Menu
logo new2015 ok logo appStore logo googleStore

Il credito a Piacenza: in calo gli impieghi, in aumento il risparmio

 Prestiti bancari

A fine marzo 2024, i prestiti in essere del sistema di credito piacentino sono risultati in diminuzione del 4,5% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente; gli impieghi bancari si sono così portati a 6,3 miliardi di euro. I dati rilasciati dalla Banca d’Italia e analizzati dall’Ufficio studi della Camera di Commercio dell’Emilia evidenziano un calo rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente nei riguardi delle imprese (-6,6%), delle società finanziarie ed assicurative (-29,5%) e delle famiglie consumatrici (-0,9% rispetto al marzo 2023); verso le amministrazioni pubbliche, al contrario, i prestiti mostrano un incremento del 2,5%. Ad assorbire la maggior parte degli impieghi bancari è comunque il mondo delle imprese, che si attesta al 56%, seguito dalle famiglie consumatrici con un 41,7%, dalle amministrazioni pubbliche con l’1,4% e dalle società finanziarie ed assicurative con lo 0,4%. Guardando al sistema produttivo, gli andamenti sono diversificati a seconda del settore di attività economica: il comparto manifatturiero, ad esempio, mostra un calo del credito del 10% rispetto al marzo 2023; anche per le costruzioni e i servizi diminuisce il ricorso al credito, rispettivamente con -2,2% e –4,5%. In leggero calo anche il tasso di deterioramento del credito, che dall’1,1% del marzo 2023 passa all’1%. Il tasso di variazione dei depositi è migliorato rispetto al dato di marzo 2023 (+1,3%, per un totale di 10,3 miliardi) e, nel frattempo, mentre continuano a diminuire i depositi in conto corrente (-3,8%), prosegue l’ascesa dei titoli a custodia, che fanno segnare un + 20 %, per un valore stock complessivo di 9 miliardi.

Pubblicato il 7 luglio 2024

Ascolta l'audio

"Il Nuovo Giornale" percepisce i contributi pubblici all’editoria.
"Il Nuovo Giornale", tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Amministrazione trasparente