Il Vescovo: «Lavorare insieme per il bene della comunità»
Prendersi cura della comunità e lavorare in rete: sono queste le priorità delle associazioni di volontariato e di promozione sociale che mercoledì 27 novembre hanno incontrato il vescovo mons. Adriano Cevolotto nell’ambito della visita pastorale nel vicariato 1. La giornata è iniziata col Vescovo in “pellegrinaggio” presso varie realtà della città, per poi concludersi con un momento “plenario” ospitato nei locali dell’Emporio Solidale. A partire dalle 10, mons. Cevolotto ha visitato l’ambulatorio di prossimità gestito dall’associazione “Arcangelo Dimaggio”, il “Circolino”, per poi arrivare all’associazione “Mondo Aperto” durante un laboratorio di lingua italiana per donne straniere. A seguire, altre due tappe presso l’associazione “Fabbrica e nuvole” e a pranzo alla casa famiglia di Aias (Associazione italiana assistenza spastici), dove Silvia Cavallotti ha espresso al vescovo la propria felicità nel trovare, negli ultimi mesi, degli spazi di indipendenza in più.
Il benessere della comunità
Al pomeriggio, nella sala piena dell’Emporio Solidale, i rappresentanti di circa trenta associazioni hanno accolto il Vescovo. Dopo i saluti di Laura Bocciarelli, vicepresidente del Csv Emilia, e di Mario Idda, presidente di Emporio Solidale, dieci volontari hanno espresso considerazioni, desideri e richieste. Fra le esigenze più menzionate, quella di avere più spazi dalla diocesi e il bisogno di lavorare in rete, sia con la Chiesa sia tra associazioni. Importante, specialmente per le organizzazioni che operano nel settore sanitario ma non solo, poter svolgere attività di sensibilizzazione in modo strutturato presso le parrocchie. Presenti anche realtà di stampo culturale, come Italia Nostra e Associazione storica e archeologica piacentina, che hanno sottolineato come, sebbene si occupino di patrimonio culturale più che di persone, l’obiettivo sia sempre quello di garantire benessere alla comunità. Da tre associazioni – Protezione della giovane, Centro di solidarietà e Centro aiuto alla vita “Chiara Corbella” – è stato lanciato l’allarme della difficoltà, per le donne straniere, a trovare un lavoro e soprattutto un alloggio dignitoso.
La collaborazione
Il Vescovo ha riconosciuto e sottolineato l’importanza e la necessità di lavorare in rete per non disperdere risorse. “Il bene della comunità è trasversale a tutti, ha a che fare con la nostra umanità”, ha detto. “A volte chiamiamo le associazioni a lavorare insieme – aggiunge Raffaella Fontanesi del Csv Emilia – per accedere a bandi o comunque su ambiti ben definiti. Ma la collaborazione è importante anche al fine di far nascere nuove sinergie, anche in modo inedito”. Un tema emerso è quello del futuro delle associazioni e, quindi, dei giovani. “È una sfida di tutti”, ha detto mons. Cevolotto, che ha invitato le associazioni a proporre esperienze significative.
Un’attenzione al futuro
“È stata una giornata molto positiva”, il commento del vicario foraneo don Federico Tagliaferri. “Piacenza è ricca di realtà che operano nel volontariato, molte di queste però si conoscono poco e spesso non si conosce il bene che fanno per la comunità”. Don Tagliaferri sottolinea l’importanza del domani. “È emerso il bisogno di attenzione che ogni singola realtà deve avere per il futuro – le sue parole – per individuare i volontari che un domani potranno sostituire quelli attuali, specialmente quelli che hanno già una certa età. È una questione di educazione dei giovani alla gratuità ma anche di un’attenzione da parte di chi oggi sta lavorando nei diversi ambiti a pensare a come potrà essere il futuro”. Il vicario, parroco di San Giuseppe Operaio, ha infine evidenziato come l’appartenenza delle associazioni, strettamente cattoliche o laiche, non sia rilevante poiché tutte lavorano per il bene delle persone e della comunità. “Non ci sono ostacoli, si lavora insieme per un obiettivo comune”.
Il volontariato a Piacenza
Le organizzazioni di volontariato (odv) piacentine iscritte al Runts (Registro unico nazionale del terzo settore) sono 221, di cui 93 nel capoluogo. Oltre a queste, ci sono 398 associazioni di promozione sociale (aps), di cui 179 in città. Poco meno della metà di queste realtà (45,8%) ha un budget annuale pari o inferiore a 10mila euro, mentre solo il 22,4% va oltre i 50mila euro. Una minoranza, il 6,7%, ha un budget superiore a 220mila euro annui. All’incontro col vescovo hanno preso la parola Giovanna Vezzoso (Centro di solidarietà della Compagnia delle Opere), Laura Barsottelli (Centro di aiuto alla vita “Chiara Corbella”), Lucia Cervato (Angsa Piacenza), Pietro Chiappelloni (Associazione storica e archeologica piacentina), Ernesto Grillo (Progetto Vita), Anna Lalatta (Italia Nostra), Annamaria Barbieri (Alice – lotta all’ictus), Angelo Nani (Fiab Amolabici), Antonella Liotti (Libera) e Giuseppina Schiavi (Acisjf – Protezione della giovane).
Francesco Petronzio
Pubblicato il 30 novembre 2024