Riflessioni sul lavoro sicuro: il meeting del Movimento Cristiano Lavoratori a Piacenza
“Una guerra silenziosa che ogni giorno miete vittime e colpisce senza pietà numerosi nuclei familiari in Italia”: così ha introdotto Umberto Morelli, Presidente regionale di MCL, Movimento Cristiano Lavoratori, il 15 novembre, nel Seminario Vescovile di via Scalabrini a Piacenza, il meeting “Un lavoro sicuro per tutelare la vita umana”.
Ad aprire i lavori sono stati Massimo Perazzi, Presidente provinciale MCL, don Giuseppe Basini, Vicario generale della diocesi di Piacenza-Bobbio, e Patrizia Calza, Consigliere della Provincia di Piacenza.
Ogni persona un dono
Don Basini, portando il fraterno saluto del Vescovo mons. Adriano Cevolotto, impegnato a Roma per l'assemblea del cammino sinodale della Chiesa italiana, si è soffermato sull'importanza di garantire un lavoro sicuro per tutelare la vita umana. Ha evidenziato i preoccupanti numeri delle denunce in Italia riguardo agli incidenti sul lavoro e ha sottolineato che la sicurezza sul lavoro deve essere una priorità permanente per lo Stato. “Garantire condizioni di lavoro sicure - ha affermato don Giuseppe - è un dovere di rispetto verso la vita e il valore di ogni persona, poiché il lavoro rappresenta un luogo di crescita e realizzazione personale”. Citando poi le parole di Papa Francesco riguardo alla necessità di non abituarsi agli incidenti sul lavoro e di coinvolgere l'intera comunità nella promozione di una cultura della sicurezza, Basini ha sottolineato che la sicurezza sul lavoro è parte integrante della cura della persona e che occorre comprendere che ogni persona è un dono per la comunità, non un pezzo di ricambio.
Maggiore coordinamento
“Ieri è morto un lavoratore di 69 anni in una cartiera di Lucca, è uno del 30% dei lavoratori italiani morti sul lavoro che hanno superato i 60 anni di età”: così ha esordito Alfonso Luzzi, presidente nazionale MCL, nella sua relazione.
Luzzi ha sottolineato che la complessità della normativa e le diverse interpretazioni da parte della giurisprudenza creano difficoltà di comprensione, ed ha anche evidenziato la mancanza di coordinamento tra i diversi compiti legati alla sicurezza sul lavoro e l'importanza di coinvolgere i lavoratori nel percorso formativo. Citando poi l'importanza dell'INAIL, l'Istituto Nazionale per l'Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro, nel finanziare la formazione sulla sicurezza sul lavoro, ha auspicato un aumento dei fondi per potenziare questo sostegno alle aziende.
Le morti e le malattie
Luzzi ha inoltre evidenziato che un numero significativo di lavoratori stranieri muore sul lavoro ogni anno, sottolineando la necessità di affrontare questa questione con un approccio sistemico e virtuoso. Inoltre ha sottolineato che ogni anno in Italia non solo 1.200 persone muoiono direttamente per cause legate al lavoro, ma anche altri 7.000 muoiono a causa di problemi oncologici derivanti dall'attività lavorativa, evidenziando l'urgente necessità di migliorare la gestione della sicurezza sul lavoro in modo partecipativo e unificato.
La sicurezza una priorità delle aziende
“Le aziende, le imprese - ha detto Luzzi - devono capire che la sicurezza non è una scocciatura, un impegno burocratico, uno sforzo economico… Bisogna superare questo concetto perché la sicurezza è una parte integrante del loro percorso. Quando le aziende fanno i piani di sviluppo, devono mettere la sicurezza al primo posto, ed anche lo Stato si deve impegnare di più ad aiutare e far intendere che la sicurezza è un investimento e non un costo. Pensiamo - ha concluso Luzzi - che cosa comporterebbe solamente un miglioramento del 5% della riduzione delle malattie professionali, degli infortuni sul lavoro e delle morti, sarebbe un risparmio economico notevole per l’intero Paese”.
La promozione di un lavoro sicuro
Gli interventi successivi di Giuseppe Cella, Vice-direttore di Confindustria Piacenza, e Michele Vaghini, Segretario generale CISL Parma e Piacenza, hanno arricchito la discussione con prospettive e contributi distinti, ma convergenti, sulla questione della sicurezza sul lavoro e sulle possibili soluzioni per mitigare gli incidenti e migliorare le condizioni lavorative.
In un contesto in cui le tragedie sul lavoro continuano a verificarsi e ad incidere pesantemente sulla società e sulle famiglie, il meeting di MCL a Piacenza si è configurato come un momento significativo per sensibilizzare l'opinione pubblica e le istituzioni sull'importanza di investire risorse e impegno nella promozione di un lavoro sicuro e dignitoso per tutti i cittadini.
Riccardo Tonna
Pubblicato il 16 novembre 2024
Nella foto, da sinistra Umberto Morelli, Alfonso Luzzi, Giuseppe Cella, Perazzi e Michele Vaghini.