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Il Vescovo ai neo battezzati: il loro cammino dia freschezza nella fede

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Il fuoco nuovo che, come recita la liturgia, accende il desiderio del cielo e guida alla festa dello splendore eterno, ha dato inizio alla Veglia Pasquale presieduta dal Vescovo Mons. Adriano Cevolotto, davanti alla cattedrale di Piacenza.
Dal fuoco del braciere è scaturita la nuova fiamma che ha fatto ardere il Cero pasquale, simbolo del Cristo Risorto.
La celebrazione ha visto come protagonisti diversi giovani, provenienti da varie zone della diocesi, che hanno ricevuto per la prima volta il battesimo.
“L’omelia più bella ed eloquente siete voi cari catecumeni - ha esordito il Vescovo - in voi si capisce cos’è la liturgia della luce, della parola, la liturgia battesimale con la forza dell’acqua che genera e l’eucaristia fonte e culmine della vita in Cristo”.
Al centro del vangelo di Marco, ha sottolineato mons. Cevolotto, vi è la presenza di un giovane, trovato dalle donne nel sepolcro il mattino di pasqua, con una veste bianca. Una delle più accreditate interpretazioni esegetiche è quella che rappresenti un battezzato.

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"Iniziate ad essere parte viva della comunità cristiana"

“Nel sepolcro si trova - ha aggiunto - il frutto della risurrezione: un giovane con abito nuovo, portatore di parole di speranza e d’incoraggiamento: “Il crocifisso è risorto e vi precede in Galilea”. Un posto che i discepoli conoscevano bene, un incrocio di popoli, di diverse culture, il luogo in cui si ritroverà il Cristo.
“I catecumeni sono il segno più bello che l’opera del Signore risorto continua - ha affermato il Vescovo - significa che la comunità dei discepoli è credibile”.
Rivolgendosi ai neo battezzati ha evidenziato come la freschezza della loro fede e l’entusiasmo del cammino compiuto debba smuovere il torpore di molti fedeli. “Iniziate ad essere parte viva della comunità cristiana - ha continuato - noi dobbiamo garantirvi un accompagnamento affettuoso, abbiamo il dovere di offrirvi esemplarità di vita. Ci siete stati affidati, consegnati per essere custoditi. Ora, parte del corpo di Cristo che è la chiesa, richiamateci se tiepidi nella fede, incerti nella speranza e timorosi nella carità”.

Mettendo in luce la freschezza del dono che i catecumeni hanno ricevuto nel battesimo e nella Confermazione, il Vescovo ha evidenziato come tutto ciò debba ravvivare la fede di ognuno. “Buon cammino, buona vita nuova in Gesù, buona Pasqua”. Con queste parole Mons. Cevolotto ha espresso tutto il calore e l’affetto verso i nuovi battezzati e ha incoraggiato i presenti a vivere questa festa, centro della fede cristiana, come una resurrezione interiore.

Riccardo Tonna

Pubblicato il 4 aprile 2021

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