Piacenza da scoprire: la Cappella del battistero nella chiesa di San Giovanni in Canale
Ritorniamo nella chiesa San Giovanni in Canale a Piacenza, dove scopriamo, in fondo alla navata sinistra, la Cappella del Battistero. Conosciuta in passato come Cappella di San Paolo, questa struttura, risalente al XIV secolo, è considerata la più antica di tutta la chiesa. Ogni dettaglio architettonico e artistico della cappella, restaurata nel 2008, racconta secoli di storia e di devozione, offrendo ai visitatori un viaggio nel tempo attraverso le opere d'arte che racchiude.
San Giovannino
Alla parete destra della cappella si trova un'edicola lignea contenente la statua di San Giovannino, che raffigura il piccolo Giovanni Battista. Attribuita ad un autore ignoto, è ritenuta della scuola di Jan Geernaert, celebre scultore fiammingo attivo nella diocesi piacentina tra il 1727 e il 1777. Le statue sacre da lui realizzate durante la sua lunga carriera hanno lasciato un'impronta artistica di grande pregio a Piacenza.
Nella foto, Ovale raffigurante la Circoncisione - 1585, Gervasio Gatti detto "Il Soiaro”.
La Circoncisione e il Battesimo di Gesù
Sulla parete frontale in alto spicca un dipinto ovale raffigurante la Circoncisione, opera del rinomato pittore Gervasio Gatti, conosciuto anche come "Il Soiaro", attivo soprattutto a Cremona nel XVI secolo. Questa pregevole opera, datata al 1585, ricca di dettagli e suggestioni cromatiche, è stata trasferita nella cappella del Battistero dopo un lungo percorso che ha visto il suo trafugamento e successivo ritrovamento nel 1920. Il dipinto emana una forte carica emotiva, con volti intensamente resi che trasmettono al visitatore le emozioni dei personaggi rappresentati, con particolare enfasi sul dolce legame tra Gesù e la Madre Maria.
Nella sottostante lunetta è affrescato Il Battesimo di Gesù, opera del pittore piacentino Luciano Ricchetti, commissionata nel 1959 in seguito alla trasformazione della cappella in battistero. Due colonne marmoree agli angoli sorreggono le statue della Fede e della Carità, attribuite allo scultore Giuliano Mozzani e realizzate tra il 1730 e il 1734, aggiungendo ulteriori elementi decorativi di grande raffinatezza alla cappella.
Nella foto, San Giovannino, autore ignoto del Settecento
Tesori di arte e di storia
Sulla parete sinistra della cappella è presente una grande epigrafe marmorea del 1742 dedicata al Conte Ranuccio Douglas Scotti di Agazzano, opera dello scultore piacentino Gian Antonio Seri, che testimonia il legame della nobile famiglia Scotti alla chiesa di San Giovanni in Canale.
Al centro della cappella si trova il fonte battesimale del 1960, realizzato in marmo rosa di Verona dallo scultore piacentino Pietro Daveri, mentre una elegante cancellata settecentesca chiude con grazia il luogo sacro. La Cappella del Battistero rappresenta dunque un autentico tesoro di arte e storia, dove i visitatori possono immergersi in un'atmosfera di silenzio e spiritualità, ammirando opere d'arte di inestimabile valore.
Riccardo Tonna
Nella foto in alto, la cappella del Battistero nella chiesa di San Giovanni in Canale a Piacenza.
Pubblicato il 1° settembre 2024
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