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A Roveleto «Il cammino della Misericordia»

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La misericordia che riceviamo dal Padre non ci è data come una consolazione privata, ma ci rende strumenti affinché anche altri possano ricevere lo stesso dono”. Parole pronunciate da papa Francesco nel corso della sua prima catechesi giubilare che si è tenuta in piazza San Pietro di fronte a migliaia di fedeli; parole che trovano compimento anche in Jacques Fesch (1930-1957), un giovane francese dalla giovinezza dissipata e turbolenta, che a poco più di vent’anni si trasforma in assassino a causa di una rapina finita accidentalmente con l’uccisione di un poliziotto, e che gli costerà la condanna a morte. Un giovane che emerge dal buio del peccato e si scopre uomo nuovo, alla sequela di Cristo.

E la storia di Fesch, di cui è in corso il processo di beatificazione, sarà in scena sabato 20 febbraio alle ore 21 (ad ingresso libero) con lo spettacolo “Jacques Fesch, il cammino della misericordia” nel teatro del Centro parrocchiale di Cadeo.

Un assassino può essere perdonato? La misericordia di Dio può essere compresa umanamente? Qual è la vera giustizia?
Sono solo alcuni degli interrogativi che attraversano lo spettacolo ambientato in carcere, nella cella di Jacques, negli ultimi mesi della sua vita.

Leggi articolo alla pagina 30 dell’edizione di venerdì 5 febbraio 2016

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  • In Cattedrale è stato ricordato il beato Secondo Pollo

    pollo

    Lunedì 26 dicembre il vescovo mons. Adriano Cevolotto ha presieduto la messa in Cattedrale a Piacenza nella memoria del beato Secondo Pollo, cappellano militare degli alpini. Vi hanno partecipato i rappresentanti delle sezioni degli Alpini di Piacenza e provincia e i sacerdoti mons. Pierluigi Dallavalle, mons. Pietro Campominosi, cappellano militare del II Reggimento Genio Pontieri, don Stefano Garilli, cappellano dell'Associazione Nazionale degli Alpini di Piacenza, don Federico Tagliaferri ex alpino e il diacono Emidio Boledi, alpino dell'anno nel 2019.
    Durante la Seconda guerra mondale, il sacerdote parte per la zona di guerra del Montenegro (Albania), dove trova la morte il 26 dicembre dello stesso anno, colpito da fuoco nemico mentre soccorreva un soldato ferito. 
    Originaio di Vercelli, fu beatificato il 24 maggio 1998 da papa Giovanni Paolo II. 

    Nella foto, il gruppo degli Alpini presenti in Cattedrale con il vescovo mons. Adriano Cevolotto.

    Pubblicato il 27 dicembre 2022

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