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Siete genitori elicottero o spazzaneve? Parola di Alberto Pellai

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Il professor Alberto Pellai è stato protagonista a inizio ottobre di un incontro con i giovani e genitori alla parrocchia di San Vittore alla Besurica a Piacenza. Ci ha coinvolti e conquistati, regalandoci un momento di grande intensità. Ci ha catturati ponendosi tra noi con la genuinità e la spontaneità di un padre preoccupato, e ansioso, proprio come noi, ma allo stesso tempo con l'autorevolezza del suo ruolo di medico ed esperto di età evolutiva. La sua capacità di condividere candidamente e apertamente le sue ansie, le sue fatiche, la sua fermezza e il suo coraggio, ci ha lasciato con una sensazione profonda di serenità e speranza.

Il vero senso della parola “sacrificio”
Ci ha invitato a riflettere sul nostro ruolo, che spesso viviamo con fatica, come un sacrificio che ci priva di qualcosa di cui sentiamo di avere diritto. Tuttavia, ci ha spiegato che l’etimologia della parola “sacrificio” significa “rendere sacro”, ossia superare i nostri limiti e innalzare lo sguardo verso un orizzonte più ampio. Dovremmo quindi vedere il nostro compito di genitori sotto questa luce: non dobbiamo arrenderci, possiamo farcela, e dobbiamo continuare a guardare in alto, insieme. Ne vale la pena!

I diversi tipi di genitori
Ci ha anche messo in guardia dai pericoli dell'ansia genitoriale, che spesso si manifesta in un eccesso di controllo - i cosiddetti “genitori elicottero” - o nella rimozione di ogni ostacolo dal cammino dei figli - i “genitori spazzaneve”. Proprio come un allenatore, che non esita a far fare ai suoi atleti sforzi e sacrifici per farli migliorare, anche noi genitori non dobbiamo avere paura di lasciare che i nostri figli affrontino le loro sfide. La fiducia che siamo disposti a concedere loro e i rischi che accetteremo di correre, permetteranno ai nostri figli di scoprire risorse interiori che non sapevano di avere. E anche noi, di conseguenza, rimarremo sorpresi e ammirati dalla loro capacità di diventare autonomi.

Affrontare difficoltà e frustrazioni
Affrontare difficoltà, frustrazioni, il dolore e la consapevolezza della morte e della perdita, è un passaggio fondamentale per i preadolescenti e adolescenti. Non è evitando la sofferenza che i nostri figli saranno felici. Piuttosto, sarà nel riconoscere la propria fragilità e nel saper convivere con essa che troveranno la strada verso una vita adulta consapevole e piena. Il professor Pellai ci ha anche esortati a riflettere sui fatti di cronaca recenti, che ci turbano e spaventano. Ha spiegato che esistono due codici di comportamento: uno basato sul principio di stimolo e reazione immediata, e l’altro che introduce uno spazio di riflessione tra lo stimolo e l'azione, permettendo di trasformare l'impulso in una risposta meditata e funzionale. Questa capacità di elaborazione richiede allenamento, e noi genitori possiamo e dobbiamo aiutare i nostri figli a svilupparla.

Il mondo virtuale
Viviamo in un mondo virtuale che stimola scelte impulsive e inconsapevoli, dove il cervello emotivo spesso sovrasta quello cognitivo. Noi genitori possiamo aiutare i nostri figli a rallentare, insegnando loro a gestire gli strumenti digitali e gli ambienti virtuali prima di immergersi completamente in essi, quando ancora non possiedono le risorse necessarie per fermarsi, riflettere e rielaborare prima di agire. È per questo che limiti e divieti sono importanti. Ci ha anche parlato dei motori di ricerca, che rispondono a qualunque tipo di domanda, rendendo accessibili contenuti che, secondo un comune senso etico, dovrebbero destare allarme e riflessione. Tuttavia, poiché queste risposte sono messe sullo stesso piano delle altre, vengono percepite come normali e accettabili, vengono validate. È un meccanismo che può legittimare comportamenti e pensieri pericolosi, ed è importante che i nostri figli siano consapevoli di come gestire le informazioni che trovano online e che imparino a parlare tra loro e con gli adulti che hanno intorno.

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Nella foto, il pubblico all'incontro con Pellai in parrocchia alla Besurica.


I figli e il “grillo parlante”
Ha concluso il suo splendido intervento richiamando la celebre fiaba di Pinocchio, che tutti conosciamo. Pinocchio parte da casa per andare a scuola, seguendo le indicazioni di Geppetto, che vuole essere per lui un buon educatore, proprio come noi genitori. Tuttavia, lungo il cammino, incontra Lucignolo e, in un attimo, cambia direzione, scegliendo il Paese dei Balocchi. “Ha il diritto di scegliere il Paese dei Balocchi”, ha detto Pellai. E nel suo viaggio incontrerà più volte anche il Gatto e la Volpe. Non possiamo impedirglielo, perché altrimenti rimarrebbe solo un burattino. Ciò che possiamo fare è “nutrire” il suo “grillo parlante”, aiutandolo a sviluppare quel giudizio morale ed etico che lo guiderà nelle sfide della vita, quella coscienza che gli permetterà di distinguere il bene dal male. Possiamo farlo insieme, creando comunità educanti e valorizzando tutte le esperienze di vita e di condivisione che ci si presentano.

 Silvia Salini

Pellai il 22 è di nuovo a Piacenza
Il medico e psicoterapeuta dell’età evolutiva sarà di nuovo a Piacenza martedì 22 ottobre alle 20.30, all’Auditorium Santa Margherita della Fondazione di Piacenza e Vigevano di Via Sant’Eufemia 12, a Piacenza. L’incontro è organizzato da Cooperativa sociale L’Arco e sostenuto da Emil Banca Credito Cooperativo, nell’ambito del progetto Liberi dalla Rete, il progetto per la promozione dell’uso consapevole della tecnologia e la prevenzione della dipendenza da internet, social, videogiochi e gioco d’azzardo rivolto alla cittadinanza, alle scuole e alle associazioni sportive del territorio.

Nella foto, il prof. Pellai durante l’incontro.

Pubblicato il 18 ottobre 2024

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