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Famiglie e sportivi
sulle note della Banda Ponchielli

Da piazzale Genova al sagrato della Cattedrale. Mario ed Alex: padre e figlio con la passione per gli “ottoni”

ponchielli

Il corteo di sportivi e famiglie sabato 17 settembre sarà accompagnato lungo il percorso verso la Cattedrale dalla Banda Ponchielli.
“La nostra banda - spiega la presidente Monica Capurri - è composta effettivamente da 25-30 musicisti, in qualche occasione riusciamo ad essere anche in 40. Il ricambio generazionale è garantito dalla nostra scuola di musica che affianca la banda. Grazie a una convenzione con il Comune riusciamo a preparare i giovani musicisti del futuro”.
La banda è presenza fissa nelle occasioni istituzionali del capoluogo Piacenza: il 25 aprile, il 2 giugno, il 4 luglio, il 4 novembre: in cambio riceve una sovvenzione che permette di far studiare musica agli allievi. “La scuola dura tre anni – continua la presidente -, dopo il secondo anno c’è già la possibilità di partecipare alle attività della banda, alla fine del terzo si entra a far parte stabilmente del gruppo”.


Dalla fisarmonica 
al trombone

Nella banda Ponchielli suonano anche padre e figlio, accumunati dalla passione per gli “ottoni”. Mario Sordi, dipendente della Regione originario di Centenaro di Ferriere e residente a Calendasco, suona nella banda da una decina d’anni. “Sono stato per vent’anni fisarmonicista in alcune orchestre - racconta - poi ho smesso: avevo tre figli piccoli a casa e mi ero accorto che ero ormai rimasto uno dei pochi musicisti a suonare sempre dal vivo”. Dieci anni fa la scoperta, casuale, della Banda Ponchielli e la decisione di frequentare la scuola per studiare altri strumenti. Al termine, è diventato un componente della formazione. “A casa portavo il trombone e mi esercitavo spesso: mio figlio Alex si appassionò allo strumento. Era molto incuriosito e perciò decise di iscriversi al Conservatorio Nicolini di Piacenza”. E così a 11 anni - “il trombone era più grosso di lui” è il ricordo di Mario - Alex si trova a suonare insieme al papà nei cortei del gruppo Ponchielli.
Mario ha poi abbandonato il trombone per dedicarsi al basso tuba, che non gode di molto appeal tra gli strumentisti. Alex suona il trombone e l’euphonium. Per un breve periodo ha fatto parte della banda un altro figlio di Mario: Emanuele. “E nella Ponchielli - aggiunge - c’è anche una coppia”.


Siamo un bel gruppo”

Perché impegni il tuo tempo libero per la Ponchielli?
“La banda - risponde prontamente Mario - è una delle ultime realtà locali in cui si suona tutti dal vivo”. Inoltre c’è l’aspetto aggregativo. “Ci ritroviamo in tanti con storie, professioni, provenienze ed età molto differenti: la musica ci tiene uniti tutti quanti. Stiamo bene insieme, siamo un bel gruppo che si ritrova in compagnia: quasi sempre le prove fanno da preambolo a momenti conviviali a tavola”.

Mario e Alex collaborano anche con altre realtà bandistiche extraprovinciali, nel Parmense e nel Bresciano. “Nel capoluogo Piacenza siamo l’unica banda rimasta: purtroppo - evidenzia non senza rammarico Mario - in città è meno partecipata una realtà di questo genere rispetto ai paesi della provincia, dove sono attive una decina di altre bande. Nei piccoli centri una banda musicale è più sentita”.

Filippo Mulazzi

Articolo pubblicato sullo Speciale Grande Festa della Famiglia, supplemento all'edizione de "il Nuovo Giornale" di venerdì 9 settembre 2016

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