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Dio va sempre oltre

Dal Vangelo secondo Luca (2,16-21)
In quel tempo, [i pastori] andarono, senza indugio,
e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino,
adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto,
riferirono ciò che del bambino era stato detto loro.
Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori.
Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose,

meditandole nel suo cuore.
I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio
per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro.

Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione,
gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo

prima che fosse concepito nel grembo.

La nostra vita e la Parola
vg31di25Vedere. “I pastori andarono... trovarono Maria e Giuseppe e il bambino... dopo averlo visto riferirono ciò che del bambino era stato detto loro”: i pastori sono mossi dalla parola degli angeli e vedono. Sono i primi testimoni dell’avvenimento della salvezza. Comincia così il tempo del “vedere”. I pastori vedono, Giovanni Battista potrà indicare “l’Agnello di Dio”, Gesù stesso dirà “il regno di Dio è in mezzo a voi”, san Giovanni testimonierà “abbiamo visto il verbo della vita”, lo abbiamo toccato con le nostre mani. È finito il tempo dell’attesa e quindi anche dell’immaginazione confusa degli uomini. Ora nella umanità concreta di un bambino si rivela il Figlio di Dio.
Quella salvezza che l’umanità ha atteso ora può essere indicata, vista, incontrata, e la comunità cristiana sarà il luogo dove questo incontro potrà avvenire: Maria, Giuseppe e il bambino: il primo nucleo della Chiesa che sta nascendo. Il segno è davvero sorprendente: “un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia”. Quel verbo “giace” ritornerà quando Gesù sarà calato dalla croce, avvolto in un lenzuolo e deposto in una tomba scavata nella roccia. Già nella nascita c’è il senso della vita del Figlio di Dio che viene a cercare l’uomo nella morte per riportarlo alla vita.
Maria. “Tutti quelli che udivano si stupirono”: le parole dei pastori suscitano stupore. La lettura che essi danno di questa nascita non è scontata: essi affermano che questo bambino è il salvatore, il Cristo Signore. È la sorpresa che Dio riserva per coloro che vegliano nella notte, lo accolgono e si mettono in cammino senza indugiare. Anche Maria e Giuseppe si stupiranno delle parole di Simeone che dichiarerà di aver visto in questo bambino la salvezza.
Dio va sempre oltre ciò che pensavamo di aver compreso e si manifesta in una modalità che non asseconda la nostra visione della vita. “Maria, da parte sua, serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore”. Sotto gli occhi di Maria pian piano si dispiega il disegno che l’angelo le aveva annunciato nove mesi prima. Maria aveva accolto quelle parole dicendo “eccomi” senza sapere e aver compreso come ciò che le era stato annunciato si sarebbe compiuto. Lo aveva domandato ma non aveva ottenuto risposta. Ora lentamente l’azione di Dio si dispiega e Maria mette insieme gli avvenimenti con lo sguardo della Madre. Amando comincia ad intravedere la realizzazione di ciò che aveva ascoltato. Aderisce all’azione di Dio e la custodisce.
Don Andrea Campisi

Pubblicato il 31 dicembre 2025

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