Menu
logo new2015 ok logo appStore logo googleStore

Sforza Fogliani, un addio in punta di piedi

sforza

Sapeva affrontare ogni battaglia con tenacia ed entusiasmo, mosso da un amore appassionato per Piacenza e il suo territorio. Se n'è andato in punta di piedi a 83 anni, dopo una breve malattia, l'avvocato Corrado Sforza Fogliani, che con il suo impegno in campo civico ed economico ha scritto una pagina importante nella storia piacentina del dopoguerra.

Nato a Piacenza il 15 dicembre 1938, laureatosi in giurisprudenza alla Statale di Milano, ha svolto la professione di avvocato e ha legato il suo nome alla Banca di Piacenza, di cui ha assunto le redini come presidente nel 1986 succedendo all'avvocato Francesco Battaglia. Nel 2012 era diventato presidente d'onore dell'istituto di credito per poi essere eletto presidente del Comitato esecutivo, carica che ricopriva tuttora. Sposato con la signora Maria Antonietta, dal loro matrimonio è nata la figlia Maria Paola. 

Alla guida di Confedilizia per 25 anni dal 1991- adesso era presidente del Centro Studi -, era vicepresidente dell'ABI, l'Associazione bancaria italiana, e presidente dal 2015 di Assopopolari, l'Associazione fra le Banche popolari e di territorio.

A giugno era tornato in Consiglio comunale

Molteplici gli incarichi che ha ricoperto durante la sua lunga attività e le onoreficenze che ha ricevuto nella sua vita: vice pretore di Piacenza e presidente di Sezione della Commissione tributaria provinciale che ha guidato come presidente dal 2007 al 2009; componente per vent'anni dal 1994 del Consiglio dell’Opera diocesana per la preservazione della fede; cavaliere del lavoro; giornalista e autore di numerose opere in campo giuridico e storico; senior advisor del Segretariato permanente per Nobel della pace; vicepresidente della Feduf, la Federazione Educazione finanziaria; nel 2020 gli è stata attribuita la Targa della pace dell’Associazione nazionale famiglie dei caduti e dispersi in guerra “per la difesa a vantaggio del nostro territorio della piacentinità dell’Istituto di credito da lui presieduto e la valorizzazione in tutti i suoi aspetti della tradizione piacentina e dei valori che essa porta con sé”. E' stato per parecchi anni in Consiglio comunale nelle file dei Liberali; candidato sindaco nelle ultime amministrative per il Terzo Polo - Liberali Piacentini, dove aveva ottenuto l'8,3% delle preferenze, era di nuovo tornato in Consiglio comunale, dal quale per motivi di salute si era dimesso pochi giorni fa.

L'impegno in campo culturale

Innamorato della storia e promotore della cultura, si era impegnato con la Banca di Piacenza per il recupero di chiese e opere d'arte del territorio. Bastano due esempi per sottolinearne l'azione: il restauro del santuario di Santa Maria del Monte in val Tidone, per il quale con mons. Domenico Ponzini aveva avviato nei primi anni '90 il Premio Solidarietà per la vita, e la valorizzazione della basilica cittadina di Santa Maria di Campagna di cui è in corso il 500° anniversario della posa della prima pietra.

Fra gli incontri determinanti del suo percorso, quello avvenuto a 22 anni il 30 luglio 1961 a Dogliani in Piemonte con Luigi Einaudi, dal 1948 al '55 presidente della Repubblica. Lo aveva incoraggiato a non tirarsi indietro nell'Italia piena di speranze che usciva dalla guerra.

Dal 2018 in poi Sforza Fogliani aveva abbracciato la “causa" di don Giuseppe Borea, ucciso dai nazifascisti nel febbraio 1945 promuovendone la riscoperta e sostenendo la pubblicazione del libro storico, edito da Il Duomo, a lui dedicato. Fra i suoi ultimi interventi pubblici, quello nel settembre scorso all'inuagurazione della nuova sede della scuola libera Giovanni Paolo II messa a disposizione dalla Banca di Piacenza nell'edificio posto all'inizio di Strada Val Nure.

Quando a fine maggio aveva saputo della morte improvvisa del prof. Fausto Fiorentini, a lungo insegnante e autore di numerosi studi di storia locale, aveva commentato: “ho perso un altro amico sincero”. Il loro entusiasmo, mosso anche dalla luce della fede, ed il loro amore per Piacenza possano sollecitare tutti noi a fare del nostro meglio per il bene della società piacentina con lo sguardo, come sapevano fare loro, sempre rivolto al mondo.

Davide Maloberti

Pubblicato il 10 dicembre 2022

Ascolta l'audio

Altri articoli...

  1. Il Papa a Mcl: «portate le preoccupazioni dei lavoratori all’interno della comunità cristiana»
  2. Il Vescovo in visita al Circolino, un luogo di scambio reciproco
  3. Verso il diaconato e il sacerdozio
  4. 31 anni per Avo. Il Vescovo: «Attraverso la fragilità diventiamo più umani»
  5. L’addio a Giancarlo Bianchini
  6. Il Sacro Cuore apre tutte le porte
  7. Consiglio del Vescovo: ne faranno parte anche un diacono permanente e una laica
  8. «Un Vescovo tradizionale ma attento al popolo». Scalabrini raccontato da don Xeres
  9. A San Colombano la supplica per Ucraina e Russia
  10. La veglia per le vittime degli abusi: dal dolore alla consolazione
  11. Don Pagniello alla Caritas: «Non viviamo nel tempo delle facili soluzioni»
  12. Tutela dei minori: tutte le istituzioni sono chiamate a lavorare insieme
  13. Don Borghi e le proposte per un nuovo stile di catechesi
  14. Il Vescovo ai catechisti: «l’altro deve "respirare” che gli voglio bene»
  15. «Scalabrini spiegato a tutti»: incontro il 28
  16. Il Vescovo alla Giornata del Ringraziamento: la strada è perseverare
  17. Don Basini ai ministri della comunione: «Portare il corpo di Cristo è un gesto di carità»
  18. Cammino sinodale: vivere il «sogno missionario»
  19. Le vacanze finiscono, la vita eterna ci riempie di Dio, per sempre
  20. Il Vescovo a Podenzano per i cento anni dell'asilo San Giuseppe
  21. E Scalabrini disse: «Potessi farmi Santo»
  22. Come Scalabrini testimoni di Dio nel mondo
  23. Convegno Caritas. Il Vescovo: «E' fondamentale lo sguardo su chi vive accanto a noi»
  24. Il Vescovo: «Impariamo da Scalabrini a non ricercare soluzioni a basso costo»
  25. Sinodo, consegnata la sintesi diocesana in Cattedrale. Una Chiesa meno museo
  26. «I cantieri di Betania»: il Vescovo firma la direzione dei lavori
  27. Anche le monache in pellegrinaggio per i 900 anni della Cattedrale
  28. Camminare, ringraziare, servire: la consegna che ci lascia Scalabrini
  29. Pellegrini pregano sulla tomba di Scalabrini
  30. Una piazza multilingue e multiculturale nel segno di Scalabrini
  31. Da Piacenza a Roma per la canonizzazione di Scalabrini
  32. Il Vescovo: «Vivo il messaggio di Scalabrini sulla migrazione»
  33. Perché Scalabrini non volle diventare cardinale
  34. Giornata del Creato: «per le generazioni future garantiamo un mondo più vivibile»
  35. Il Vescovo ai giornalisti: saper accogliere il mistero delle persone che si incontrano
  36. Don Basini all’AC: portiamo il Vangelo in questa nostra città
  37. Veglia per Scalabrini, un momento di comunione per la famiglia scalabriniana
  38. Il Vescovo: un nuovo anno pastorale per ripatire con fiducia
  39. Mons. Cevolotto vescovo da due anni: «seguire la piccolezza del Vangelo»
  40. Un francobollo speciale per i 900 anni della Cattedrale

"Il Nuovo Giornale" percepisce i contributi pubblici all’editoria.
"Il Nuovo Giornale", tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Amministrazione trasparente