“Se al centro vi sono i giovani, allora cambia la nostra prospettiva: non si pensa più solo al presente, all’oggi, ma si guarda avanti e si guarda verso l’alto”.
Lo scrive il vescovo mons. Gianni Ambrosio nella sua Lettera pastorale per l’anno 2017-’18, presentata nei giorni scorsi al Convegno diocesano, nella quale propone la creazione di un “progetto giovani”.

“Tu sei il Figlio mio, l’amato” è il titolo del documento, nella quale il Vescovo spiega che il grande dono che Dio vuole per noi, quello di essere figli amati, si realizza attraverso la Chiesa. È attraverso la sua opera di trasmissione della Parola del Padre e attraverso i sacramenti dell’eucaristia, della penitenza, del matrimonio, dell’unzione degli infermi che la Chiesa rende concreta la sua maternità, accompagnando i fedeli in Cristo lungo tutte le tappe della loro vita.

La Chiesa - scrive mons. Ambrosio - si pone a servizio di questo desiderio di Dio, un desiderio che riguarda, senza distinzione, tutti i suoi figli. Dobbiamo quindi aprire il nostro sguardo all’umanità intera sapendo scorgere in essa fratelli e sorelle, uniti dall’amore senza barriere di Dio e da uno stesso insopprimibile desiderio: “nel cuore di ciascuno di noi - scrive il Vescovo - c’è il desiderio di amare e di essere amato, perché in noi è impresso indelebilmente l’amore del Padre. [...] Aiutiamoci a scorgere, ad ascoltare e a ravvivare questo desiderio che, nel cuore di ciascuno, si esprime in molti modi”.

Leggi l’articolo a pagina 13 dell’edizione di giovedì 14 settembre 2017