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Notizie Varie

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Carabinieri, ricordata la Virgo Fidelis

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Nella chiesa di San Giovanni in Canale a Piacenza, si è svolta la celebrazione eucaristica in onore della Virgo Fidelis, Patrona dell’Arma dei Carabinieri. Al rito religioso presieduto dal vescovo di Piacenza mons. Gianni Ambrosio, hanno partecipato le massime cariche istituzionali cittadine nonché numerose autorità civili, militari e religiose, i familiari dei Militari “Vittime del Dovere” e i rappresentanti dell’Associazione Nazionale Carabinieri. La basilica era gremita in ogni ordine di posto da moltissimi fedeli e da tanti Carabinieri, tutti in servizio nei vari comandi della provincia.
Alla celebrazione è seguito l’intervento del Comandante Provinciale dei Carabinieri di Piacenza, Colonnello Michele Piras, che si è rivolto alle Autorità religiose, civili e militari presenti, alle rappresentanze dell’ANC, delle associazioni combattentistiche e della Croce Rossa Italiana, ai Carabinieri e ai loro familiari.
Dopo aver ringraziato ed aver ricordato il fatto d’armi al quale la ricorrenza religiosa è collegata, il Comandante Provinciale si è rivolto in particolare ai familiari delle vittime del dovere presenti, la sig.ra Maria Ferrari, vedova dell’Appuntato decorato di Medaglia d’oro al merito civile Luciano Milani, ucciso il 19 novembre 1979, a Bardi  per mano dei terroristi nell’adempimento del servizio, e la vedova Alessandra Barbieri e i due figlioli, del Vicebrigadiere decorato di Medaglia d’oro al valor Civile Luca di Pietra, all’epoca effettivo all’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Piacenza, caduto nell’adempimento del dovere il 29 settembre 2014 in Castel San Giovanni, a seguito di un incidente stradale, avvenuto durante l’inseguimento di una vettura con a bordo individui sospetti.
Il Col. Piras ha quindi sottolineato la stretta connessione tra l’opera dei Carabinieri e la figura della Beata Vergine Maria, lo stato e la religione, che si congiungono mirabilmente e che trovano punto di incontro fondamentale nella fedeltà, valore civico e spirituale, la fedeltà alla parola data, al giuramento prestato e alla funzione svolta, ed è un valore che per l’Arma, una Istituzione che fonda la propria essenza nella militarità ha un significato ancora più grande.

Pubblicato il 23 novembre 2018

 

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Open day al Liceo Artistico Cassinari

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Il Liceo Artistico “Bruno Cassinari”, per le  iniziative di orientamento  offerte agli studenti delle classi terze medie della città  e della provincia,  promuove nella giornata di sabato 24 novembre un Open day  nella sede di via Scalabrini 71. 
Dalle 14,30 alle 17,30 la scuola sarà aperta per ragazzi e famiglie che vogliono conoscere l’Offerta Formativa dell’Artistico, i suoi spazi e i suoi laboratori. Saranno a disposizione, oltre che la dirigente Professoressa Sabrina Mantini, docenti e studenti.

Alle 16 nell’Aula Magna si terrà inoltre la cerimonia di consegna degli attestati di merito e di eccellenza per gli studenti che hanno ottenuto nel passato anno scolastico ottimi risultati in campo scolastico ed extrascolastico; in particolare in campo artistico musicale e sportivo.
L’occasione vedrà l’esibizione del Coro di Istituto diretto dalla prof.ssa Luisa Staboli.

Pubblicato il 23 novembre 2018

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Premio «Francesco Bassi» a Vasco Ascolini

Vasco Ascolini Il corpo in scena I Teatri di Reggio Emilia 1987 a

Domenica 25 novembre alle ore 10.30, nella sede del Club Cinefotografico Fiorenzuola in Piazza Caduti 1, si terrà, come di consueto ad ingresso libero, la cerimonia di consegna del Premio "Francesco Bassi", che chiude la rassegna "PHOTO '18".
Nel primo anniversario della scomparsa del caro amico e socio, il C.D. del Club Cinefotografico Fiorenzuola ha deliberato di istituire a cadenza annuale un premio da assegnare ad un fotografo con affinità con il nostro amico scomparso.
La scelta è stata agevolata dall’ammirazione che Francesco aveva per il prescelto: Vasco Ascolini, fotografo di levatura internazionale, bianco-nerista vecchia maniera ma innovatore di fama e qualità indiscussa. Le sue opere sono nei più prestigiosi musei europei ed americani, ha ricevuto incarichi dai più prestigiosi enti culturali europei. A corollario della cerimonia Vasco Ascolini raffronterà le proprie opere con le più significative immagini di Francesco Bassi, esaminandone con gli intervenuti affinità e contrasti. Maestro indiscusso di stile e tecnica, Vasco Ascolini ha pubblicato numerosi libri (alcuni purtroppo ora introvabili) che ne esaltano lo stile unico ed inconfondibile. I più grandi critici del settore hanno recensito le sue opere elogiandone i molteplici aspetti: innovazione, tecnica, composizione, applicati ad innumerevoli argomenti: architettura, metafisica, teatro, corpo umano e danza, solo per citarne alcuni. Maestro di tanti fotografi era ammirato da Francesco Bassi (e non solo) per la sua costante qualità esecutiva e coerenza nei singoli argomenti, ove esaltava con una semplicità propria dei grandi artisti la bellezza nelle cose semplici, la purezza nella geometria ed il fascino di un bianco e nero estremo, essenziale. Francesco era affascinato dal lavoro di Ascolini e ne visitava tutte le mostre, commentandole e discutendone a lungo, per andare oltre l’immagine, per vedere e provare ciò che l’autore provò.
Anche Francesco, bianco-nerista puro, lavorava con lo stesso rigore di Ascolini. Nelle sue opere le ombre dure, lo spazio proposto come figura geometrica scomposta (reminiscenze di immagine cubista), esaltano il gioco di luci che drammatizza il racconto. Senza voler emulare il Maestro, Francesco Bassi, con le sue immagini, rende omaggio a quelle di Ascolini con rispetto e devozione.
Un premio meritato, anzi dovuto, ad uno dei massimi esponenti della fotografia internazionale.

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La «doppia violenza» contro le donne migranti

 

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La violenza sulle donne migranti è due volte più vile, perché fatta su qualcuno nel momento in cui ha più bisogno di aiuto. Se ne è discusso nell’incontro  “Donna anche io. La “doppia violenza” contro le donne migranti”, organizzato da Amnesty International, A.C.I.S.J.F (Associazione Cattolica Internazionale a Servizio della Giovane) di Piacenza e Cif Piacenza (Centro Italiano Femminile) presso il Seminario Vescovile di Via Scalabrini. Introdotti dal consigliere comunale Michele Giardino, gli ospiti del convegno hanno approfondito il tema della violenza sulle donne, vista nel caso particolare del trauma migratorio.
Nello specifico, gli avvocati Anna Brambilla - membro dell’ASGI (Associazione per gli studi Giuridici sull’immigrazione) - ed Eugenio Alfano, responsabile del coordinamento nazionale rifugiati e migranti di Amnesty International, hanno fatto il punto sulla recente giurisprudenza in materia di violenza sulle donne migranti, mentre Giuseppina Schiavi , presidente dell’Associazione Cattolica “Protezione della Giovane” di Piacenza (ACISJF), ha portato alcune testimonianze di giovani donne immigrate vittime di abusi. “Un viaggio dei diritti violati – ha commentato Alfano – in quanto spesso la violazione dei diritti umani inizia già nel paese d’origine, fino ad arrivare in Europa. Le donne vanno incontro a violenza e sfruttamento in ogni parte del loro viaggio. Amnesty ha però denunciato violenze anche sul territorio europeo – ha aggiunto – specialmente in Ungheria, Croazia e Grecia, ma anche in Italia”.
Quali sono le norme internazionali principali da cui attingere per prevenire e contrastare la violenza sulle donne migranti? Lo ha spiegato Anna Brambilla: “il momento più importante è stato il 2011 con la “Convenzione di Istanbul”.
È stata firmata dall’Italia nel 2012 ed è entrata in vigore nel 2014. È importante perché introduce obblighi per gli Stati in materia di tutela delle donne migranti. C’è però uno scollamento tra norma giuridica e norme sociali e culturali – ha poi evidenziato – oggi l’Europa non è più la patria dei diritti umani. È fondamentale quindi, oltre che rivolgersi alle convenzioni internazionali, ricostruire un percorso culturale, con particolare attenzione alla violenza che viene generata dai “social network””.

Federico Tanzi

Pubblicato il 22 novembre 2018

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A Bobbio musica sacra per la festa di San Colombano

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Venerdì 23 novembre 2018 a Bobbio si terrà la seconda fase dedicata ai cantanti solisti del Concorso Internazionale di Musica Sacra San Colombano organizzato dall’Associazione DeA, donne e arte. L’evento si inserisce tra i tanti organizzati nella città di bobbio, con la partecipazione del Vescovo Monsignor Gianni Ambrosio, per commemorare il Santo.
Alle 21,30, nella splendida cripta della Basilica di San Colombano, si esibiranno i dieci giovani finalisti, provenienti non solo da tutt’Italia ma anche da Cina, Giappone, Corea, Ucraina, Croazia, che hanno passato le varie fasi delle selezioni.
Dopo le esibizioni, una giuria stellare che vede come Presidente Massimiliano Carraro, maestro collaboratore della Scala di Milano, proclamerà i tre vincitori.
Sabato 24 novembre 2018 alle ore 21 verranno assegnati i premi ai primi tre classificati quindi avrà luogo, sempre nella cripta della Basilica di San Colombano, il concerto dei vincitori. Il programma prevede l’esecuzione di Arie Sacre e del Gloria RV 589 di A.Vivaldi con la partecipazione del Coro Città di Parma diretto da Simone Campanini e l’accompagnamento di Fabio Merlini all’organo.
Il concerto è aperto al pubblico.
Il Concorso, per il quale l’Associazione DeA, donne e arte è risultata vincitrice del bando per la promozione della cultura indetto dalla Regione Emilia Romagna, è stato organizzato con la collaborazione e il contributo del Comune di Bobbio che ha visto nella persona del Sindaco Roberto Pasquali un forte sostenitore dell’evento.
Un grazie particolare da parte dell’Associazione Dea, donne e arte all’Associazione Novecento che ha collaborato all’organizzazione e ai vari Sponsor che hanno reso possibile la realizzazione del Concorso:  Comune di Bobbio Banca di Piacenza, Cantina Sociale Val Tidone, Gamma spa, Lyons Club Bobbio e Associazione Amici di San Colombano.

Pubblicato il 22 novembre 2018

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