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Iren e Caritas insieme per aiutare le famiglie in condizione di povertà energetica

energia

 

 

Elettrodomestici ad alta efficienza energetica per gli alloggi e le strutture abitative di accoglienza gestiti dalla Caritas, a sostegno di famiglie in situazioni di povertà energetica e disagio abitativo transitorio. A fornirli è Iren, che entra nel progetto “Energia in Comune”, nato nel 2023 grazie alla “rete” costituita da diversi enti, società e istituzioni del territorio. La società multiservizi investe 100mila euro nel progetto: la metà è destinata a un’integrazione al fondo solidale di “Energia in Comune” e destinato al pagamento delle bollette energetiche di persone e famiglie vulnerabili, emesse da qualunque operatore; l’altra metà del contributo è invece destinata all’acquisto di elettrodomestici.

La conferenza stampa

La novità è stata presentata lunedì mattina, 7 ottobre, a Palazzo Rota Pisaroni. Sono intervenuti in conferenza stampa il presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano Roberto Reggi, il direttore di Caritas diocesana Mario Idda, il direttore della comunicazione e delle relazioni esterne di Iren Francesco Castellone, la responsabile del Banco dell’energia Silvia Pedrotti e l’assessora comunale al welfare Nicoletta Corvi.

Educazione ai consumi

Il contrasto alla povertà energetica comprende anche una un evento formativo per gli operatori del progetto che dovranno diventare Ted (Tutor per l’energia domestica) e l’avvio di un percorso di educazione e consapevolezza dell’utilizzo dell’energia che permetta ai beneficiari di ridurre i propri consumi energetici risparmiando sulle spese per le utenze domestiche, salvaguardando l’ambiente e migliorando al tempo stesso il proprio livello di benessere generale. La nuova iniziativa, che prende il nome di “Energia, elettrodomestici in Comune”, durerà 12 mesi e darà sostegno a circa cento famiglie nel Comune di Piacenza.

Energia in Comune: 500mila euro per le famiglie

“Energia, Elettrodomestici in comune” si inserisce quindi nell’ambito di due ulteriori progetti realizzati nel territorio piacentino. “Energia in Comune”, promosso da Banco dell’energia, Fondazione di Piacenza e Vigevano, Diocesi di Piacenza-Bobbio, Comune di Piacenza, Provincia di Piacenza, Camera di Commercio dell’Emilia, Federconsumatori Piacenza, Banca di Piacenza e Crédit Agricole Italia attraverso la creazione di un fondo di 500mila euro – 300mila dei quali destinati alle famiglie e i restanti per altre azioni a contrasto della povertà energetica – che ha permesso di aiutare circa mille nuclei familiari in difficoltà nel Comune e nella provincia di Piacenza, e “Casa tra le Case” avviato nel 2016 per offrire un sostegno abitativo transitorio e un percorso di educazione e reinserimento sociale a persone e famiglie fragili messe in ulteriore difficoltà e in sofferenza dalla pandemia. La povertà energetica in Italia tocca circa 2 milioni di persone, corrispondenti al 7,7% del totale. In Emilia-Romagna, nello specifico, siamo al 6,5% del totale (dati 2022), un dato leggermente più basso ma ugualmente preoccupante.

Tarasconi e Corvi: “Aiuto concreto e progetto formativo”

“Non dobbiamo considerare quest’aiuto come un contributo a perdere – ha precisato l’assessora al welfare Nicoletta Corvi – perché dietro c’è un progetto formativo, di accompagnamento alle famiglie. È sicuramente un sollievo che dà ossigeno alla famiglia, ma dentro un processo già in atto, che comprende anche un percorso di orientamento ai consumi. Auspico che la rete si allarghi. Ogni giorno incontriamo una molteplicità di richieste in crescendo: la povertà a Piacenza esiste ed è tangibile”. La sindaca Katia Tarasconi, assente alla conferenza stampa, ha detto in una nota che “l’attenzione alle nuove povertà richiede l’impegno congiunto di tutte le istituzioni del territorio, a tutela delle fasce più fragili della nostra comunità. L’iniziativa presentata oggi è un passo ulteriore verso la sostenibilità intesa come rispetto dell’ambiente e nella sua accezione di inclusività, accessibilità delle risorse e dei servizi. Grazie alla sinergia tra tutti i partner coinvolti, cui voglio ribadire la piena adesione e la riconoscenza del Comune di Piacenza, si sta portando avanti un lavoro di fondamentale importanza, che traduce in un aiuto concreto la sensibilità condivisa su questi temi”.

Aziende competitor insieme contro la povertà

“È un onore ed un orgoglio constatare come l’impegno profuso nel corso degli anni dal Banco dell'energia e dai suoi partner stia producendo i risultati prefissati – ha commentato la responsabile del Banco dell’energia Silvia Pedrotti –. La nostra mission è il contrasto alla povertà energetica, che mette insieme aziende energetiche che sono competitor sul mercato. Siamo riuniti nuovamente a Piacenza per presentare e dare il via ad una nuova fase del progetto nato per supportare i nuclei familiari in gravi difficoltà, specialmente a seguito degli effetti della pandemia. Ringrazio Iren e la Caritas per la loro preziosa collaborazione”.

Idda (Caritas): “Tante situazioni di difficoltà intercettate ogni giorno”

“Il nuovo progetto – ha aggiunto il direttore di Caritas diocesana Mario Idda – si pone in continuità con Energia in comune e rappresenta una prassi virtuosa di come un territorio può dare risposte corali a problemi comuni. Il coinvolgimento di tanti attori esprime una corresponsabilità verso questioni, come quella della povertà energetica, che richiedono l’aiuto di tutti per poter essere affrontate e gestite. Le tante situazioni di difficoltà che intercettiamo ogni giorno richiedono un forte impegno sia sul versante della risposta materiale ai bisogni ma anche e soprattutto nell’accompagnare i nuclei familiari in percorsi verso l’autonomia. La sfida messa in campo da Energia in Comune e da Energia, Elettrodomestici in comune sta proprio nel tentativo di superare la logica, pur necessaria, assistenziale per investire sulla formazione e la crescita delle persone”.

Iren: “Collaborazione per creare opportunità e risultati”

“Il progetto presentato oggi è il primo supportato da Iren nell’ambito delle azioni promosse dal Banco dell’energia – ha commentato il direttore della comunicazione e delle relazioni esterne di Iren Francesco Castellone –. Abbiamo deciso di prendere parte a questa iniziativa non solo perché focalizzata sul territorio di Piacenza, uno dei nostri territori storici, ma anche perché fondata sulla cooperazione tra diversi attori, una collaborazione capace di creare importanti opportunità e risultati. Il tutto in favore delle famiglie vulnerabili, cui siamo lieti di offrire un supporto non solo economico ma anche formativo, grazie ai percorsi educativi sull’utilizzo dell’energia, che consentiranno loro di ridurre i propri consumi energetici risparmiando sulle spese”.

Reggi (Fondazione): “Presto una comunità energetica solidale”

“Definire un’area di intervento precisa e rilevante, come il contrasto alla povertà energetica, e porla al centro dell’azione congiunta di una rete solida di istituzioni e soggetti del territorio è la chiave della riuscita di «Energia in comune» – ha sottolineato il presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano Roberto Reggi -; partito con un fondo iniziale di 500mila euro, il progetto ha saputo catalizzare ulteriori impegno e risorse, prima con l’ingresso di 12 comuni della provincia (oltre a Piacenza, hanno aderito Agazzano, Alta Val Tidone, Borgonovo Val Tidone, Cadeo, Calendasco, Gossolengo, Gragnano Trebbiense, Lugagnano Val d’Arda, Pianello Val Tidone, Pontenure, Sarmato e Ziano Piacentino, nda) e, ora con questo nuovo tassello relativo alla sostituzione degli elettrodomestici, realizzato grazie a Iren. Il mio ringraziamento va a tutti i soggetti di questa rete, nessuno escluso, perché solo lavorando insieme, uniti, si possono realizzare azioni realmente incisive e significative a favore delle fasce più fragili della popolazione e per il nostro territorio”. Reggi ha inoltre annunciato che a breve verrà presentato un nuovo progetto, sempre nell’ambito di “Energia in comune”, che prevedrà la realizzazione di una comunità energetica solidale.

Banco dell’energia: aziende contro la povertà energetica

Fondazione Banco dell’energia è un ente senza scopo di lucro che ha l’obiettivo di raccogliere fondi per sostenere, attraverso il meccanismo della solidarietà indiretta, persone e famiglie in situazione di vulnerabilità economica e sociale, ponendo particolare attenzione al tema della povertà energetica. Dal 2016 Banco dell’energia ha raccolto e donato oltre 12 milioni di euro e aiutato più di 13mila famiglie, operando attraverso interventi in sostegno di persone in difficoltà e iniziative formative e di sensibilizzazione per aumentare la cultura e la consapevolezza sui consumi e l'efficientamento energetico. Tra queste, il Manifesto “Insieme per contrastare la povertà energetica”, a cui hanno aderito oltre 80 stakeholder tra aziende, organizzazioni del terzo settore, associazioni e istituti di ricerca, network che garantisce la realizzazione di numerosi progetti di solidarietà su tutto i territori nazionale. Fanno parte del Board della Fondazione Banco dell’energia, oltre ai Soci Fondatori A2A e le sue Fondazioni AEM, ASM e LGH, anche Edison, Eni Plenitude e Iren.

Francesco Petronzio

Nella foto, la presentazione del progetto.

Pubblicato il 7 ottobre 2024

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