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Il Gregoriano in un corso on line

Gregoriano

Maestro Luca Buzzavi

Questo millenario canto sarebbe nato dall’opera, in prima persona, di Gregorio Magno (540 ca-604). Noto come papa Gregorio I, raccolse i canti in un unico libro (l’Antiphonarium Cento), realizzando così il corpus originario dal quale avrebbero attinto nei secoli successivi intere schiere di cantores.
Se il ruolo di papa Gregorio sia stato enfatizzato, corrisponda del tutto alla realtà o sia soltanto leggenda, certo - e intonato - è che questo genere musicale vocale e monodico accompagna da secoli la liturgia e il rito religioso della Chiesa cattolica.

Un fondamento della cultura europea
“È un fondamento della cultura europea” - lo definisce Luca Buzzavi (nella foto a lato), direttore artistico della Scuola di Canto Gregoriano che dal 2014 effettua lezioni su diversi livelli in collaborazione tra Accademia Corale Teleion (associazione mantovana) e i Cantori Gregoriani, gruppo professionale diretto dal noto gregorianista, m° Fulvio Rampi.
Proprio Buzzavi è protagonista di una proposta antica e moderna al tempo stesso. Diplomato il Composizione Corale e Direzione di Coro presso il Conservatorio di Mantova e specializzato in Prepolifonia presso il Conservatorio di Torino, Buzzavi è il direttore artistico del Corso Base di Canto Gregoriano, indetto dall’Associazione Emilia Romagna Cori (AERCO), con il contributo di Regione Emilia Romagna e il patrocinio del Pontificio Istituto di Musica Sacra. Ha preso il via a fine aprile, per due incontri settimanali serali, fino a giovedì 28 maggio. Gli incontri, al martedì e giovedì dalle 21 alle 23, saranno in totale 10, sulla piattaforma virtuale Zoom, per 20 ore complessive. Iscriversi è facile: basta versare la quota di 30 euro e compilare il form: https://form.jotformeu.com/aercobologna/corsi_delegazioni_AERCO
“Agli allievi che avranno frequentato almeno il 70% delle lezioni, sarà inviato l’attestato di completamento del corso” - assicura il presidente Aerco, il maestro riminese Andrea Angelini.
Come mai un corso di gregoriano al tempo del Coronavirus? Tutto nasce dall’attenzione che AERCO ha posto alla Scuola di Canto Gregoriano, con sede a Mantova. Da qui la richiesta di organizzare un corso introduttivo in autunno a Mirandola (in provincia di Modena), presso la Fondazione Andreoli, che con AERCO ha già da tempo stretto una convenzione. “Considerata la situazione sanitaria generale - prosegue Angelini - si è pensato di tentare la conversione del corso in uno completamente online in cui il docente non si limiti a inviare materiali, ma tenga lezione in piattaforma e possa rispondere ai quesiti o alle curiosità degli iscritti”.

60 iscritti da tutta Italia
Direttori, cantori, organisti, professionisti della musica, membri del clero e amatori: sono già 60 gli allievi iscritti, e provengono da tutta Italia. In molti sono convinti che questa avventura lascerà il segno, da molti punti di vista, nella didattica del Canto Gregoriano.
“È una grande opportunità di avvicinare al Canto Gregoriano, molti di coloro che per varie ragioni non sarebbero riusciti a seguire i nostri corsi in presenza”, afferma il direttore artistico della Scuola.
In regione esistono diverse realtà di gregoriano, ma questa attivata da Aerco è la prima online. Ma di un canto così millenario non si perde la bellezza e la sua originalità con un insegnamento in streaming? “Siamo convinti che la lezione in presenza, a cui siamo da sempre abituati, mantenga un fascino e favorisca la socializzazione, ma crediamo fortemente che un simile progetto possa allargare il raggio geografico di possibili utenti, facendo arrivare, se ben gestito, il Canto Gregoriano a quante più persone possibile”.
Cosa può esprimere, nel 2020, il canto gregoriano? Buzzavi non ha dubbi. “Oggi, come dal Medioevo in cui è sorto, può esprime l’unità dell’esegesi della Chiesa e il suo enorme contributo alla formazione della cultura europea”.


Tommaso Cevoli

Pubblicato il 30 aprile 2020

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