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L’Università Cattolica avanza nella graduatoria dei migliori atenei del mondo

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L’Università Cattolica del Sacro Cuore avanza nella classifica dei migliori atenei al mondo, posizionandosi 409esima nel QS World University Rankings 2026. Nella graduatoria mondiale elaborata dall’analista Quacquarelli Symonds e dedicata all’istruzione universitaria, l’Ateneo scala ben 33 posizioni rispetto allo scorso anno, confermando la crescita della sua reputazione internazionale, oltre che nazionale.

Come emerge dalla sintesi dei dati pubblicati da QS l’avanzamento dell’Università Cattolica è “trainato da progressi significativi in due indicatori chiave della ricerca: un salto di 101 posizioni per Citazioni per Docente (ora 466ª) e un guadagno di 136 posizioni per Rete di Ricerca Internazionale, che le consente di entrare nella top 500 anche in questo ambito (492ª)”. La Cattolica è “l’ateneo Italiano che migliora di più in questa metrica”. Un trend positivo che, registrato già da alcuni anni, ha consentito alla Cattolica di guadagnare gradualmente posizioni ottenendo in questa edizione il miglior risultato globale dell’ultimo decennio.

L’Università Cattolica conferma il suo migliore piazzamento nell’Employer Reputation, classificandosi 311esima nel ranking mondiale. Questo indicatore si basa su un’ampia surveycondotta tra migliaia di professionisti di diversi settori, chiamati a indicare gli atenei da cui provengono i laureati più qualificati e competenti.

«Questi risultati, che gli stessi analisti QS qualificano come un ‘sensazionale’ miglioramento negli indicatori relativi alla ricerca, sono una conferma del grande lavoro scientifico della nostra comunità accademica in tutte le sedi», commenta il Rettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore Elena Beccalli. «Il nostro impegno è infatti continuare a rafforzare la missione di research university, in grado di generare impatto e dare un contributo sostanziale all’avanzamento del sapere. È una grande soddisfazione vedere tradotto in questo posizionamento a livello globale il nostro ambizioso obiettivo di fare del nostro Ateneo la migliore Università per il mondo».

Quest’anno il QS World University Rankings 2026 ha valutato 8.468 università nel mondo, di cui 1.501 sono entrate a far parte della classifica. I Paesi rappresentati sono 106. 

La classifica si basa su nove indicatori: reputazione accademica (Academic Reputation); citazioni per ricercatore/docente (Citations per Faculty); reputazione dei datori di lavoro (Employer Reputation); esiti occupazionali (Employment Outcomes); rapporto docenti/studenti (Faculty Student Ratio); proporzione docenti internazionali (International Faculty); rete di ricerca internazionale (International Research Network); proporzione studenti internazionali (International Students); sostenibilità (Sustainability).

Nella foto, la sede dell'Univesità Cattolica di Piacenza.

Pubblicato il 19 giugno 2025

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  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

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    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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