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È Marco Bellocchio il maestro di «Bottega XNL - Fare Cinema»

Marco Bellocchio al BFF 2

È online l’edizione 2023 del bando per partecipare al corso di Alta Specializzazione in Regia Cinematografica “Bottega XNL - Fare Cinema”, lo storico progetto di Fondazione Fare Cinema, presieduta da Marco Bellocchio, che per il secondo anno consecutivo rientra sotto l’egida dell’innovativo progetto culturale “Bottega XNL”, la sezione di Cinema e Teatro di XNL Piacenza, il Centro dedicato alle arti contemporanee della Fondazione di Piacenza e Vigevano presieduta da Roberto Reggi.
Per l’edizione 2023 il corso, organizzato in collaborazione con Kavac Film (la casa di produzione di Rapito), sarà diretto proprio da Marco Bellocchio dopo che nelle passate edizioni era stato affidato a Gianni Amelio, Giorgio Diritti, Daniele Ciprì, Sergio Rubini e, lo scorso anno, a Leonardo Di Costanzo. 
Il corso è finalizzato alla realizzazione di un cortometraggio diretto da Bellocchio e fornisce agli allievi la straordinaria occasione di seguire e partecipare direttamente alla preparazione e alle riprese di un film, acquisendo conoscenze e competenze cinematografiche “sul campo”.
Il percorso formativo, aperto a giovani dai 18 ai 35 anni che desiderano lavorare nel mondo del cinema, prenderà il via il 28 luglio 2023 a Bobbio e si concluderà il 6 agosto nella sua dimensione intensiva e residenziale, sfruttando anche la concomitanza di “Bottega XNL – Fare Cinema” con il Bobbio Film Festival che offrirà ai corsisti la possibilità di incontrare e confrontarsi con alcuni fondamentali protagonisti della scena cinematografica italiana.
A settembre il corso riprenderà presso XNL Piacenza, per una serie di incontri e masterclass di altissimo livello.
La partecipazione al corso è gratuita e a numero chiuso. Il termine ultimo per inviare la candidatura è il 16 luglio.
«Con le edizioni 2023 delle Botteghe Fare Cinema e Fare Teatro, quella che è partita come la sperimentazione annuale di un metodo di lavoro innovativo si sta tramutando in una realtà sempre più solida – è il commento del presidente di Fondazione di Piacenza e Vigevano Roberto Reggi -; a conferirle particolare autorevolezza, quest’anno, è anche la presenza attiva del Maestro Marco Bellocchio, acclamato dalla critica come uno dei più importanti registi italiani. Grazie alla presenza di grandi Maestri e la partecipazione di tanti giovani pieni di talento, Bottega XNL prosegue il suo cammino per attestarsi come punto di riferimento per l’alta formazione al mestiere delle arti cinematografica e teatrale».
«La presenza di Marco Bellocchio alla guida di Fare Cinema nell’ambito di un progetto a cui tengo moltissimo come Bottega XNL mi fa particolarmente piacere, inoltre la soddisfazione è duplice - racconta la direttrice artistica di Bottega XNL, Paola Pedrazzini – perché proprio in questi giorni sta giungendo a conclusione il progetto “gemello” di Bottega XNL-Fare Cinema, ovvero Bottega XNL-Fare Teatro, con Marco Baliani come Maestro e la messa in scena con i suoi allievi di Edipo al Festival di Teatro Antico di Veleia, un lavoro intenso e appassionante e anch’esso pienamente nello spirito con cui Bottega XNL è stata immaginata, ovvero il metodo rinascimentale della “bottega”, dove gli allievi lavorano con il Maestro alla realizzazione di un’opera d’arte».
Le domande dovranno essere presentate entro il 16 luglio all’indirizzo , allegando domanda di iscrizione, curriculum professionale individuale, breve lettera di motivazione e un video di 5’ complessivi di materiali audiovisivi già realizzati.
Tutte le informazioni complete e dettagliate sono reperibili direttamente nel bando scaricabile sul sito: www.fondazionefarecinema.it e www.xnlpiacenza.it.

Pubblicato il 29 giugno 2023

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  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

    uslam


    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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