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L’ospedale di Castel San Giovanni ha una nuova Tac

 Nuova Tac Castello

È operativa da qualche settimana in Radiologia all’ospedale di Castelsangiovanni la nuova tecnologia tomografia assiale computerizzata, comunemente conosciuta come Tac. Acquisita all’interno degli interventi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), quella dell’ospedale della Valtidone è una delle quattro strumentazioni che andranno a implementare il patrimonio tecnologico aziendale. Oltre a Castelsangiovanni, sono in arrivo una Tac a Fiorenzuola (installata e operativa a maggio) e due a Piacenza. “Siamo molto soddisfatti - commenta Giuseppe Marchesi, direttore di Radiologia Val Tidone - di questa strumentazione che, con il nuovo ecografo e l’avvento entro l’anno della nuova risonanza magnetica, va a implementare ulteriormente la politica di innovazione tecnologica pensata per l’intera Azienda e, nella fattispecie, per l’ospedale di Castelsangiovanni”. Rispetto alla precedente apparecchiatura a 16 strati, la nuova Tac a 128 strati offre svariati vantaggi; in primo luogo consente di ottenere immagini ad altissima risoluzione con spessori di 1 mm che permettono ai nostri professionisti di identificare lesioni anche neoplastiche di sempre più piccole dimensioni consentendo diagnosi sempre più accurate e precoci.

“Il nuovo strumento si avvale inoltre di avanzati sistemi di Intelligenza artificiale integrati che permettono di effettuare esami di alta qualità in tempi molto ridotti con una netta diminuzione della dose di radiazioni erogata al paziente. In queste poche settimane, dopo l’opportuna formazione del personale che proseguirà anche nei prossimi mesi, abbiamo già accolto circa 180 pazienti della nostra provincia e dei territori limitrofi. Castelsangiovanni, infatti, è un polo sanitario attrattivo anche per le regioni confinanti e questa nuova tecnologia tomografia assiale computerizzata stimolerà ulteriormente la mobilità attiva verso il nostro ospedale”.

“Grazie alla nuova tecnologia già in uso in Valtidone e presto negli altri presidi - aggiunge Pietro Anselmi, dirigente delle professioni sanitarie, area tecnico-diagnostica - possiamo garantire prestazioni diagnostiche personalizzate caso per caso. L’implementazione con intelligenza artificiale, infatti, calcola la quantità di radiazioni da erogare in base alle peculiarità del paziente, assicurando l’ideale dose da applicare per quella specifica persona. Stiamo formando il personale su protocolli di applicazione univoci su tutti i tre ospedali. Questo significa che - una volta che saranno a regime tutte le nuove Tac, quindi tra pochissime settimane - i cittadini avranno lo stesso tipo di esame, con la medesima procedura e ovviamente la stessa qualità, a Castelsangiovanni, Fiorenzuola o Piacenza. Questa è una sicurezza per i pazienti e uno stimolo di crescita professionale per gli operatori che possono utilizzare tecnologie di ultima generazione altamente performanti e all’avanguardia”.

Attualmente la nuova apparecchiatura Tac è applicata in campo oncologico, ma in un prossimo futuro potrà essere utilizzata anche in altri ambiti. “La rapidità di esecuzione e la tecnologia software implementata – sottolinea Matteo Franzosi, responsabile di Ingegneria clinica – potrà essere messa a servizio di analisi in campo cardio-cascolare, neurologico, odontoiatrico, muscolo scheletrico, pneumologico, oncologico e gastroenterologico con una risoluzione delle immagini che permette di evidenziare dettagli di dimensioni millimetriche e ricostruzioni 3d in tempi molto rapidi. Si tratta di un’acquisizione importante per l’azienda che rientra in una gara di fornitura regionale che porterà entro la fine del 2024 alla sostituzione anche delle altre tre Tac presenti sul territorio: la prossima sostituzione interesserà il presidio di Fiorenzuola per cui sono già partiti i lavori e, a seguire, Piacenza. Il costo dell’apparecchiatura è stato di circa 378mila euro, finanziati con il Pnrr”. Durante le fasi di smantellamento degli attuali strumenti diagnostici in vista della sostituzione con il nuovo, l’azienda garantisce l’operatività degli esami, sia per le urgenze, sia per le attività programmate, grazie a una tecnologia su mezzo mobile. Come è stato per Castelsangiovanni, anche le prestazioni programmate e le eventuali urgenze su Tac di Fiorenzuola si stanno eseguendo sul messo mobile dotato di tomografo computerizzato a 16 strati è installato su un trailer che consente di creare un ambiente confortevole per tutta la durata dell’esame del paziente e garantisce la continuità del servizio per tutte le esigenze della comunità.

Pubblicato il 20 aprile 2024

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