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Il pianeta che speriamo: l’eredità della Settimana Sociale di Taranto

settimana sociale


“Il manifesto dell’Alleanza non è un documento statico, ma un esperimento politico di comunità che si costruisce giorno per giorno”. È un passaggio del manifesto dell’Alleanza, proposto dai giovani alla Settimana Sociale di Taranto, ripreso nell’incontro, del 28 febbraio, “Il pianeta che speriamo”, svoltosi presso il Centro “Il Samaritano” di Piacenza.
La serata, coordinata da Sara Groppi di Cives, ha voluto riprendere le tematiche della Settimana Sociale di Taranto, tenutasi dal 21 al 24 ottobre 2021, che ha coinvolto le Chiese locali, le associazioni, i movimenti e tutte le aggregazioni di ispirazione cristiana per fare in modo che le encicliche "Laudato si" e "Fratelli Tutti" siano assunte in profondità nella pastorale ordinaria. Una settimana dove è emerso che “le comunità cristiane facciano sempre più proprio il cammino per superare una dimensione individualistica della fede in favore di una esperienza che abbraccia i vari aspetti della condizione umana”.

Suggestive piste di lavoro

L’incontro è iniziato con la proiezione del video sull'esperienza dei delegati diocesani: Adriano Cevolotto, vescovo di Piacenza-Bobbio, Massimo Magnaschi, direttore Ufficio per la pastorale sociale e del lavoro, Paolo Rizzi, professore associato facoltà di Economia e Giurisprudenza dell’Università Cattolica di Piacenza, Susanna Rossi del progetto Policoro.
Il Vescovo, che ha guidato la delegazione, ha evidenziato la bella esperienza vissuta a Taranto, grazie alla presenza notevole dei giovani che hanno espresso, attraverso il Manifesto, il loro impegno, prospettando per la chiesa delle suggestive piste di lavoro.
I danni irreparabili all’ambiente, l’impegno verso lo sviluppo sostenibile, una chiesa aperta a queste tematiche, la traduzione in buone pratiche in ogni territorio della settima sociale, sono state le considerazioni degli altri partecipanti piacentini all’esperienza di Taranto.

Essere Communitas

Dopo il video la parola ai relatori presenti al Samaritano: Ilaria Massera (AC), Nicoletta Corvi (Confcooperative), Alessandro Candido (Acli), Michele Vaghini (Cisl), Paolo Barone (CDS), Roberto Biella (Punto Incontro). Essi hanno tutti ripreso le tematiche del manifesto mettendo in evidenza i verbi dell’alleanza quali:
seminare e dare testimonianza, continuando a lavorare sulle alleanze create – progetti pilota;
accompagnare e moltiplicare, promuovendo la nascita di nuove alleanze e svolgendo un ruolo di coordinamento e supporto;
incontrare, accogliere ed ascoltare, continuando a mantenere viva la rete di giovani;
annunciare, promuovendo la partecipazione di altri giovani tramite iniziative puntuali nel tempo capaci di coinvolgere ed entusiasmare, dando visibilità al lavoro dell’alleanza.
Da parte dei relatori si è poi suggerito la partecipazione ai processi di valorizzazione delle comunità locali per il bene comune. Si è prospettato la creazione di alleanze tra cittadine e cittadini per generare processi di corresponsabilità, la riscoperta della diversità come profonda ricchezza da custodire. Si è evidenziato come i cittadini siano i primi alleati della pubblica amministrazione per rigenerare spazi verdi e donare nuova vita agli immobili in disuso. Insomma è imprescindibile - per i relatori - essere Communitas, essere dono.
In conclusione è risultato necessario creare un’alleanza di corresponsabilità tra i giovani e le diocesi, perché queste ultime si riscoprano luoghi di incontro e di accoglienza, per dare concretezza ai progetti e ai processi, con grande fiducia verso le giovani generazioni. 

Riccardo Tonna

Pubblicato il 2 marzo 2022

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