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Grande Festa della Famiglia. Mons.Dosi: il matrimonio è vocazione

dosi

Sotto il cielo blu dipinto di stelle della cappella di Sant’Opilio interna al Seminario vescovile si è tenuto, lunedì 27 settembre, l’ultimo appuntamento della Grande Festa della Famiglia.
Un incontro di preghiera presieduto da mons.Celso Dosi, rettore del Seminario e attuale Segretario vescovile, sul tema “L’amore familiare: vocazione e vie di santità”, titolo anche del 10° incontro mondiale delle Famiglie che si svolgerà a Roma nel mese di giugno del prossimo anno.

La vocazione

Mons. Dosi, nell’omelia preceduta da un momento di silenzio e raccoglimento, invita a riflettere sul concetto di vocazione, da anni oggetto di una banalizzante semplificazione. Prova ne è il fatto che, appena sentiamo pronunciare questa parola, la prima cosa che ci viene alla mente è un velo, quello della monaca, oppure un colletto bianco, quello del prete. Ci dimentichiamo che la vocazione ha anche a che fare col velo della sposa accompagnata dal padre all’altare e con la cravatta dello sposo che, agitato e commosso, l’attende.
“Due sposi, uniti in Cristo a formare una famiglia, danno vita a una chiesa domestica, a una piccola comunità in cui si realizza, giorno per giorno, tra litigi e perdoni, la vocazione” ricorda mons. Dosi. Donarsi reciprocamente, collaborare e condividere la progettualità nella prospettiva della gioia, speranza, vita; questo significa dopotutto.

La santità

C’è, però, anche l’altra metà della mela: la santità. “Certo che è giusto parlare di santità tra marito e moglie! Io sono anni che porto l’aureola” potrebbero dire i più spiritosi. Eroismo e martirio, a questo pensiamo subito quando sentiamo parlare di santi, banalizzando, se così si può dire, ancora una volta. Il matrimonio, essendo teoricamente basato sulla dedizione all’altro, è naturale che sia all’insegna del sacrificio e quindi del martirio ma, non dimentichiamoci che santità – come ricorda mons.Dosi – significa innanzitutto, legame col divino, unione e comunione con Cristo. In questo senso il matrimonio è specchio di santità; specchio dell’amore di Dio che si riflette nell’amore coniugale. Concetti difficili forse da comprendere oggi, nel tempo del consumismo, dell’usa e getta, dell’individualismo ma, se vogliamo porre rimedio alla dilagante crisi della famiglia e all’instabilità che regna sovrana, meglio sarebbe rifletterci su.

Elena Iervoglini

Pubblicato il 28 settembre 2021

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