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Beatrice Marenghi, verso l'Honduras grazie a Fondazione di Piacenza e Vigevano e Intercultura

AlbertoDosi MassimoToscani Beatrice padre EleonoraMorandi GiorgioMilani

Si chiama Beatrice Marenghi, ha 17 anni, ed è la vincitrice della borsa di studio messa a disposizione dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano per il progetto Intercultura di scambi internazionali per studenti delle superiori.
Meta del viaggio: Honduras, piccolo paese del Centro America in cui questa studentessa del liceo Gioia originaria di Carpaneto passerà il prossimo anno scolastico. La borsa di studio le è stata consegnata in Fondazione dal presidente Massimo Toscani giovedì 20 giugno.

“Sono diversi anni che finanziamo il progetto - ha dichiarato Toscani -, e intendiamo continuare perché sappiamo quanto sia importante lo scambio culturale oggi, soprattutto per i ragazzi più giovani, che hanno sempre più bisogno di uscire e scoprire il mondo se vogliono stare al passo con i tempi”.
“L’Honduras è stata la mia prima scelta - ha detto Beatrice ringraziando lo staff Intercultura e la Fondazione per l’assegnazione della borsa -, e sono contenta che sia stata confermata: volevo cambiare totalmente aria e conoscere un mondo diverso, quindi no Europa, no Stati Uniti a cui tanti della mia età pensano per gli studi all’estero. Ho sempre avuto una passione per il Sudamerica e sono contenta di poter essere immersa per un anno al 100% nella vita degli Honuregni, frequentando la scuola pubblica e vivendo in una famiglia”.

Intercultura, associazione di scambi di studio internazionali, ha una storia molto più lunga di quanto si possa pensare: nel 1915 American Field Service (AFS) era un’associazione umanitaria di volontari americani che prestavano servizio per i feriti di guerra; al termine dei conflitti mondiali, nel ’45, continuò ad operare per la pace organizzando scambi culturali tra gli studenti degli Stati Uniti e quelli delle ex potenze nemiche (come ad esempio la Germania). Obiettivo: rendere i paesi amici per evitare altre guerre. È nata così Intercultura, oggi associazione di volontari presente in 65 paesi nel mondo, e in Italia dal 1955.
“La conoscenza del diverso - ha detto Eleonora Morandi, presidente del centro locale di Piacenza dell’associazione -, l’apertura e la costruzione di relazioni sono sempre state alla base del progetto, ed è per questo che abbiamo scelto Beatrice, che ha dimostrato vivacità e volontà di aprirsi all’internazionalizzazione, per questa borsa di studio”.

Ma quali risultati porta nel concreto un progetto come Intercultura?
Ce lo spiega Alessio Giusi, responsabile per la zona dell’Emilia dei volontari dell’associazione: “Conducendo una ricerca - illustra Alessio - su 900 ex partecipanti, scopriamo che la maggioranza ha avuto un percorso universitario brillante. Infatti, l’84% dei laureati italiani viene da uno scambio Intercultura, e di questi il 32% conclude gli studi con 110 e lode”.

“Anche dopo l’università - continua - vediamo che l’83% di quelli che hanno partecipato al progetto trova e cambia lavoro con facilità, dimostrando di aver raggiunto quella flessibilità che è fra i primi obiettivi di Intercultura. E, ancora, il 75% si dichiara soddisfatto della propria carriera e il 64% si sente parte di una generazione più inclusiva; il 50% poi si dichiara pronto ad accogliere lo straniero, e ben il 79% sente più forte l’appartenenza all’Unione Europea, e somma identità nazionale a identità comunitaria”.
Alcuni dei più grandi volti italiani hanno beneficiato di Intercultura, dagli astronauti Luca Parmitano e Samantha Cristoforetti, partiti rispettivamente nel 1993 e 1994, alla giornalista Maria Concetta Mattei, nel 1974.
Quindi buon viaggio Beatrice! Porta un po’ d’Italia (e di Piacenza) in Honduras, e torna a casa più ricca di prima!

Nella foto sopra, da sinistra, Alberto Dosi, Massimo Toscani, Beatrice e il padre, Eleonora Morandi e Giorgio Milani.
Nella fotogallery, da sinistra, Alessio Giusi, Alberto Dosi, Massimo Toscani e Beatrice Marenghi; Beatrice Marenghi riceve la borsa di studio dal presidente Massimo Toscani; Beatrice con Victoria Hansen delle Isole Faroe (Danimarca) e Paola Murales Gil di Città del Messico, a Piacenza con Intercultura.

Pubblicato il 24 giugno 2019

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