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La Festa di San Giuseppe tra tradizione e valore religioso

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In una Piacenza baciata dai primi tepori primaverili, la Festa di San Giuseppe, celebrata domenica 17 marzo, si è rivelata un momento di profonda comunione e tradizione, arricchendo il tessuto culturale e spirituale della città. Lungo via Campagna, la "Fiera di San Giuseppe" ha visto protagonisti i Mercanti di Qualità di Confcommercio, che hanno allestito oltre 50 banchi, offrendo una varietà di prodotti, spaziando dall'abbigliamento all'enogastronomia, in un perfetto connubio di gusto e tradizione.

L’arte nella chiesa di San Giuseppe dell’Ospedale

Il fulcro dell'aspetto religioso della festa si è tenuto nella storica Chiesa di San Giuseppe, annessa all'ospedale civile fondato nel lontano 1471. Questo piccolo tempio, eretto su una preesistente chiesa del 701 appartenuta prima ai Templari e poi ai Cavalieri di Malta, racchiude secoli di storia e devozione. La chiesa, arricchita dalle opere di artisti quali Robert De Longe, Giuseppe Bernasconi, Domenico Fontane, Provino Dalmazio Della Porta e Michele Cremona, è testimone di una fede che attraversa i secoli, mantenendo intatta la sua forza e bellezza.
Un momento particolarmente toccante della festa è stata la rinnovata esposizione della Sacra Spina, reliquia venerata giunta a Piacenza nell'anno 1015 e strettamente legata alla storia dell'Ospedale. La reliquia, famosa anche per le sue miracolose fioriture avvenute nel Venerdì Santo del 1490 e del 1512, rappresenta un legame indissolubile tra la città e la sua profonda spiritualità.

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Accostarsi ai malati con umanità e fede

La celebrazione eucaristica, guidata dal cappellano dell'ospedale don Andrea Fusetti e presieduta dal Priore, padre Adriano Busatto, dei Frati Minori di Santa Maria di Campagna, ha toccato il cuore dei presenti. Nell’omelia, padre Busatto ha evidenziato l'esempio di san Giuseppe come uomo giusto, capace di andare oltre la legge quando in gioco c'è la difesa della vita. Un messaggio che, nell'era moderna, trova ancora profonda risonanza, specialmente verso la cura dei malati. Poi il priore ha evidenziato l'aspetto umano nell’accostamento agli infermi da parte di medici e operatori sanitari. Ha citato un rarissimo caso di un medico di base che ha consigliato una signora, a cui stava per morire il marito, di rivolgersi ad un sacerdote. "Questo è difficile che succeda - ha detto - ma è significativo che un medico, quando non vede soluzioni scientifiche, proponga un dialogo di fede". Padre Adriano ha poi evidenziato come la vita di san Giuseppe è stata molto silenziosa: un esempio di semplicità ed umiltà. "Nella Pasqua che si avvicina, fonte della nostra fede, - ha aggiunto Busatto - Cristo deve entrare in noi. Anche quando ci accostiamo agli ammalati per portare conforto, non dobbiamo andare solo per pietà, ma perché sappiamo di incontrare Cristo".
La Festa di San Giuseppe si è confermata così un evento di grande importanza per il suo valore religioso ed anche come momento di aggregazione sociale e culturale.

Riccardo Tonna

Nelle foto, la Festa di San Giuseppe a Piacenza.

Pubblicato il 17 marzo 2024

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