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Open day alla Pellegrina e a Justiano

Le comunità terapeutiche si raccontano: domenica 10 e sabato 16 novembre la seconda edizione degli Open Day Caritas-La Ricerca

laVela
“Apriamo le porte per raccontare noi stessi, il lavoro che facciamo, le storie di chi anima le nostre strutture e i nostri progetti. Venite a conoscerci: sarete contagiati da segni concreti di speranza”.
L’invito arriva da ospiti, volontari e operatori delle comunità “Emmaus” e “La Vela” dell’associazione “La Ricerca” che hanno organizzato laboratori artistici, momenti di confronto e testimonianze in occasione degli Open Day delle comunità di accoglienza e di recupero, centri di ascolto e spazi educativi, due giornate “aperte alla gente” volute per il secondo anno consecutivo su tutto il territorio nazionale e in alcune località estere dalla Caritas italiana in collaborazione con le organizzazioni che aderiscono al Tavolo ecclesiale delle dipendenze, fra cui la Fict, Federazione italiana comunità terapeutiche, di cui fa parte la onlus piacentina.

Dietro l’invito a partecipare c’è l’intento di sollecitare il mondo della politica, la società civile e le comunità ecclesiali a “uscire da una certa inerzia, e quasi rassegnazione, di fronte al disorientamento di tanti giovani e al loro crescente ricorso all’uso, e poi all’abuso, di sostanze stupefacenti, alcol, psicofarmaci”.
“Da anni – specificano gli organizzatori - incontriamo persone in difficoltà e storie di grande fatica, di disagio e di dipendenza, in quelle periferie del mondo e della vita che spesso sono più vicine a noi di quanto immaginiamo. Respiriamo tanta disperazione, tanta solitudine".
"La nostra esperienza quotidiana - proseguono - è nelle comunità terapeutiche, nelle scuole, nelle strade delle nostre città, con i giovani, con tante persone fragili e schiacciate dalla vita, che, pur vivendo una qualche difficoltà, a volte anche grave, non hanno rinunciato a immaginare il futuro. Noi siamo al loro fianco per aiutarle a ricostruire la propria esistenza. Una cura della vita che è una risorsa per la comunità locale, un valore per quella ecclesiale”.

Lo slogan e filo conduttore degli Open Day esprime appieno l’esperienza del recupero e della riabilitazione che a Piacenza avviene nei percorsi terapeutici praticati dall’associazione fondata da don Giorgio Bosini: “Vivere la relazione per motivare la speranza”.
Le relazioni buone, di crescita (per chi ha bisogno di aiuto e per chi aiuta) saranno dunque al centro delle testimonianze che alla “Emmaus” (Piacenza, località La Pellegrina, strada Agazzana 68), domenica 10 novembre, dalle 16 alle 19, saranno raccontate attraverso il linguaggio dell’arte con un’esposizione di lavori che gli ospiti della struttura hanno realizzato nel corso di laboratori di arte e teatro condotti da Alice Basso e dai Manicomics.
Tema ispiratore sarà “il luogo sicuro”, quello che metaforicamente parlando dobbiamo cercare dentro di noi e letteralmente il rifugio che è possibile trovare anche in una comunità che di noi si prende cura.
La Comunità Emmaus accoglie persone che soffrono di disturbi mentali legati all’abuso di sostanze.

L’Open Day dell’altra comunità terapeutica, la storica “Vela” di Justiano di Vigolzone (nella foto), si terrà invece nella mattinata di sabato 16 novembre (dalle 10,30 a mezzogiorno) e offrirà la possibilità di confronti di gruppo con quanti - ospiti, operatori, volontari – vivono l’esperienza della condivisione, del camminare insieme in un percorso di aiuto che porta alla liberazione dalla schiavitù della dipendenza da sostanze.

Pubblicato il 6 novembre 2019

Pubblicato il 4 novembre 2019

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  • In Cattedrale è stato ricordato il beato Secondo Pollo

    pollo

    Lunedì 26 dicembre il vescovo mons. Adriano Cevolotto ha presieduto la messa in Cattedrale a Piacenza nella memoria del beato Secondo Pollo, cappellano militare degli alpini. Vi hanno partecipato i rappresentanti delle sezioni degli Alpini di Piacenza e provincia e i sacerdoti mons. Pierluigi Dallavalle, mons. Pietro Campominosi, cappellano militare del II Reggimento Genio Pontieri, don Stefano Garilli, cappellano dell'Associazione Nazionale degli Alpini di Piacenza, don Federico Tagliaferri ex alpino e il diacono Emidio Boledi, alpino dell'anno nel 2019.
    Durante la Seconda guerra mondale, il sacerdote parte per la zona di guerra del Montenegro (Albania), dove trova la morte il 26 dicembre dello stesso anno, colpito da fuoco nemico mentre soccorreva un soldato ferito. 
    Originaio di Vercelli, fu beatificato il 24 maggio 1998 da papa Giovanni Paolo II. 

    Nella foto, il gruppo degli Alpini presenti in Cattedrale con il vescovo mons. Adriano Cevolotto.

    Pubblicato il 27 dicembre 2022

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