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Sinodo, consegnata la sintesi diocesana in Cattedrale. Una Chiesa meno museo

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Video testimonianze, musica, parole e preghiere hanno caratterizzato la consegna della Sintesi dell’ascolto sinodale diocesano, in cattedrale alle 20,30, venerdì 14 ottobre.

La musica meditativa

È stato un vero momento di restituzione, proprio come pensato dall’Equipe sinodale diocesana. L’Equipe, coordinata da don Paolo Cignatta e Rita Casalini, ha realizzato un notevole lavoro riassuntivo che ha fatto riferimento a 160 gruppi di ascolto sinodale, ed è stato presentato anche con l’aiuto musicale affidato a Maddalena Scagnelli, docente e studiosa di musica antica e polistrumentista. La Scagnelli, con il suo gruppo, composto da strumentisti e voci femminili, ha portato i presenti in una dimensione profonda di ascolto e di meditazione.

Il sogno di una Chiesa nuova

La serata ha voluto mettere in evidenza la sintesi dei gruppi di ascolto attivati in diocesi, a diverso livello, sottolineando in modo chiaro il sogno missionario di una Chiesa serva e povera, umile e viva, gioiosa e contagiosa, profetica e in continuo ascolto dello Spirito Santo.

Una Chiesa - come si legge nel documento di sintesi - meno museo e più capace di futuro, che sappia essere voce significativa per gli uomini e le donne del nostro tempo. Il desiderio condiviso è infatti quello di vivere un’esperienza ecclesiale itinerante, in cammino, capace di andare verso tutti.

L’Equipe, nella sua attività di ascolto, ha colto i desideri dei vari gruppi, che rappresentano tutte le dimensioni della diocesi, notando come si sono concentrati maggiormente sulla dimensione relazionale intra ed extra ecclesiale, su un linguaggio più comprensibile, sul bisogno di “osare”, sul coraggio del cambiamento, ritrovando la forza - per la Chiesa - di uscire da sé stessa per testimoniare la bellezza della fede.


Sei metafore

L’ascolto sinodale è stato narrato con sei metafore accompagnate da video testimonianze.
Comunità itinerante - con la voce di una giovane che ha vissuto l’esperienza del Cammino di Santiago;

finestra grande che fa entrare la luce - con la testimonianza di uno studioso dell’arte;

casa accogliente - con le considerazioni di una famiglia;

coro che coinvolge - con le parole di un musicista;

un altare vicino - con la riflessione di un teologo;

potatura - con le valutazioni di un viticoltore.

Un ascolto senza fine

Una serata avvincente che ha evidenziato come il cammino sinodale rappresenta una positiva novità che è primariamente fare esperienza dell’altro, e riscoprire la gioia di stare con il Signore e con i fratelli.

“L’icona biblica di Betania rappresenta una accoglienza che cambia la vita, che ci inquieta, che non lascia le cose come prima…”. Sono le parole di mons. Cevolotto espresse durante la preghiera finale. “Gesù - ha continuato - ascolta le sorelle Marta e Maria per inviare una parola che converte. Dobbiamo pregare il Signore perché non venga mai meno l’atteggiamento di ascolto: una attitudine da vivere senza fine”.

Riccardo Tonna

Pubblicato il 16 ottobre 2022

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