una Piazza San Pietro gremita di oltre centomila fedeli si scatenò subito un grosso e interminabile applauso, cui seguì la sua richiesta ai romani di accoglierlo come uno di loro. Durante tutto il suo pontificato,  non ha mai fatto mancare la sua presenza e vicinanza, come Vescovo di Roma  e come Pontefice  con tantissime visite alle parrocchie della diocesi, dimostrando con semplicità l'affetto per la sua diocesi.
Non si potrà mai dimenticare il coraggio con cui ha contribuito con determinazione ad abbattere il muro di Berlino che in modo drammatico separava l'Europa e, allo stesso tempo il forte richiamo alle sue radici cristiane. In questo contesto va ricordato tutto l'amore ed il suo impegno instancabile per l'umanità, ovunque minacciata da guerre e conflitti definendoli "avventure senza ritorno".
E poi l'impegno per i giovani e con i giovani basti pensare alle Giornate Mondiali della Gioventù  a cui  in alcune edizioni partecipai personalmente e grazie all'entusiasmo che i giovani ricevevano nell'occasione nacque il mio impegno nell'associazionismo sociale della nostra diocesi. Nel concreto se volessimo analizzare l'attività del pontificato del Papa polacco ci vorrebbe sia tantissimo tempo, sia tantissimo spazio in quanto rivoluzionò la missione della chiesa nel mondo,  i vari giubilei , i vari viaggi nel mondo sopratutto dove era necessario un intervento a favore delle popolazioni locali offrendo nelle occasioni un immagine della chiesa libera, aperta  e politicamente equidistante nei suoi messaggi a favore dei più deboli con al centro il vangelo e il magistero sociale contro le oppressioni e le ingiustizie sociali. Considerava la Chiesa come una "forza sociale" ed ha sempre inteso la sua missione essenziale alla promozione dell'uomo e della società. Ha sempre avuto la vocazione che il dialogo fosse importante per promuovere l'immagine di una "Chiesa aperta",  al confronto, tante sarebbero le occasioni da citare, su tutte lo storico incontro di Assisi, con tutti i capi religiosi che accolsero il suo invito alla preghiera per la pace nel mondo.
A nostro avviso è stato un instancabile pastore, ha sempre avuto  il desiderio del contatto umano, e del dialogo e le sue parole nei vari incontri in ogni angolo del mondo sono sempre arrivate alle corde più profonde dell'anima di ogni interlocutore.
Tanti sono gli appuntamenti che legano la figura di Papa Wojtyla al Mcl: il primo appuntamento risale al lontano 6 dicembre 1980, quando ricevette in udienza i delegati al terzo congresso nazionale del movimento dove nel suo saluto ebbe a richiamare la presenza di Cristo nel mondo del lavoro ".... Tale presenza redentrice e, rivoluzionaria e pacifica insieme, voi desiderate testimoniarla e viverla anzitutto in voi, compiendo un puntuale sforzo di riflessione sulla realtà che vi circonda, sulle sue esigenze, per una comprensione ed interpretazione evangelica anche nel confronto e nel dialogo, esercitati con  lucida coscienza della propria fede con altri gruppi organizzativi. Il vostro gruppo si configura come annunciazione cristiana nel mondo del lavoro e come azione evangelizzatrice all'interno delle forze ne determinano, nel momento storico presente, la la composizione e l'incremento del movimento operaio. Il Papa vi incoraggia in questo arduo ma anche esaltante servizio di credenti, indirizzati essenzialmente a far comprendere come lavoro umano, quale espressione delle capacità creative dell'uomo, al di là del suo evidente aspetto produttivo, si colloca nella prospettiva del primigenio patto di alleanza tra Dio e l'uomo stesso.
Il lavoro,  in una luce suprema, è mezzo di perfezionamento del mondo e collaborazione all'opera creatrice di Dio, che aiuta ad essere più uomo, ne matura la personalità, ne sviluppa ed eleva le capacità aprendolo cosi al servizio, alla generosità,  all'impegno per gli altri .
"Il secondo importante appuntamento risale al 8 febbraio 1981, quando il Santo Padre visitò la sede nazionale del Mcl, fu un breve incontro ma molto emozionante,  dove sottolineò: "il mondo operaio e anche altri settori della società cominciano di nuovo a guardare alla fede cristiana come a un punto di riferimento, una sorgente della quale si attingere per trovare la soluzione dei  diversi problemi umani, un programma di vita, una speranza per un nuovo umanesimo ...". Poi riferendosi alla visita che i delegati di Solidarnosc avevano fatto qualche giorno prima sempre nella sede del nostro movimento fece un ringraziamento sentito per l'accoglienza avuta nei confronti dei suoi connazionali. Nel lasciare la sede del Mcl il Santo Padre pronunciò parole che come movimento riteniamo attuali ancora oggi :"Questo breve incontro è stato per me significativo in quanto nel 1981 ricorre il novantesimo anniversario dell' Enciclica "RERUM NOVARUM". Ci sono novantanni da rinnovare. Ma riflettendo sui problemi del lavoro, vedo questi insegnamento e questi principi sociali rimangono sempre attuali".
Il terzo appuntamento del Mcl con il Santo Padre  risale all' 8 dicembre 1982 a conclusione delle celebrazioni del decennale di vita del Mcl dove incontrò più di diecimila  presenti nella sala Nervi "... Desidero esprimervi il mio sincero affetto e la mia stima ... il primo sentimento che nasce nel cuore è un sentimento di gratitudine verso il Signore che ha illuminato e sostenuto uomini coraggiosi, i quali hanno superato ogni difficoltà, hanno saputo garantire con la loro fede e la loro azione tenace la presenza della Chiesa nel mondo del lavoro ... "Non possiamo nono ricordare le parole ai congressisti del movimento del 6 dicembre 1986, un occasione che ricordo con nostalgia , in quanto mi vede presente personalmente per la prima volta a una ricorrenza associativa nazionale del movimento" .... col vostro impegno ed entusiasmo voi date alla chiesa che è in Italia la serena fiducia di poter contare su di voi, sulla vostra preparazione accurata nel compito di proclamare il messaggio cristiano là dove esso spesso stenta ad arrivare, nel mondo cioè della professione e del lavoro..."
".... Occorre allora che gli uomini del lavoro non si chiudano in una solidarietà limitata e circoscritta agli interessi della sola categoria o dello specifico settore cui appartengono, ma tengono presenti le condizioni in cui vivono anche gli altri. La solidarietà vera deve essere sempre presente ovunque il soggetto del lavoro, cioè l'uomo si trova in condizioni di povertà, di miseria, di sfruttamento, di ingiustizia "....
L'ultimo appuntamento in occasione del ventennale di fondazione del nostro movimento nel corso del quale ci fu anche un mandato al nostro movimento..."Mi rallegro per quanto l'associazione ha fatto fino ad oggi e con voi rendo grazie a Dio dei benefici che Egli vi ha accordato .... Guardando agli anni trascorsi sono lieto di constatare che a tale consegna siete rimasti fedeli ... a tale impegno di rinnovata testimonianza il MOVIMENTO CRISTIANO LAVORATORI porta una sensibilità matura, dovuta alla forte ecclesialità che lo contraddistingue. E qui assegna il mandato a Mcl "Cercate di far convergere ancora più decisamente i vostri sforzi con quelli di altri lavoratori cristiani organizzati, per una presenza cristiana sempre più unita ed efficace nel sociale. Tante furono ancora gli incontri tra il Santo Padre con  la dirigenza nazionale del Mcl  nel 1983, 1985 e nel febbraio del 2003 in occasione della conclusione delle celebrazioni del trentennale di fondazione del movimento.
Giovanni Paolo II un uomo, un sacerdote un Papa ed un SANTO già nella sua vita terrena e così come movimento di lavoratori vogliamo tutti insieme invocarlo :

OH SAN GIOVANNI PAOLO II
tu che hai conosciuto
ed incontrato più volte MCL
hai potuto constatare la sua fedeltà alla Chiesa.
Ti chiediamo di illuminare
il MOVIMENTO CRISTIANO LAVORATORI,
le menti dei suoi componenti,
di guidare il loro quotidiano agire
e di proteggere tutti i suoi associati
e le rispettive famiglie.
Grazie San Giovanni Paolo II
per la tua benevolenza !

Pubblicato il 18 maggio 2020

 Umberto Morelli
PRES. PROV. MCL PIACENZA

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