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Con l'Università Cattolica di Piacenza nasce il progetto MyMentor

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Ad ogni studente un manager: guarda all’accompagnamento nel lavoro l’Università Cattolica a Piacenza con il progetto MyMentor! L’idea, nata 3 anni fa all’interno del corso di laurea magistrale in Gestione dell’azienda dalle professoresse Elena Zuffada e Franca Cantoni, prevede il contatto diretto per un semestre tra studenti (mentee) e professionisti (mentor), con la possibilità di lavorare fianco a fianco per scoprire il mondo del lavoro.
Dal corso di laurea in Gestione dell’azienda il progetto si è allargato negli anni a tutta la sede, e ha coinvolto nell’edizione del 2019 gli studenti delle lauree magistrali in Economia e Giurisprudenza e di Scienze agrarie alimentari e ambientali. Vista la portata del lavoro anche la direzione di sede e l’ufficio Stage&placement (per l’organizzazione degli stage in ateneo) sono stati coinvolti nell’organizzazione. Un’idea dunque tutta piacentina che continua ad allargarsi e potrebbe coinvolgere altre sedi.
Il 18 giugno nel Centro Congressi dell’Università Cattolica di Piacenza, si è tenuta la cerimonia di chiusura del progetto di quest’anno, iniziato lo scorso gennaio, con la partecipazione dei 75 studenti che hanno aderito e dei relativi mentors, quasi tutti laureati in Università Cattolica.
“Non si tratta di un semplice stage - ha chiarito in apertura la prof.ssa Anna Maria Fellegara, preside della facoltà di Economia e Giurisprudenza -, ma di un accompagnamento personale, una reciproca presa in carico tra studenti e professionisti che punta sulla relazione e il sostegno reciproco per la scoperta del mondo del lavoro”.
“È un progetto ancora in divenire - ha osservato Mauro Balordi, direttore di sede a Piacenza -, ma i feedback degli studenti sono positivi: per loro è un’occasione per verificare se il campo lavorativo in cui sono è inseriti corrisponde alle aspettative”.
Molti dei mentors sono ex studenti della Cattolica, e questo è uno dei punti fondanti del progetto: “Il sistema valoriale su cui si fonda MyMentor! - ha spiegato Max Maria Traversone, fra gli organizzatori - è quello del give back: restituire all’università quello che ci ha dato. Stiamo cercando di far conoscere questa realtà anche nella sede di Milano e di ampliarla con altre iniziative, ad esempio un laboratorio per valorizzare di più le idee degli studenti sul luogo di lavoro”.
Dopo la presentazione dei risultati di progetto e di alcune testimonianze mentor e mentee, è stato dato spazio all’intervento di Tommaso Migliore, laureato in scienze bancarie all’Università Cattolica di Milano, oggi amministratore delegato e fondatore di MDOTM, statup con sede a Milano e Londra, specializzata in intelligenza artificiale per i mercati finanziari. “È un progetto sicuramente utile - ha detto Migliore -: anch’io all’inizio della mia carriera ho avuto momenti in cui mi parlavano di cose che avevo anche studiato ma che non riconoscevo perché il mondo del lavoro è tutta un’altra cosa rispetto all’università, soprattutto in un campo internazionale come il mio. Agli studenti di oggi dico di non mollare mai e rimanere fissi su un obbiettivo, anche se dovesse evolvere diversamente da come avevano previsto”.

Alberto Gabbiani

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