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Una settimana di cinema con le scuole. Il 20 aprile a XNL mons. Dario Viganò

botteg



È stato presentato a Palazzo XNL il programma del Festival per la scuola “L’Ora di Cinema”, promosso da Bottega Xnl e Fondazione Fare Cinema. Un fitto calendario di proiezioni e incontri con registi e critici cinematografici che si snoderà nelle mattine da lunedì 17 a venerdì 21 aprile con gli studenti delle scuole secondarie piacentine. Il progetto “L’Ora di Cinema”, che oltre al festival comprende attività laboratoriali già iniziate nel mese di febbraio, è stato coprogettato col Conservatorio di musica “Giuseppe Nicolini”, le scuole secondarie di primo grado “Faustini-Frank-Nicolini” e “Italo Calvino”, i licei “Lorenzo Respighi” e “Melchiorre Gioia”, gli istituti “Tramello-Cassinari” e “Enrico Mattei”. Nel corso della conferenza stampa di presentazione, Paola Pedrazzini, direttrice di Fondazione Fare Cinema e Bottega Xnl, ha spiegato che “l’intento è stimolare la sensibilità e le competenze dei ragazzi sul tema audiovisivo, mettendo insieme le istanze artistico-culturali e didattico-formative”. Alta formazione ma anche dialogo con la città. Gli studenti incontreranno personaggi illustri del cinema italiano come Marco Bellocchio, Giorgio Diritti, Leonardo Di Costanzo e Giuseppe Piccioni. Xnl riesce a offrire gratuitamente le lezioni grazie al bando “Il cinema e l'Audiovisivo a scuola - Progetti di rilevanza territoriale”, nell'ambito del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola, promosso da Ministero della Cultura e Ministero dell'Istruzione e del Merito.



“Il cinema entri nel curricolo scolastico”
Mario Magnelli, vicepresidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano, ha aperto la conferenza stampa sottolineando che “il linguaggio cinematografico ha il grande potere di affrontare e approfondire i temi importanti della nostra contemporaneità”. La parola poi è passata ai dirigenti scolastici e ai rappresentanti degli enti partner. “Il segreto del successo di questa iniziativa è la coprogettazione: le scuole sono state chiamate al ‘momento zero’ per scrivere insieme il progetto”, ha evidenziato la dirigente del Liceo Gioia Cristina Capra, ricordando come i film proposti, tutti realizzati da autori importanti, abbiano molto da dire ai ragazzi. “Oltre ad arricchirli da un punto di vista cinematografico – ha detto – permettono loro di leggere la realtà con un occhio critico diverso”. Elisabetta Ghiretti, dirigente del Liceo Respighi, auspica che “il linguaggio del cinema diventi parte strutturante del curricolo scolastico”. Sabrina Mantini, dirigente del Liceo Cassinari, si è detta convinta che gli studenti possano, attraverso “L’Ora di Cinema”, approfondire argomenti di diverso genere.

Opportunità trasversali: dalle scuole medie al Conservatorio
Grande attenzione anche da parte dei “più giovani”. Alla scuola secondaria di primo grado “Italo Calvino” da diversi anni è attivo il laboratorio di cinema. “Durante l’anno i ragazzi realizzano un piccolo corto: oltre a imparare le tecniche cinematografiche, è anche un’occasione di crescita personale sotto vari aspetti del carattere”, ha commentato il vicepreside Franco Valuto Sciara. Infine, Riccardo Dapelo, referente del progetto per il Conservatorio “Nicolini”, ha rilevato come il Conservatorio, da quando è stato equiparato all’università, abbia perso la dimensione della ‘bottega’. “L'apprendimento, però, deve avvenire a stretto contatto con i maestri, andando fisicamente 'a bottega'. Questo il motivo per cui abbiamo accettato subito la proposta. I nostri studenti - ha aggiunto - sono affamati di poter uscire e applicare la musica ad altri contesti. Stiamo valutando l’idea di istituire un master in 'Musica da film'. I primi feedback sono stati ottimi”.

La settimana del Festival
Il programma si apre lunedì 17 aprile con la proiezione di Ariaferma di Leonardo Di Costanzo, film rivelazione della Mostra del Cinema di Venezia nel 2021, con Toni Servillo e Silvio Orlando. Al termine della pellicola seguirà l’incontro con Leonardo Di Costanzo moderato dalla critica cinematografica Paola Piacenza, sul tema “Cinema e carcere”. Martedì 18 aprile i ragazzi si confronteranno con L’ombra del giorno, ultimo film di Giuseppe Piccioni con Riccardo Scamarcio e Benedetta Porcaroli, una storia d’amore sullo sfondo delle leggi razziali e del secondo conflitto mondiale: al termine della proiezione, Piccioni discuterà con Enrico Magrelli di “Cinema e guerra”. Mercoledì 19 aprile è invece il momento di Giorgio Diritti e del suo Volevo nascondermi, la storia tormentata ed emozionante del pittore naif Antonio Ligabue, interpretato da Elio Germano; a moderare l’esclusivo incontro sul tema “Cinema e identità” con Giorgio Diritti sarà ancora una volta Enrico Magrelli. “Cinema e sacro” è invece il tema dell’appuntamento di giovedì 20 aprile con la proiezione di Chiara, il film scritto e diretto da Susanna Nicchiarelli sulla Santa d’Assisi. A guidare l’incontro un interlocutore d’eccellenza, monsignor Dario Viganò - critico cinematografico e teorico della comunicazione, per anni Presidente della Commissione Nazionale Valutazione Film della CEI e autore di numerosi studi dedicati all’analisi del rapporto tra i media e il mondo cattolico. Venerdì 21 aprile chiude la programmazione de L’Ora di Cinema Esterno notte (i primi due episodi), il capolavoro di Marco Bellocchio su uno dei fatti di cronaca che hanno segnato il Novecento italiano, il sequestro Moro. A dialogare con gli studenti e Bellocchio al termine della proiezione sarà Paola Piacenza.


Francesco Petronzio




PROGRAMMA DEL FESTIVAL

17 aprile, ore 9
"Cinema e carcere" | ARIAFERMA di Leonardo Di Costanzo
Al termine, incontro col regista moderato dalla critica cinematografica Paola Piacenza

18 aprile, ore 9
"Cinema e guerra" | L'OMBRA DEL GIORNO di Giuseppe Piccioni
Al termine, incontro col regista moderato dal critico cinematografico Enrico Magrelli

19 aprile, ore 9
"Cinema e identità" | VOLEVO NASCONDERMI di Giorgio Diritti
Al termine, incontro col regista moderato dal critico cinematografico Enrico Magrelli

20 aprile, ore 9
"Cinema e sacro" | CHIARA di Susanna Nicchiarelli
Al termine, incontro con lo studioso di cinema monsignor Dario Viganò e il critico cinematografico Anton Giulio Mancino

21 aprile, ore 9
"Cinema e storia" | ESTERNO NOTTE 1 di Marco Bellocchio
Al termine, incontro col regista moderato dalla critica cinematografica Paola Piacenza

PERCORSI LABORATORIALI PER LA SCUOLA SECONDARIA

Stanley Kubrick e la trasparenza del linguaggio cinematografico
a cura di Anton Giulio Mancino
co-progettato col Liceo Melchiorre Gioia

Stanley Kubrick, il cinema e le arti
a cura di Anton Giulio Mancino
co-progettato col Liceo Melchiorre Gioia

Il cinema: tecnica, grammatica e sintassi
a cura di Anton Giulio Mancino e Piero Di Domenico
co-progettato col Liceo Lorenzo Respighi

I maestri del cinema italiano contemporaneo
a cura di Piero Di Domenico e Paola Casella
co-progettato con l'Istituto Tramello-Cassinari

Cinema e musica
a cura di Roberto Calabretto
co-progettato col Conservatorio di musica Giuseppe Nicolini

Nella foto: da sinistra, Franco Valuto Sciara (vicepreside scuola Italo Calvino), Sabrina Mantini (dirigente Istituto Tramello-Cassinari), Elisabetta Ghiretti (dirigente Liceo Respighi), Paola Pedrazzini (direttrice Fondazione Fare Cinema e Bottega XNL), Mario Magnelli (vicepresidente Fondazione di Piacenza e Vigevano), Cristina Capra (dirigente Liceo Gioia), Riccardo Dapelo (referente progetto per il Conservatorio di musica Nicolini).

Pubblicato il 15 aprile 2023

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Sottocategorie

  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

    uslam


    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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