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Con Teatro Gioco Vita Piacenza si conferma luogo di formazione sul teatro di figura

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Piacenza si conferma grazie a Teatro Gioco Vita luogo di formazione sul teatro di figura: quattro master sono in cantiere nel periodo settembre-dicembre 2022 come occasioni di aggiornamento per artisti e formatori.
Dal 2019 Teatro Gioco Vita concentra infatti parte delle proprie energie a Piacenza sul progetto di formazione professionale “Animateria”, corso per operatori esperti nelle tecniche e nei linguaggi del teatro di figura arrivato nel 2021 alla sua terza edizione. Nel 2022 l’offerta formativa si concretizza nella proposta “Animateria Workshops” con il coordinamento pedagogico di Fabrizio Montecchi: al Teatro Gioia quattro percorsi tra ombre, parole, movimento, animazione, marionette. Tra i docenti, i migliori artisti di teatro di figura a livello internazionale.

Si inizia dal 5 al 16 settembre con “LA TERZA DIMENSIONE DELL’OMBRA”, laboratorio sul teatro d’ombre tra bidimensionale e tridimensionale condotto da Nicoletta Garioni e Fabrizio Montecchi della compagnia d’ombre di Teatro Gioco Vita. Si tratta di un percorso di formazione sul teatro d’ombre contemporaneo di 70 ore che parte dall’indagine sulle tante possibilità espressive e comunicative dell’oggetto - sagoma, bidimensionale e tridimensionale. In quarant’anni di sperimentazioni, Teatro Gioco Vita ha elaborato nuove tecniche costruttive che hanno stabilito nuove relazioni con i dispositivi proiettivi e con i performer, creando nuovi linguaggi. Da queste esperienze si riparte, alla ricerca di oggetti/figure/sagome che aprano alla concezione di nuove “possibili” forme per il teatro d’ombre di domani.

Sarà poi la volta di un progetto speciale, inserito anche nel Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena”: “L’INVENTARIO ANIMATO” in programma dal 13 al 19 ottobre, master di 42 ore su attore, movimento e animazione condotto da Claire Heggen della compagnia Théâtre du Mouvement (Francia). Claire Heggen non ha bisogno di presentazioni: il suo lavoro artistico e pedagogico è conosciuto in tutto il mondo. In quanto formatrice ha sviluppato, in oltre quarant’anni, un’importante ricerca sull’attore/soggetto e sull’attore nel suo rapporto con l’oggetto, i materiali, la maschera e il burattino, che ne hanno fatto un riferimento imprescindibile, a livello internazionale, nel campo della pedagogia per il teatro di figura. Per questi motivi il Master da lei condotto, incentrato sulla trasmissione dei fondamentali del teatro di figura, è riservato a formatori professionisti. La restituzione finale del laboratorio, aperta al pubblico, è in programma al Teatro Gioia mercoledì 19 ottobre alle ore 21 nell’ambito del Festival “L’altra scena” (ingresso gratuito).

In novembre, dal 10 al 13, sarà la volta del progetto “L’ATTORE E IL SUO DOPPIO”, laboratorio sui rapporti teatrali e attoriali tra parola, umano, artificiale, condotto da Giulia Dall’Ongaro ed Enrico Deotti della Compagnia Teatrino Giullare. Un percorso di 25 ore su un frammento di drammaturgia contemporanea affiancando il lavoro sull’attore alla ricerca di soluzioni sceniche ed espressive originali, sperimentando commistioni di tecniche, barriere comunicative, artifici, maschere. Un lavoro vissuto in comune tra scrittura teatrale, composizione registica e scoperta delle proprie qualità vocali e corporee, alla ricerca dell’espressività attraverso i materiali e le tecniche utilizzate da Teatrino Giullare per la creazione degli spettacoli e messe a disposizione.

Chiude il ciclo “Animateria Workshops” 2022, dall’8 all’11 dicembre, “IL RESPIRO DEI FILI”, laboratorio sull’animazione / manipolazione delle marionette a filo a cura di Remo Di Filippo e Rhoda Lopez della Compagnia Di Filippo Marionette. Una marionetta non è altro che un corpo o un oggetto inanimato che si anima tramite fili. È infatti attraverso sottilissimi fili che l’animatore trasmette il respiro, e con esso la vita, alla marionetta. Per questo il percorso proposto, della durata di 25 ore, partirà dai fili come strumenti di congiunzione, di messa in relazione del manipolatore/animatore con il manipolato/animato. Si proporranno inoltre giochi ed esercizi di sperimentazione della figura del manipol-attore e su come questo possa intrattenere, con l’oggetto manipolato, nuove e inaspettate relazioni.

Il progetto di master di teatro di figura “Animateria Workshops” di Teatro Gioco Vita è inserito nel programma “InFormazione Teatrale” proposto con l’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita e il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano.

 Pubblicato il 25 agosto 2022


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  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

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    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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