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«Antichi organi», concerto nella chiesa di Podenzano

  riccardo tiberia

Il secondo concerto della XXXVª Edizione della Rassegna “Antichi Organi. Un patrimonio da salvare” si terrà sabato 10 settembre alle ore 21 nella chiesa parrocchiale di Podenzano.
All'organo il maestro Riccardo Tiberia, soprano Paola Quagliata.

Riccardo Tiberia
Riccardo Tiberia (Ceccano "FR", 1992), diplomato in Organo e Composizione Organistica, Clavicembalo e tastiere storiche cum laude presso il Conservatorio “Licinio Refice” di Frosinone. Sempre nel medesimo Conservatorio ha studiato anche improvvisazione organistica con il M. Panone. Ha proseguito gli studi organistici ottenendo il Master of Arts in Music Performance nel Conservatorio di Lugano con il M. Stefano Molardi. Dal 2008 inizia la sua attività concertistica come Solista, in assiemi ed accompagnatore in Italia partecipando ad importanti rassegne organistiche quali la settima Rassegna Organistica nella Costiera Amalfitana, Roma Festival Barocco, L'VIII edizione del Frescobaldi International of Music di Roma, il Maggio Musicale a Trieste, la Rassegna Organistica nella Cattedrale di Monopoli ed al Festival Organistico Internazionale di Vasto. Dal 2019 svolge attività concertistica anche in Svizzera.
Ha approfondito il repertorio romantico francese con il M. Daniel Matrone ed ha partecipato a corsi di perfezionamento di altri repertori con i maestri: Luc Ponet, Elisa Teglia, Liuwe Tamminga, Edoardo Bellotti, Ludger Lohmann e Lorenzo Ghielmi.
Ha registrato dischi per l'edizione paoline ( Padre Amorth l'esorcista e Lolek il giovane Wojtyla) scritte e dirette dal M. Sandro Di Stefano. Ha videoregistrato il brano "Cenacolo Vinciano" scritto dal M. Antonia Sarcina per Organo.

Paola Quagliata
Cantante di origine napoletana diplomatasi con lode in canto lirico al Conservatorio Nicolini di Piacenza e, in canto jazz al Conservatorio Martini di Bologna, debutta nel Teatro d’Opera come soprano a soli 22 anni grazie alla vittoria del Concorso internazionale ASLICO di Milano.
Si diploma in Lingue al Liceo Gioia di Piacenza e si laurea in cinese all’Ismeo di Milano.
Tra i suoi insegnanti: Renata Scotto, Leyla Gencer, Eugenia Ratti, Edith Martelli, Laura Groppi.
Ricopre, quindi, ruoli da comprimaria e da protagonista nei più importanti teatri italiani (San Carlo di Napoli, Fenice di Venezia, Regio di Torino, Carlo Felice di Genova, Verdi di Trieste, Regio di Parma…) specializzandosi nel repertorio barocco e del Settecento. Vanta una decennale collaborazione con il Maestro Roberto de Simone, noto regista, compositore e musicologo napoletano.
Lavora con noti direttori d’orchestra tra cui Ottavio Dantone, Rubén Dubrovsky, Gabriel Garrido, Julia Jones, Massimo de Bernart, Corrado Rovaris, Vladimir Jurovsky, Christopher Franklyn e registi quali, oltre al già citato Roberto de Simone, Mario Martone, Lindsay Kemp, Beppe de Tomasi, Michal Znaniecky, Fabio Sparvoli, Robert Carsen e Adrian Noble. E’ stata scelta dal regista Marco Bellocchio per interpretare Violetta Valéry nel suo film Addio del Passato presentato al Festival di Venezia edizione 2001. Onnivora musicale, come ama definirsi, deve ai suoi fratelli maggiori la curiosità verso tutti i generi, con una predilezione per la musica afro-americana il cui repertorio studia con umiltà e passione a NYC con Michael Kanan, Marion Cowings e Roberta Gambarini.

Paola Quagliata


Collabora con con Michele Franzini, Luciano Biondini, Luca Garlaschelli, Davide Corini, Giuseppe Milici, Antonio Zambrini, Joseph Lepore, Rudy Royston, Misha Piatigorsky e Bruce Barth. Ha deciso di fondere Classica e Jazz nel progetto, sfociato nella realizzazione di un cd, dal titolo Jazzin’ Around Baroque che è già stato eseguito al Monteverdi Festival di Cremona, al Valtidone Festival, al Pergolesi Spontini Festival, negli Istituti di Cultura Italiana di New York, Copenaghen e Madrid, all’Early Music Festival di NYC, a The Cell Theatre di New York e a An Die Musik di Baltimora.
Appassionata di lingue (oltre al Cinese ha studiato Inglese, Francese, Tedesco e Arabo) porta sempre a casa dai suoi viaggi spunti e ispirazioni delle tradizioni musicali con le quali entra in contatto che inserisce, poi, nei suoi progetti musicali.
Al momento sta conseguendo la laurea magistrale in Canto Jazz presso il Conservatorio di Bologna sotto la guida di Diana Torto e Joe Pisto.
Tra le incisioni discografiche: Jazzin’ Around Baroque, Apollo e Dafne di Cavalli con l’Ensemble Elyma (K 617), Vivaldi, the Meeting (Tymallus), L’impresario in angustie di D. Cimarosa (Bongiovanni), la Dirindina di Martini (Bongiovanni), L’Amante di Tutte di Paisiello (Bongiovanni), Don Chisciotte di Paisiello (Dynamic), La Dirindina di Padre Martini (Bongiovanni), il DVD “Rita” di Donizetti ( Kicco Records), Tammurriata Nera (Brocca Edizioni).

Nelle foto: in alto, il maestro Riccaro Tiberia; sopra, la soprano Paola Quagliata.

Pubblicato il 7 settembre 2022

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  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

    uslam


    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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