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La Ricerca, dal 19 un percorso di scrittura emotiva

Carlo Grassi e Lucia Catino

Raccontare e raccontarsi fa bene, e non solo da un punto di vista terapeutico, che è ormai assodato, ma anche relazionale. Ancor meglio se lo si fa scrivendo, perché la scrittura è un’occasione di incontro che ci porta ad aprirci agli altri consentendoci di tirar fuori i nostri pensieri e le emozioni più recondite con maggior libertà, maggior disinvoltura, più tempo per riflettere e comunicare. Parte da questi concetti-base una nuova iniziativa targata Fondazione La Ricerca ETS: un corso di “scrittura emotiva”. Un percorso per tutte le età – titolo “Con la tua voce con i miei occhi” - che si inserisce in altri innescati con successo in questi ultimi mesi (speed-date per giovanissimi, social-date per giovani e meno giovani, gruppi di parola…,) volti a favorire aggregazione e relazione.

C’è un grande bisogno di interagire
L’incomunicabilità, l’individualismo, una vita sempre più frenetica che ci allontana da noi stessi e ci porta ad una sorta di autoisolamento non sempre cercato, sono i nodi che rendono sempre più complicata la vita sociale di tanti. “Da ormai più di un anno stiamo cercando di interrogarci sul bisogno di interagire che intercettiamo nei nostri spazi di accoglienza - spiega Lucia Catino, psicoterapeuta sistemico-relazionale e responsabile dell’Area consulenza e ascolto Arca-La Ricerca – abbiamo capito che occorrono nuovi stimoli che aiutino le persone a scavare in se stesse e ad aprirsi al resto del mondo, la scrittura può essere una modalità efficace”. “Nessuna pretesa di tenere un laboratorio di tecnica per aspiranti scrittori – entra nei dettagli del format il collega Carlo Grassi, lo psicologo e psicoterapeuta che fornirà gli input come facilitatore e guida degli incontri -. Qui scrivere diventa un pretesto per poter…giocare, sì: giocare, con le proprie storie, esplorando dentro noi stessi, dando voce alla parte dormiente che è in ciascuno di noi. Gli stimoli ci arrivano dal confronto che segue con la lettura reciproca”.

Nessuna pretesa di formare scrittori
Sono previsti quattro incontri – di due ore ciascuno (dalle 18 alle 20), ogni quindici giorni, a partire da martedì 19 novembre nella sede La Ricerca di Stradone Farnese 96 – “e un tempo framezzo in cui rielaborare quanto ci siamo detti e produrre, scrivere, per poi insieme costruire storie. Non chiediamo di mettersi a nudo, semmai di fornire un contributo per riflettere insieme, di provare a scrivere dando spazio all’immaginazione, magari finendo poi per esprimere qualcosa di noi che ancora non sapevamo. I racconti devono essere di tutti, nei momenti della lettura e dei confronti potremo trovarci in accordo ma anche in disaccordo, e sarà proprio questo a spingerci a dialogare mettendo alla prova la nostra socialità e capacità relazionale”.

Efficacia sperimentata dai promotori
Entrambi gli specialisti parlano a ragion veduta avendo vissuto in prima persona l’esperienza della scrittura emotiva: “Si attiva uno scambio che muove diverse corde emotive. E’ un ritrovarsi nella reciprocità: perché scrivendo, facendoci leggere e leggendo le storie degli altri, suscitiamo reazioni dentro e al di là di noi stessi, cadono le maschere, riscopriamo cose di noi inaspettate”.
Per info e prenotazioni: 380.9008769.

Nella foto, Carlo Grassi e Lucia Catino.

Pubblicato il 12 novembre 2024

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