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In 600 da Piacenza a Lisbona

mandato vescovo cevolotto gmg piacentini

È iniziato il conto alla rovescia per i 600 giovani in partenza per la Gmg di Lisbona con le proposte messe a punto dalla Pastorale giovanile vocazionale diocesana e dalle comunità del Cammino neocatecumenale.
Il tema scelto per la 37ª edizione della Giornata Mondiale della Gioventù è tratto dal brano evangelico della visitazione di Maria alla cugina Elisabetta, “Maria si alzò ed andò in fretta”, che campeggia anche sulle magliette del gruppo diocesano (l’immagine riproduce un bassorilievo dell’altare della Collegiata di Castell’Arquato). Nella foto sopra, il mandato del Vescovo ai giovani piacentini lo scorso giugno in occasione della Fiera della Gmg; sullo sfondo, l'icona tratta dal bassorilievo di Castell'Arquato.

Giovani di 27 parrocchie in partenza con la Pastorale giovanile e il Vescovo
Il Servizio diocesano per la Pastorale giovanile, con i responsabili don Alessandro Mazzoni e Dario Carini, ha messo a punto due formule, la “Gmg Full”, dal 28 luglio all’11 agosto (a cui partecipano 243 tra giovani ed accompagnatori), e la “Gmg Fast”, dal 28 luglio al 9 agosto (47 pellegrini). In entrambi i casi, si tratta di un pellegrinaggio a tappe, sia all’andata che al ritorno. In questo modo, si offre ai giovani non solo la possibilità di prepararsi ai giorni centrali con il Papa nella capitale portoghese, ma anche di cominciare a far tesoro dell’esperienza in vista del rientro a casa.


Il vescovo mons. Adriano Cevolotto condividerà l’intero itinerario con i giovani. Gli altri sacerdoti, oltre a don Mazzoni, sono don Riccardo Lisoni (S. Brigida-S. Giovanni in Canale), don Umberto Ciullo (Roveleto), don Federico Tagliaferri (S. Giuseppe Operaio), don Franco Capelli (S. Vittore-Besurica), don Giuseppe Porcari (Borgonovo), don Simone Tosetti (Castel San Giovanni), don Roberto Isola (Bobbio), don Giuseppe Lusignani (Nostra Signora di Lourdes).


Alla proposta hanno aderito giovani di 27 parrocchie: Santa Brigida-San Giovanni in Canale, Corpus Domini, Santa Franca, San Vittore, Nostra Signora di Lourdes, Sacra Famiglia, San Paolo, Sant’Anna, San Sisto, Preziosissimo Sangue per la città; i gruppi delle parrocchie di Carpaneto, Castel San Giovanni, Bedonia, Borgotaro, Varsi, Fiorenzuola, Roveleto di Cadeo, Podenzano, Cortemaggiore, Bobbio, Borgonovo, Gossolengo, Pontenure, Ponte dell’Olio, Tuna, Pittolo, Vigolzone.


Partenza nella notte tra il 28 e il 29 luglio diretti a Barcellona (dove si visiterà, tra i vari luoghi, la Sagrada Familia), quindi ci si sposta a Madrid e Toledo. Dal 1° al 4 agosto catechesi, festa degli italiani, accoglienza del Papa, Via Crucis e altre iniziative del programma della Gmg a Lisbona. Il 5 e 6 veglia e messa conclusiva con papa Francesco. Dopo la messa, trasferimento a Valladolid per la notte.
A questo punto i due gruppi si separano: tappa a Lourdes e rientro a Piacenza per la formula breve, mentre la formula lunga comprende un tratto a piedi del Cammino di Santiago toccando le località di Los Arcos, Estella, Puente de la Reina, Pamplona. Il 10 agosto la sosta a Lourdes conclude il pellegrinaggio; rientro a Piacenza l’11 in tarda serata.

beatrice con maglietta

La maglietta dei piacentini in partenza per la Gmg di Lisbona.

I giovani del Cammino neocatecumenale
Sono due gli itinerari proposti dal Cammino neocatecumenale. I giovani delle parrocchie cittadine della Santissima Trinità e dei Santi Angeli Custodi partiranno con quattro pullman nella notte del 31 luglio: Lourdes, Bourgos, Santiago de Compostela, Fatima - dove ci sarà un incontro con le Figlie della Chiesa, presenti a Piacenza in San Donnino - per giungere a Lisbona all’incontro con il Papa il 5 e 6 agosto. Il 7 incontro vocazionale con l’iniziatore del Cammino neocatecumenale Kiko Argüello; l’8 sosta a Madrid, il 9 a Barcellona; il 10 rientro con sosta a Tolone, accolti dal piacentino don Martino Signaroldi. Il pellegrinaggio sarà scandito dalla visita ai luoghi della fede, dalla messa quotidiana, dalle testimonianze e dalla Missione Popolare, con momenti di evangelizzazione di strada. I giovani saranno accompagnati da don Roberto Ponzini, don Valerio Picchioni e padre Nicola Albanesi.


I giovani delle parrocchie di San Giuseppe Operaio di Piacenza e di Caorso vivranno l’avvicinamento a Lisbona con un pellegrinaggio che si soffermerà su alcuni luoghi significativi nella storia del Cammino neocatecumenale. Saranno accompagnati da don Franco Battiato e don Michel Kanyinda Mukendi. I due pullman partiranno nella notte del 31 luglio, destinazione Barcellona. A Madrid si visiterà la Cattedrale dell’Almudena (dove Argüello ha realizzato i dipinti dell’abside, una cappella e le vetrate), e la tomba di Carmen Hernandez, co-iniziatrice del Cammino, al Seminario Redemptoris Mater. I giovani trascorreranno due giornate a Fatima, per scendere a Lisbona il 5 e 6 per la Veglia e messa del Papa. Il 7 incontro vocazionale con Kiko. Partenza per Fuentes, vicino a Segovia, dove grazie ad Argüello è stata ristrutturata e recuperata un’antica chiesa e dove sorge un centro del Cammino neocatecumenale. Sosta a Marsiglia e rientro a Piacenza.

Pubblicato il 21 luglio 2023

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Cosa resta della Gmg? La parola agli «ex»

gmg piacentini a Denver

Cosa rimane della Giornata Mondiale della Gioventù a dieci, venti o più anni di distanza? Alla Fiera della Gmg c'è stato spazio anche per le testimonianze di alcuni piacentini che hanno partecipato  alle passate Gmg, da Czestochowa 1991 a Cracovia 2016. Ecco qualche voce catturata a margine dell'incontro all'oratorio "Giuseppino Scotti" di Podenzano.

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Quella di Lisbona sarà la prima Gmg dei nativi digitali

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“Se ci sono delle parole che più di altre possono servire a descrivere la Gmg di Lisbona queste sono ‘generosità’ e ‘accoglienza’. La capitale portoghese sta aprendo le sue braccia ai giovani in arrivo. Generosità e accoglienza sono due tratti distintivi del nostro popolo”.

Così mons. Américo Aguiar, vescovo ausiliare di Lisbona e presidente della Fondazione Gmg 2023, racconta i preparativi per la Giornata mondiale della Gioventù che si svolgerà a Lisbona dal 1° al 6 agosto prossimo. Inizialmente prevista per il 2022, a causa della pandemia la Gmg era stata posticipata di un anno da Papa Francesco. Debellato il Covid, ma con la guerra russo-ucraina in corso sul suolo europeo, la Gmg torna nel Vecchio Continente, dopo quella di Cracovia nel 2016, e la parentesi centroamericana di Panama nel gennaio del 2019.

— Eccellenza, che Gmg sarà quella di Lisbona?
Sarà la Gmg dell’incontro. Il tema scelto da Papa Francesco, “Maria si alzò e andò in fretta”, tratto dal Vangelo di Luca, ci indica proprio il movimento di andare incontro a qualcuno. Alzarsi è anche il verbo usato nelle Scritture per indicare la Resurrezione. La Gmg di Lisbona, allora, vuole essere una spinta ai giovani ad alzarsi e andare incontro agli altri. Un messaggio ancora più significativo se si pensa che questa è la prima Gmg del post pandemia. Veniamo da un tempo in cui siamo stati costretti a restare lontani gli uni dagli altri. Questa Gmg può dare un cambio di passo ai nostri giovani. Dall’annuncio, a Panama nel 2019, della Gmg di Lisbona a oggi abbiamo visto di tutto: la pandemia, la crisi economica, la guerra in Europa tra Russia e Ucraina. Sentiamo la grande aspettativa del Pontefice per questo evento. Ci stiamo impegnando al massimo affinché questa Giornata sia un tempo privilegiato per voltare pagina con i giovani veri protagonisti di questo cambio. Lavoriamo perché Lisbona possa essere l’inizio, per le nuove generazioni, di un tempo nuovo nel quale poter tornare a esprimere sogni e speranze di futuro.

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Mons. Américo Aguiar, vescovo ausiliare di Lisbona e presidente della Fondazione Gmg 2023.

— Poco fa ha parlato di aspettative di Papa Francesco per questa Gmg. Quali sono?
La Giornata di Lisbona cercherà di venire incontro ai sogni e ai desideri del Papa per questo evento, tra tutti quello che la Gmg sia davvero un incontro dei giovani con Cristo. I giovani saranno i veri protagonisti. Stiamo preparando un evento capace anche di raccogliere non solo le loro aspirazioni ma anche le loro preoccupazioni, i loro problemi. La crisi economica, la guerra, la pandemia hanno provocato nei giovani molta solitudine. Noi vogliamo dire loro che non sono soli. A Lisbona, siamo certi, potranno vivere una grande esperienza di incontro con Gesù, il Papa e i loro coetanei.

Oltre 568mila iscritti finora. Gli italiani sono il secondo gruppo più numeroso

— Quanti sono i giovani che finora si sono iscritti alla Gmg?
Al 30 marzo i giovani che avevano completato la prima fase dell’iscrizione erano 568.201. Gli iscritti italiani, sempre allo stesso giorno, erano 43.211, secondo gruppo più numerosi dopo gli spagnoli. Ora sulla base dell’esperienza delle Gmg precedenti si può stimare che il numero potrebbe raddoppiare, se non triplicare, alla Veglia del sabato e alla Messa finale della domenica. Per ciò che ci riguarda stiamo lavorando per accogliere almeno un milione di giovani da 180 paesi del mondo, compresi russi e ucraini. I vescovi al momento sono oltre 200, ma saranno sicuramente di più, mentre per i sacerdoti occorre attendere le iscrizioni perché verranno tutti con i giovani. Alla Gmg aspettiamo anche giovani di altre denominazioni cristiane e di altre fedi, come musulmani. È un invito aperto a tutti per conoscere e essere conosciuti.

— Prevedete molti iscritti dal Continente africano? La vicinanza geografica oltreché storica del Portogallo ad alcuni Paesi africani potrebbe favorire la loro partecipazione?
Aspettiamo moltissimi giovani soprattutto da Angola, Mozambico, Guinea Bissau, Capo Verde e São Tomé e Príncipe, che sono paesi lusofoni. Come accaduto anche nelle altre edizioni delle Gmg internazionali è stato attivato il fondo di solidarietà del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita la cui ‘Sezione Giovani’ prepara le edizioni internazionali della Giornata Mondiale della Gioventù. Questo ci permetterà di promuovere la partecipazione di tanti giovani che hanno meno possibilità di arrivare a Lisbona.

Una Gmg dal sapore mariano

— Alla preparazione tecnico-organizzativa della Gmg si affianca quella spirituale incarnata, in particolare, nel Pellegrinaggio dei simboli della Giornata, la Croce e l’icona mariana, che sta toccando tutte le diocesi portoghesi...
Il pellegrinaggio dei simboli della Gmg, ha da poco lasciato la diocesi di Aveiro. In questo mese di aprile sarà nella diocesi di Coimbra, poi a Fatima in maggio, a Santarem in giugno e infine a Lisbona. Il pellegrinaggio è partito l’8 luglio di 2 anni fa da Luanda in Angola. Sto personalmente accompagnando questo cammino e credo si tratti del segno più bello della Gmg perché sto vedendo la ricchezza di fede di tanti giovani. Sono loro il frutto vero della Gmg. Tuttavia non posso non notare la fragilità delle strutture pastorali che dovrebbero accoglierli. Li vedo portare la Croce e l’Icona di Maria in ogni luogo, tra i loro coetanei, negli ospedali, nelle carceri, nelle caserme, nelle scuole, ovunque. Portano speranza in quelle periferie esistenziali e geografiche dove spesso nessuno si reca.

— Con quali risposte?
Una tra tutte: lo scorso febbraio abbiamo siglato un protocollo di collaborazione con la Direzione generale del reinserimento e dei servizi penitenziari (Dgrsp), per la costruzione di 150 confessionali che saranno utilizzati per la Gmg. Si tratta di un progetto che mira a coinvolgere i detenuti che scontano la pena nelle carceri di Coimbra, Paços de Ferreira e Porto, nella preparazione della Giornata e a promuovere il loro reinserimento sociale, dopo la scarcerazione. Nelle carceri ho visto i volti trasfigurati dei detenuti davanti alla Croce e all’icona di Maria.

— Un coro di persone sorde ad animare le celebrazioni papali, un sito in 5 lingue, la Fiera delle Vocazioni, il festival della Gioventù, la Città della Gioia e altre iniziative messe in campo dal Comitato organizzatore locale (Col) di Lisbona si affiancheranno ad un altro momento topico della Gmg, i Giorni nelle diocesi (dal 26 al 31 luglio), che precedono il programma papale e che celebreranno i gemellaggi tra le diocesi portoghesi e quelle di altri Paesi. A che punto è l’organizzazione?
Va detto che le diocesi di Lisbona, Setubal e Santarem non faranno accoglienza nelle diocesi perché dovranno ospitare i giovani durante il programma della Gmg, dal 1 al 6 agosto. Nelle altre diocesi e in quella dell’Ordinariato militare arriveranno centinaia di migliaia di giovani, al momento sono circa 200mila, per i gemellaggi. Lo scopo delle Giornate delle diocesi è l’integrazione dei giovani provenienti da tutto il mondo nelle comunità parrocchiali portoghesi. È un tempo durante il quale i partecipanti potranno conoscere meglio il territorio che li accoglie, nonché la Chiesa locale e le sue specificità, soggiornando in famiglia, in strutture parrocchiali o pubbliche, per avere una nuova esperienza di Chiesa. Stiamo preparando un programma con cinque pilastri: accoglienza, scoperta, missione, culture e invio.

Nel segno della Laudato Si'

— Uno dei temi cari a Papa Francesco è quello della Custodia del Creato: sarà una Gmg sostenibile nella scia della Laudato si’?
Sarà una Gmg ‘green’: stiamo piantando migliaia di alberi per rendere questo evento sostenibile a livello economico, ambientale ed ecologico. Alla fine di marzo nella diocesi di Aveiro sono stati piantati 1000 alberi autoctoni dedicati alla Gmg. L’iniziativa è nata come risposta agli incendi dello scorso anno che hanno gravemente colpito la zona. Ma è anche una risposta alla sfida globale del piantare alberi lanciata dal Comitato organizzatore locale della Gmg in collaborazione con la Global Tree Initiative (Gti), per compensare parte dell’impronta ambientale generata durante l’evento papale. Ad oggi sono già più di 7.300 gli alberi dedicati alla Gmg Lisbona 2023, già piantati in varie parti del mondo. Inoltre vorrei aggiungere che il luogo dove si svolgeranno la Veglia e la Messa finale, subito dopo la chiusura della Gmg, diventerà un parco verde di 50 ettari aperto al pubblico. Si tratta di una ex area industriale recuperata a suo tempo per l’Expo 1998. Ora questo risanamento sarà portato a compimento per la Gmg e l’area tornerà a disposizione della città. Questo parco sarà l’eredità della Gmg per Lisbona. Ma c’è ancora un altro aspetto che vorrei evidenziare...

— Quale?
Lisbona sarà anche la prima Gmg dei nativi digitali, perché la gran parte dei partecipanti è nata e cresciuta in corrispondenza con la diffusione delle nuove tecnologie informatiche. Anche per questo non avremo pubblicazioni cartacee relative alla Gmg ma solo in digitale. Faciliteremo, inoltre, lo smaltimento dei rifiuti: stiamo lavorando per ridurre gli imballaggi dei kit di alimentazione dei giovani.

— Lisbona chiama Fatima: sarà una Gmg dal sapore mariano. In che modo il santuario mariano sarà coinvolto nel programma della Gmg?
Il Papa certamente si recherà a Fatima, ma non sappiamo ancora quando. Probabilmente quella sarà una occasione per il Pontefice per incontrare non solo i giovani, ma anche tanti altri fedeli che potranno così dimostrargli il loro affetto. Fatima è un luogo centrale per la Gmg. I giovani vi confluiranno lungo tutta la durata dell’evento e anche dopo. Ma si sta pensando anche ad altro. Ma è presto per parlarne (sorride, ndr.). La Gmg di Lisbona sarà provocatoria e missionaria. Il tema invita tutti ad alzarci, come Maria che si muove per andare incontro ad Elisabetta. Così facendo porta Gesù a incontrare la cugina Elisabetta e il figlio, Giovanni Battista, che portava nel grembo. In questo incontro a ‘4’ sono riassunte le necessità materiali e le aspirazioni spirituali dei giovani che a Lisbona troveranno accoglienza.

Daniele Rocchi

Pubblicato il 6 aprile 2023.

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Il Mandato del Vescovo ai giovani della Gmg

Sono 600 i giovani piacentini che prenderanno parte alla Gmg di Lisbona ad agosto; 300 con la proposta dalla Pastorale giovanile vocazionale e altri 300 con il Cammino neocatecumenale.
Nel corso della Fiera della Gmg svoltasi a Podenzano con il Trofeo “Il Nuovo Giornale” di calcio a cinque e beach volley si è svolto anche il Mandato del vescovo mons. Adriano Cevolotto per coloro che partiranno. Ha accolto i giovani la chiesa di San Germano a Podenzano; a cantare l’inno della Gmg portoghese e di altre edizioni del grande raduno mondiale dei giovani è stata Roberta Vernillo della parrocchia di San Giovanni in Canale accompagnata alla chitarra da Raffaele Malvermi di Fiorenzuola.

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L'accoglienza dell'icona della Visitazione, immagine-simbolo scelta per la Gmg dei piacentini.

Cresce l’attesa della Gmg
“Nei nostri cuori - ha detto mons. Cevolotto - sta crescendo l’attesa di questo evento di grazia. Il tema che ci accompagnerà è quello della Visitazione di Maria ad Elisabetta. Per molti di noi non è la prima Gmg, ma in fondo ogni Gmg è sempre un dono: Dio non è ripetitivo, è creativo; accadrà sicuramente qualcosa di nuovo”.
Il messaggio di papa Francesco per la Gmg - sintetizziamo le sue parole - è molto ricco. Personalmente sono stato colpito dall’atteggiamento di Maria che parte in fretta per raggiungere Elisabetta; la sua non è la frettolosità superficiale di chi non mette in un’azione che compie la mente e il cuore. Si tratta invece di profonda spinta interiore perché anche per lei c’è qualcosa di grande e bello da incontrare. Cammina senza indugi e senza calcoli.

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Roberta Vernillo della parrocchia di San Giovanni in Canale accompagnata alla chitarra da Raffaele Malvermi di Fiorenzuola.

“Non rimandiamo le decisioni importanti della vita”
Il viaggio di Maria - ha proseguito il Vescovo - non è stato pianificato; oggi invece per noi è quasi naturale procrastinare decisioni importanti; stiamo vivendo cioè immersi in una sorta di indecisione cronica, pericolosa perché ci fa perdere delle occasioni che forse non torneranno più. Le occasioni di Dio vanno colte al volo. Così è per le scelte vocazionali che siamo chiamati a prendere. C’è un nostro “kairos”, un nostro momento favorevole, come accadde per Maria.

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Il mandato ai giovani da parte del vescovo mons. Cevolotto.

Che cosa portiamo con noi?
Maria non è preoccupata di fare la valigia per portare tante cose con sé. A volte, quando si parte per un viaggio, siam tentati di portare con noi un sacco di cose anche non essenziali ma per camminare non serve portare tanto. Maria piuttosto porta con sé quel figlio - allora un embrione – che è la cosa più preziosa. Per noi significa portare quel pizzico di presenza di Dio in noi. Anche chi incontreremo è nella nostra stessa condizione. Incroceremo in questo percorso storie di Dio e cammini di Dio anche lontani che si riveleranno preziosi. E quando ci si incontra nel nome di Dio c’è sempre qualcosa in noi che sussulta.

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Alcuni dei sacerdoti che accompagneranno i giovani piacentini a Lisbona insieme al Vescovo.

L’antidoto contro il virus della paura
In tanti - ha aggiunto mons. Cevolotto - ci ripetono che la pandemia ha lasciato tante conseguenze. Forse ci siamo abituati alle distanze, agli incontri via web nei quali mancava il nostro corpo, quello che noi siamo. Ora siamo chiamati a vincere la paura dell’altro; molti - ed è vero - sono rimasti come soffocati da questa paura; per questo virus il vero antidoto è cercare la bellezza di Dio presente nell’altro, una bellezza capace di suscitare quella bellezza che c’è anche in me.

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“Canteremo il nostro Magnificat”: l’augurio del Vescovo ai giovani
Maria - è l’augurio finale del Vescovo - ci possa realmente accompagnare affinché torniamo da Lisbona cantando il nostro Magnificat per le opere compiute da Dio. Per questo, rientrando dal Portogallo, vivremo tre giornate di cammino per far sedimentare in noi ciò che Dio là ha seminato.
Al termine è stata consegnata ad ogni partecipante alal Gmg una riproduzione del bassorilievo della Visitazione presente nell’ambone della Collegiata romanica di Castell’Arquato.

D. M.

Pubblicato l'11 giugno 2023

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