Studenti del Romagnosi e del Casali in visita a Solferino e San Martino
La battaglia di Solferino e San Martino venne combattuta il 24 giugno 1859 in Lombardia - nel contesto della seconda guerra d’indipendenza italiana - dall’esercito austriaco da un lato e da quello francese e piemontese dall’altro. Vide la sconfitta dell’Austria che con essa perse la guerra e la Lombardia. E’ definita la battaglia più cruenta di tutto il Risorgimento, sia per le forze coinvolte che per le perdite subite da tutti e tre gli eserciti in campo. Si affrontarono complessivamente 234mila uomini. La vittoria riportata dall’esercito franco-sardo costò un numero di vittime altissimo: 11mila morti e ben 29mila feriti.
In un viaggio in quei luoghi, organizzato dall’Associazione Piacenza Città Primogenita (presente il presidente Danilo Anelli) in collaborazione con la Famiglia Piasinteina, Banca di Piacenza e Archistorica, gli studenti della classe 5ª D dell’Istituto “G.D. Romagnosi” (accompagnati dai loro insegnanti Stefania Zanchin, Alessandro Biasion, Lucia Mirabella, Patricia Ferro) e la classe 4ª tuA dell’Istituto “A. Casali” (accompagnati dai loro insegnanti Alberto Rossi e Ilaria Groppi), hanno rivissuto quelle importanti pagine della nostra storia risorgimentale. Ha partecipato al viaggio anche Marco Carini, presidente dell’Associazione “Amici del Romagnosi”.
Accompagnati dallo storico Manrico Bissi, presidente dell’associazione Archistorica, i partecipanti nella mattinata hanno visitato a Solferino il Museo, dove si trovano esposti alcuni esemplari di cannoni, armi, uniformi e cimeli vari della storica giornata del 24 giugno 1859. Il percorso museale è accompagnato da didascalie che illustrano gli avvenimenti, presentando i personaggi più significativi di quell’evento storico ed i singoli reperti. Successivamente la visita è proseguita alla chiesa di San Pietro, che ospita l’Ossario dove sono custoditi all’interno, nell’abside, 7.000 caduti dell’Armata Sarda e dell’Esercito Austriaco. E anche cinque busti di altrettanti generali francesi che caddero sul campo nella Campagna d’Italia si fronteggiano all’ingresso del Tempio.
Al termine, il gruppo ha fatto visita al Memoriale Internazionale della Croce Rossa dedicato a J.H. Dunant. Fu proprio grazie a lui che in quei giorni nacque la Croce Rossa, in soccorso ai migliaia di feriti nella sanguinosa battaglia.
A Solferino si è messa la prima pietra di quel patrimonio nostro che è inalienabile ed irrinunciabile: l’Unità Nazionale.
Nel pomeriggio, trasferimento a San Martino della Battaglia, dove si è potuto ammirare il Museo (composto da tre ampie sale) ed anche qui importanti cimeli ed affreschi che rievocano le tappe fondamentali del Risorgimento. Successivamente, i partecipanti si sono recati a Peschiera del Garda, dove hanno potuto ammirare la Fortezza Veneziana Unesco e altri luoghi risorgimentali in una camminata lungo le rive del fiume Mincio. Il viaggio è stato particolarmente apprezzato dagli studenti, che hanno potuto apprendere in quei luoghi ciò che a volte non si evince dai testi scolastici.
Nella foto, il gruppo dei partecipanti con, sullo sfondo, la Torre di San Martino della Battaglia.
Pubblicato il 14 ottobre 2024
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