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In omaggio con l'edizione del 26 aprile

sFranca centuplo


“Santa Franca. Ogni donna è chiamata a diventare madre”: è il titolo del libretto della collana "Il Centuplo quaggiù e l'Eternità" allegato, in omaggio, all'edizione de "il Nuovo Giornale" di giovedì 26 aprile.

Ne sono autrici madre Maria Emmanuel Corradini, abbadessa del monastero benedettino di San Raimondo a Piacenza, la giornalista Gaia Corrao e Lucia Favari, direttrice della Scuola per l'infanzia e nido "San Raimondo" a Piacenza (da sinistra, in alto, nella foto). 

“Non si è madri solo quando si genera un figlio - ha detto Gaia Corrao alla presentazione della pubblicazione nella chiesa di Santa Franca a Piacenza, alla quale sono intervenute anche le altre due autrici -. Madre è colei che ti accoglie e che ti ama. Tutto questo trascende la semplice fecondità fisica. La donna è tale quando sa mettersi da parte per far spazio all’altro nella sua vita”.

“Nella vita - ha affermato madre Corradini - ciò che conta è l’amore. Per Santa Franca, questo sentimento era rivolto a Gesù. Il Signore è stato per lei l’unica persona vera e necessaria. Quando è diventata benedettina, aveva una sola volontà: quella di stare da sola con Cristo. La vita monastica comincia con una domanda: il mio cuore batte per qualcuno? Vocazione significa esser pronti a donare la vita per il Signore. Dirgli «se hai bisogno, eccomi, io ci sono»”.

Lucia Favari nella pubblicazione ha dedicato un capitolo alle somiglianze riscontrate tra la storia di Santa Franca e quella della protagonista di "Oceania", film di animazione della Disney. "La protagonista Vaiana come la giovane Franca - spiega Favari -, in tenera età, compie una scelta significativa per la sua vita. I genitori non furono di ostacolo in entrambi i casi. Questo è importante perché non dobbiamo sostituire con i nostri sogni quelli dei nostri figli. Dobbiamo metterli nelle condizioni di capire cosa vuole il loro cuore e sostenerli. Vaiana e Franca hanno quindi risposto ad una chiamata”.

Santa Franca, nata nei pressi di Vernasca dalla prestigiosa famiglia dei Vitalta a fine 1100, è vissuta in una Piacenza lacerata da divisioni e discordie.
La sua vita fu segnata da una straordinaria precocità: in convento a 7 anni, a 14 la consacrazione, badessa a 24 e a 43 anni - nel 1218, esattamente 800 anni fa - in Paradiso. Una manciata di anni, i suoi, per ricordare a tutti, ancora oggi, l’importanza di prendere decisioni coraggiose e “per sempre” nella propria vita.

Pubblicato il 25 aprile 2018

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